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Biografia, lavori in corso - a breve anche il 1974 e il 1975

sabato 1 marzo 2025

Pasolini - "Stare al mondo, in un mondo neocapitalista" - Pasolini la quotidiana eresia, di Ferdinando Di Giammatteo - Lo scandalo Pasolini, Rosso e Nero gennaio/aprile 1976

 "Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro







 
Questo volume costituisce un tentativo di raccogliere le idee sul significato che la presenza dello scrittore e dell'autore cinematografico ha avuto nella cultura italiana dell'ultimo ventennio. Un capitolo è dedicato a Salò, opera postuma e << fuori legge >>, condannata a morte violenta: non come s'è detto, << testamento >> ma risultato esemplare di una rigorosa evoluzione ideologico-stilistica. qui ripercorsa per giustificare l'importanza di un cinema spudoratamente << eretico >>
Un altro traccia, sulla scorta delle opere, le coordinate di una singolare ideologia religiosa, figlia e vittima (e negazione) dell'universo borghese. Un terzo esamina (e rivaluta ) il controverso contributo di P. agli studi di semiologia cinematografica. indispensabile non solo per afferrare il senso di una 
ideologia ma anche per valutare la posizione (e i limiti) di una pratica scientifica generale. L'ultimo propone, attraverso la minuziosa analisi dei testi, una coerente chiave di lettura di alcuni racconti pasoliniani (e, per non indebita estensione, dell'intera Opera letteraria). I quattro capitoli sono preceduti da una antologia ragionata degli • interventi pubblici di P... scelti fra le occasioni in cui la << presenza >> che qui stiamo esaminando si manifestò più scandalosa. immediata e indifesa: un modo semplice. e forse giusto, per introdurre il discorso sul poeta assassinato. 

Pasolini - "Stare al mondo, in un mondo neocapitalista"

FERNALDO Dl GIAMMATTEO 
PASOLINI LA QUOTIDIANA ERESIA

 Lo scandalo Pasolini

Rosso e Nero

gennaio/aprile 1976

( © Trascrizione da cartaceo, curata da Bruno Esposito ).

Sommario:

Stare al mondo, in un mondo neocapitalista





Frammenti sparsi di una biografia, di una cultura e di una ideologia: interviste, dichiarazioni, invettive e polemiche .
C'è ancora molto Pasolini disperso in giornali, rivista, bollettini opuscoli, archivi radiofonici e televisivi, Bisognerà raccoglierlo, ordinarlo. Ci vorrà tempo. Non si sa che cosa ne verrà fuori. Si può provare ad anticipare il futuro. con una prima schematica ricognizione. 
Intanto, supponiamo che quella enorme massa di interventi non classificati (cioè, non raccolti nei tre volumi di saggistica curati dall'autore: << Passione e ideologia >>, 1960;  << Empirismo eretico >>, 
1972; << Scritti corsari >>, 1975 ) poco aggiunga al già noto: qualche particolare marginale, qualche osservazione minore, qualche spunto per approfondire temi già studiati. Si tratterà, allora, di vedere il << colore >> di questo poco, di capire se il << colore >> conta qualcosa. 

Pasolini, "Un padre nemico-amico: origini di un trauma familiare" - Pasolini la quotidiana eresia, di Ferdinando Di Giammatteo - Lo scandalo Pasolini, Rosso e Nero gennaio/aprile 1976

 "Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini,  Un padre nemico-amico: origini di un trauma familiare 

Pasolini la quotidiana eresia
di Ferdinando Di Giammatteo
Lo scandalo Pasolini
Rosso e Nero
gennaio/aprile 1976
( © Trascrizione da cartaceo, curata da Bruno Esposito ).


Mio padre, difficile parlare di lui, era un uomo molto diverso da me e con cui ho avuto rapporti molto difficili. I tipici rapporti tra padre e figlio quando questi rapporti sono drammatici. Prima di tutto 
inconsciamente, per ragioni che spiegherebbe Freud meglio di me; e anche per ragioni oggettive di carattere. Mio padre era un uomo un po' all'antica. Era ufficiale, pensava esattamente il contrario di quel che pensassi io allora. Ma Sono un po' ingiusto a dire questo. Questa differenza c'era, inconsciamente io ero profondamente nemico a lui, e lui profondamente nemico a ma, inconsciamente. Ma in realtà è stato poi lui che mi ha quasi spinto a scegliere la carriera che ho preso. E' il rapporto più drammatico che io abbia avuto nella mia vita. 
Televisione della Svizzera Italiana, ottobre 1966 

Pasolini, Duemila anni di « Imitatio Christi per rinnegare il Cristo - Pasolini la quotidiana eresia, di Ferdinando Di Giammatteo - Lo scandalo Pasolini, Rosso e Nero gennaio/aprile 1976

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini, Duemila anni di « Imitatio Christi per rinnegare il Cristo

Pasolini la quotidiana eresia

di Ferdinando Di Giammatteo

Lo scandalo Pasolini

Rosso e Nero

gennaio/aprile 1976

( © Trascrizione da cartaceo, curata da Bruno Esposito ).


