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Biografia, lavori in corso - a breve anche il 1974 e il 1975

martedì 2 marzo 2021

Temi arcaici nel teatro di Pasolini - di Fabien S. Gerard

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Temi arcaici
nel teatro di Pasolini

di Fabien S. Gerard
Già in “Teatro contemporaneo”, Rivista quadrimestrale di studi sul teatro contemporaneo diretta da Mario Verdone, 
Anno III n. 7, giugno-settembre 1984
e
 già nel blog di Angela Molteni,  pasolinipuntonet.blogspot.com/



(Ringrazio Fabien S. Gerard per la cortese concessione alla pubblicazione in queste pagine)


PARTE PRIMA


Andrò a pregare sulla tomba del mio povero padre. 
Non l'ho dimenticato, egli è ora nei miei sogni, 
e nei miei sogni mi parla con parole di grazia.
Oreste (Pilade)

Davetti Vitaliano - Teatro stabile Torino
Anche se rapido, uno sguardo sul corpus teatrale di Pier Paolo Pasolini offre l'opportunità di una riflessione originale sul ruolo di questa irreprimibile «forza del Passato» che, da capo a capo, sottende l'opera proteiforme dello scrittore-ci­neasta. Forza del Passato in senso largo, s'intende, che fonden­do in modo magmatico i rinvii all'antichità classica con quelli al terzo mondo o alla millenaria civiltà contadina, partecipa di questo poetico concetto di «barbarie», così congeniale a Pasolini, sulla definizione del quale abbiamo già avuto occa­sione di soffermarci in altra sede [1]. Ma forza del Passato in senso arcaico, innanzitutto, nella misura in cui l'amore «solo nella tradizione», ossessivamente rivendicato dal poeta, defi­nisce con precisione l'attaccamento crescente di Pasolini al­l'insieme dei valori culturali delle comunità preindustriali - o semmai paleoindustriali -, che assume ben presto l'aspetto di un'autentica sfida ideologica nei confronti del potere «infer­nale» del Neocapitalismo e del consumismo trionfante che, di quei valori, intende oggi liberarsi [2].