"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pier Paolo Pasolini
I Dispetti
La Stampa
Tuttolibri, ottobre 1993.
Quando mi comparivano davanti in carne e ossa, ero subito preso da una specie di entusiasmo che ora, da lontano, chiamerei ironico, e che nascondevo ipocritamente dietro la falsa distrazione che, come fanciullo, mi era concessa. Ma c'è un momento negli impubi di estrema quasi senile saggezza (momento che si manifesta, forse, nell'imbarazzante simbolo dell' «omettino»); credo che questo si verifichi soprattutto nei ragazzetti borghesi della campagna dato che essi perdono già verso i sette o gli otto anni quella che i genitori chiamano ingenuità. Io, allora, ero in effetti un vecchione indifferente nei cui sensi l'assenza dell'Amore era compensata dalla gola e dalla curiosità. Mi trovavo molto a mio agio tra le donne perché scarseggiavano di quella qualità mostruosa che si chiama ironia, mentre erano invece fornitissime di saggezza. Era naturalmente una saggezza