 Sommario:



Duemila anni di « Imitatio Christi per rinnegare il Cristo




Le motivazioni psicologiche della religiosità pasoliniana non hanno bisogno di essere ricordate. Né servirebbe analizzare il conflitto fra questa religiosità e la istituzione ecclesiale: si uscirebbe dai confini del discorso e si finirebbe sul terreno altrui (cfr., appunto, il saggio di V. Fantuzzi). Qui, invece, sul piano della immediatezza 
e delle quotidiane reazioni dell'eretico, si può tentare una breve ricognizione di quelle insofferenze a livello minimo, di quegli impulsi profondi e. di quelle brutalità che hanno sempre caratterizzato il rapporto di Pasolini con la Chiesa cattolica. Vi troveremo una maggiore sincerità, un più aperto impegno polemico? Anche. Ma vi troveremo soprattutto quegli aspetti che più intensamente rivelano il dolore dell'intellettuale. la sofferenza << umana >> della eresia che insegue vanamente il dogma, che vuole trasformarsi in dogma. L'accusa di tradimento rivolta con sistematica ostinazione alla Chiesa cattolica, ne uscirà certamente, se non più chiara, più netta e disperata. Un frammento privato introduce 
nel modo giusto il tema: 

Pier Paolo Pasolini, "Questioni tecniche, questioni critiche (e dei critici)" - Pasolini la quotidiana eresia, di Ferdinando Di Giammatteo - Lo scandalo Pasolini, Rosso e Nero gennaio/aprile 1976

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini Questioni tecniche, questioni critiche (e dei critici) 

Pasolini la quotidiana eresia, di Ferdinando Di Giammatteo

Lo scandalo Pasolini

Rosso e Nero 

gennaio/aprile 1976

( © Trascrizione da cartaceo, curata da Bruno Esposito )


Sommario:




Questioni tecniche, questioni critiche (e dei critici) 


Non ricordo il primo film che vidi perchè ero troppo giovane. Ma ricordo il primo contatto con il cinema. Avevo cinque anni. Contatto, diciamo. fatidico, con una sfaccettatura sicuramente erotico-sessuale, Ricordo che guardavo il manifesto di un film; si vedeva una tigre che sbranava un uomo. Naturalmente, la tigre stava sopra l'uomo, ma per qualche misteriosa ragione, mi sembrò, nella mia immaginazione infantile, che la tigre avesse per metà inghiottito l'uomo e che l'altra metà spuntasse ancora dalla sue fauci. Mi venne una voglia terribile di vedere il film. Ovviamente i miei genitori non mi ci portarono, e ancora oggi ne provo un forte dispiacere. Ecco. questa immagine della tigre che mangia l'uomo — immagine masochistica e, forse, cannibalica — è la prima cosa che mi è rimasta impressa, anche se naturalmente vidi altri film a quell'epoca, ma non me li ricordo. 

Quando avevo sette-otto anni, e noi abitavamo a Sacile. andavo al cinema parrocchiale. Ricordo frammenti di qualche film muto, e ricordo anche il passaggio al cinema sonoro. II primo film sonoro che vidi era un film di guerra. 

Questa è la mia preistoria cinematografica. Più tardi, a Bologna, mi iscrissi a un circolo del cinema e vidi alcuni classici: tutto René Clair, i primi Renoir, qualche Chaplin, ecc. Li cominciò il mio grande amore per il cinema. Ricordo che partecipai a una selezione locale per i "littoriali" e che scrissi un dramma dannunziano, barbarico e sensuale. La guerra, poi, bloccò tutto. Dopo la guerra venne il neorealismo. Ricordo in particolare che andai apposta da Casarsa a Udine per vedere Ladri di biciclette. Ricordo soprattutto Roma città aperta, che vidi in Friuli: fu un autentico trauma, lo ricordo ancora con emozione. 

Pasolini on Pasolini 1969 

Pier Paolo Pasolini, "La solitudine dell'intellettuale e la cieca violenza dei forti" - Pasolini la quotidiana eresia, di Ferdinando Di Giammatteo Lo scandalo Pasolini Rosso e Nero gennaio/aprile 1976

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



La solitudine dell'intellettuale e la cieca violenza dei forti 

Pasolini la quotidiana eresia, di Ferdinando Di Giammatteo

Lo scandalo Pasolini

Rosso e Nero 

gennaio/aprile 1976

( © Trascrizione da cartaceo, curata da Bruno Esposito )


Sommario:




La solitudine dell'intellettuale e la cieca violenza dei forti

Gli ultimi tre anni della polemica pasoliniana contro il << mostruoso >> edonismo consumistico si trovano documentati, con puntigliosa cura, negli << Scritti corsari >>. La collaborazione al << Corriere della Sera >> , tribuna autorevole, dà nuovo vigore a quell'ansia profetica che aveva percorso tutta la carriera pubblica del poeta. 

Lo scontro frontale con le istituzioni (quelle civili in primo piano, la Chiesa relegata sullo sfondo) lo impegna in un'opera tormentata e affannosa di testimonianza. I colpi subiti accrescono la violenza della polemica: Pasolini li cerca con ostinazione. in una sfida che sempre più appare come una autopunizione (l'<<eautontimorùrienos >> non era stato citato a caso, nella vecchia intervista annunciante l'inizio di quell'attività pubblica per eccellenza che è la creazione cinematografica). La sofferenza è ormai un bisogno insopprimibile. Una volta la sapeva giudicare e, nel giudizio, razionalizzarla: 

Dovrei avere la forza di non parlare delle mie sofferenze: è stato rimproverato anche alle mie ultime poesie de La religione del mio tempo di essere troppo lagnose. Fare un rimprovero simile mi pare un pò disumano: ma io tuttavia non posso non prenderlo in considerazione.

Vie Nuove agosto 1962