"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Caro Pasolini
Credo che non leggerò più nulla che rechi la Sua firma...
Vie nuove
numero 25
18 giugno 1960
pag. 6
Con questo numero di « Vie Nuove », Pier Paolo Pasolini inizia il suo colloquio con i lettori. In questo primo incontro con i suoi interlocutori, egli ha scelto tra le numerose lettere pervenute quelle che gli sottopongono quesiti sulla letteratura contemporanea, l'impegno politico degli scrittori, i problemi della lingua. Nel limite del possibile, Pasolini intende rispondere, su ogni numero di Vie Nuove ad un gruppo omogeneo di domande.
Credo che non leggerò più nulla che rechi la Sua firma se prima non avrò capito i motivi, la necessità e il senso della abdicazione alla lingua che mostrano le Sue opere in prosa e soprattutto l’ultima. Perché – mi chiedo – se Lei vuole rappresentare la vita «vera» di certe (larghe e fondamentali) zone della società italiana, deve necessariamente adoperare il loro peggiore linguaggio? Soltanto perché è il più vero? Certo in Una vita violenta ci sono addentellati interessantissimi di una nuova «lingua scritta», ma restano
adombrati dal prevalente uso di quel linguaggio «particolare».