"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pasolini andrà al Festival pur di non ottenere premi
La Stampa, giovedì 15 agosto 1968
Anno 102 - Numero 184
(Trascrizione curata da Bruno Fraccaroli)
Ha accettato di presentare il suo film « Teorema » dichiarando in partenza che non ritirerà un eventuale riconoscimento - La stessa posizione è condivisa da Liliana Cavani, autrice di « Galileo », e Bernardo Bertolucci, presente con « Partner » - Pier Paolo Pasolini polemizza con i nemici della rassegna e attacca il terrorismo ideologico dei « fascisti di sinistra ».
(Dal nostro inviato speciale) Venezia, 14 agosto
Il Leone d’oro, premio della Mostra cinematografica di Venezia al miglior film della rassegna, quest’anno corre un rischio che gli anni passati non corse: il rischio di essere lasciato lì, a ruggire davanti alla poltrona di Luigi Chiarini, direttore del Festival. Una lunga giornata di discussioni tra Chiarini e alcuni tra i possibili candidati al premio (Pasolini per Teorema, Liliana Cavani per Galileo, Bertolucci per Partner) avrebbe maturato questa conclusione. I registi di cui si discorre appartengono all’Anac, l'associazione degli autori cinematografici che ufficialmente si è schierata contro il festival veneziano. Luigi Chiarini, nel difendere le sue posizioni, ha cercato di convincere i tre autori ad accettare senza storie la regola del gioco. Ma è riuscito a piegare soltanto a metà i suoi interlocutori. Infine hanno trovato l’accordo: ciascuno faccia la sua parte, il festival assegni pure il suo Leon d’oro, le sue coppe e i suoi bucintori. Se questi premi toccheranno a qualcuno dei contestatori, pazienza: essi non diranno di no, ma lasceranno la coppa, il leone e ogni altro suppellettile decorativa nelle mani di chi gliela vorrebbe assegnare. Soluzione di compromesso, dunque.