"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Abrogare Pasolini?
Corriere della sera
26 luglio 1974
pag. 2
rubrica tribuna aperta
Leggendo la risposta «ufficiale» di Maurizio Ferrara al mio intervento su Pannella, mi sono cascate le braccia. Dunque era vero. Tutta la polemica di Ferrara a nome del pci contro la mia persona, era fondata su niente altro che sull'estrapolazione di una frase dal mio testo («Corriere della sera», 10 giugno 1974), frase accepita letteralmente, e infantilmente semplificata. Tale frase è: «La vittoria del «no» è in realtà una sconfitta... Ma, in certo senso, anche di Berlinguer e del partito comunista.»
Ora, anche un bambino avrebbe capito la «relatività» di tale affermazione: e che mentre la parola «sconfitta», riferita alla DC e al Vaticano, suona nel suo pieno significato letterale e oggettivo, la stessa parola riferita al PCI, ha un significato infinitamente più sottile e composito. Anche un bambino avrebbe capito quanto c'è di paradossale nell'identificazione di due sconfitte in realtà così sostanzialmente differenti. Resta però il fatto che anche quella del PCI è comunque una «sconfitta», e questo non doveva essere detto. E se qualcuno lo avesse detto, non avrebbe dovuto venire in nessun modo ascoltato. Avrebbe dovuto - come dice Pannella - essere abrogato.