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domenica 13 luglio 2025

Incontro con l'autore Pier Paolo Pasolini, "Una vita violenta" (Premio Crotone 1959) - Noi Donne, 29 novembre 1959, pag. 5

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Incontro con l'autore Pier Paolo Pasolini
"Una vita violenta" 
(Premio Crotone 1959)

Noi Donne

29 novembre 1959

pag. 5 

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )


D. — Che ne pensa del Premio Crotone? 

R. — Non conosco, tanto da poter giudicarli, tutti gli altri premi. Ne conosco alcuni. Da questi il premio Crotone si differenzia anzitutto perchè è organizzato dalla giunta municipale di un comune socialista del meridione: gli altri premi hanno un pubblico o indifferente o interessato solo al lato mondano della faccenda: il premio Crotone ha un pubblico generoso e partecipe, che si sente «dentro » la cosa. La platea del teatro Ariston di Crotone, dove avviene la premiazione, è uno fra gli spettacoli del genere più seri e commoventi a cui si possa assistere. Inoltre devo aggiungere che la giuria è particolarmente appassionata, disinteressata, oltre che ad altissimo livello letterario. 

D. — Quali impressioni ha riportato dagli incontri con i suoi lettori? 

R. — E' molto difficile leggere: di buoni lettori, in Italia, c'è grande penuria: li potrei contare quasi sulle dita delle mie mani, che io sappia. Non è detto che i protagonisti, in quanto protagonisti più o meno diretti del mio libro, siano necessariamente dei buoni lettori. Anzi, a dire il vero, non lo sono. E, da parte loro, ho sentito solo delle pure esclamazioni come «Sei forte, a Pa'! » (mi chiamano Paolo), o «Gajardo!», di solito con facce molto ridenti e divertite. Questo per quel che riguarda gli incontri e i giudizi casuali, a Torpignattara o alla Borgata Gordiani, a Trastevere o a Tiburtino. Ho avuto un solo «incontro » ufficiale : alla Garbatella, nella sezione del Partito comunista. E' stato molto interessante : abbiamo discusso fino a mezzanotte, e quando abbiamo finito tutti eravamo convinti che non fossero più delle dieci. Ma, alla sezione, c'erano dei giovani preparati, o studenti o dirigenti del partito : erano quindi dei miei protagonisti solo molto indirettamente, solo in quanto possibili testimoni. 

Pasolini intervistato da Aldo Onorati - rivista italo-americana Virgola, 1960

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini intervistato da Aldo Onorati

rivista italo-americana Virgola

1960

A. O. − Chiediamo dopo i primi convenevoli – lei ha cominciato subito a scrivere per l’editore Garzanti o esistono altri suoi scritti a cura di altri editori?

P.P.P. − Sì, esistono, pubblicate da Sansone, le Poesie Friulane, uscite in edizioncine fuori commercio; a cura di Guanda è stato poi pubblicato anche un volume di critica.

A. O. − Da giovane si è dedicato di più alla poesia? Quali sono stati nei primi anni i suoi autori preferiti?

Pasolini, Nell'Africa nera resta un vuoto fra i millenni «Il Giorno», 20 marzo 1970

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini
Nell'Africa nera resta un vuoto fra i millenni

Il Giorno
20 marzo 1970

Nella Costa d'Avorio si parlano 80 lingue diverse; questo significa che nella Costa d'Avorio vivono 80 piccoli popoli diversi, legati tra loro dai legami puramente teorici che legano fra di loro, per esempio, gli indoeuropei.
Lo stesso fenomeno si ha in tutta l'Africa nera equatoriale: gli Ibo, gli Youruba e gli Haussa nella Nigeria, non sono che le «razze» più importanti del paese; insieme ad esse convivono decine di altre tribù, con lingue e tradizioni diverse.
Nell'Africa sudanese il fenomeno è un po' più semplificato; il Mali, il Niger e la Nigeria hanno in comune molte popolazioni (i Peul, i Tuareg, per esempio) le quali dunque - pur essendo ognuna per lingua e tradizioni strettamente unitaria - appartengono a Stati diversi.