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Biografia, lavori in corso - a breve anche il 1974 e il 1975

martedì 16 aprile 2013

1963 MILANO NERA

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




1963 
MILANO NERA



Regia di Gian Rocco e Pino Serpi
Produzione: Renzo Tresoldi Per Mediolanum Film
Distribuzione: Rome International Films
Soggetto: Gian Rocco e Pino Serpi
Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, Gian Rocco, Pino Serpi
Musica: Giovanni Fusco
Interpreti: Alessandro Quasimodo, Adriano Fossati, Umberto Rosso, Maria Teresa Ferro, Sonia Gessner, Libero Cipriani, Manfred Freyberger

PRIMA PROIEZIONE:
Milano, Cinema Duse, 1963. Normalmente la data attribuita è 1961, più raramente 1960, 1962, 1963 e 1964. La datazione corretta è 1963: nel film c’è infatti la canzone di Nico Fidenco Perché non piango più, edita come retro del 45 giri Una donna nel mondo, con la specificazione “dal film Milano Nera - Fidenco Fusco”.

STORIA:
Il film, uscito e ritirato dopo soli 5 giorni, non compare nemmeno nei repertori. Nel 1961 Pasolini racconta in un articolo per Paese Sera del suo incontro col produttore e della commissione della sceneggiatura (P.P. Pasolini, «Cronaca di una giornata», PAESE SERA, 2/3 dicembre 1960). Solo nel 1992 Edoardo Bruno torna a parlare della sceneggiatura pasoliniana, rievocandone il titolo originale (Edoardo Bruno, «Pier Paolo e la Nebbiosa» PANORAMA, 15 novembre 1992). Infine nel 1995 viene pubblicata la sceneggiatura completa, con vari errori nella sequenza delle scene (P.P. Pasolini, La nebbiosa, in FILMCRITICA, nn. 450-460, novembre-dicembre 1995). Il dattiloscritto originale, ora rimesso in ordine e depositato presso il Fondo Pasolini, è senz’altro eseguito da Pasolini e presenta sue correzioni autografe. Il titolo originario, battuto a macchina, era La rovina della società, poi sostituito, a penna, con La nebbiosa. Nell’Archivio Pasolini - Gabinetto Viesseux, nella Cartella marrone, in un grosso inserto di mezzi fogli, è conservato un abbozzo manoscritto della sceneggiatura con due titoli dattiloscritti nelle prime pagine: La ballata del Teppa e, di nuovo, La rovina della società. Nelle carte iniziali del manoscritto si trovano elenchi di personaggi, scalette, appunti vari e parecchi altri titoli che Pasolini immaginò per questa sceneggiatura: La notte del Gogna, Il Rospo si diverte, I romanici, I goti, La polenta con le sevizie, ecc.

TRAMA
Il “Contessa”, “Mose’”, il “Gimkana”, Toni detto “Elvis”, “Rospo” che della banda di teddy boys è il capo, il suo fratellino Cino. Fine anni ’50, Milano si ricostruisce. È tutta grattacieli, fabbriche, neon, juke-box, macerie e... Adriano Celentano. Una notte di capodanno, in un turbinare di motociclette e macchine rubate, una banda di ragazzi fa passare un brutto quarto d’ora a una coppietta, sorpresa a far l’amore in macchina. Rubano i gioielli che addobbano la madonnina di una chiesa di campagna e li regalano a una barbona di passaggio. Rapiscono tre signore impellicciate e le costringono a un’orgia spaccona e ubriaca. Caricano in macchina un omosessuale di passaggio, per spogliarlo e picchiarlo. Infine, uno di loro muore, colpito da un proiettile involontariamente sparato dal fratellino del capo banda.

BIBLIOGRAFIA:
- P.P. Pasolini, «Cronaca di una giornata», PAESE SERA, 2/3 dicembre 1960.
- P.P. Pasolini, La nebbiosa, in FILMCRITICA, nn. 450-460, novembre-dicembre 1995. Sceneggiatura integrale con vari errori nella disposizione delle scene.


Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
Filmografia completa
EDIZIONI DELL’ARENGARIO





Curatore, Bruno Esposito

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1962 UNA VITA VIOLENTA

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




1962 
UNA VITA VIOLENTA

Regia di Paolo Heusch e Brunello Rondi (aiuto regia: Sergio Citti)
Produzione: Zebra Film (Roma) - Aera Film (Paris)
Distribuzione: Variety Film
Soggetto: dal romanzo omonimo di Pier Paolo Pasolini, pubblicato nel 1959.
Riadattamento: Franco Brusati, Ennio De Concini
Sceneggiatura: Paolo Heusch, Brunell Rondi, Franco Solinas, Pier Paolo Pasolini (non menzionato nei titoli)
Fotografia: Armando Nannuzzi
Musica: Piero Piccioni
Fra gli interpreti: Franco Citti, Serena Vergano, Enrico Maria Salerno

TRAMA
E’ la storia di un ragazzo di borgata, Tomaso Puzzilli, nella Roma sottoproletaria di periferia. Tomaso vive alla giornata spendendosi fra partite a biliardo, qualche rapina e violenze di vario tipo. Quando si innamora della timida Irene vorrebbe seriamente cambiare vita, ma intanto finisce in carcere per un accoltellamento. Uscito di prigione, si ammala di tisi e viene ricoverato in sanatorio, dove conosce un agitatore sindacale comunista, che per la prima volta lo tratta da uomo. Uscito dal sanatorio decide di sistemarsi e sposarsi. Un giorno si getta nelle fredde acque dell’Aniene per salvare una donna, ma il gesto provoca una ricaduta della malattia, che lo conduce alla morte.

BIBLIOGRAFIA:
- P.P. Pasolini, Una vita violenta, Milano, Garzanti, 1959.


Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
Filmografia completa
EDIZIONI DELL’ARENGARIO




Curatore, Bruno Esposito

Collaborano alla creazione di queste pagine corsare:

Carlo Picca
Mario Pozzi
Alessandro Barbato
Maria Vittoria Chiarelli
Giovanna Caterina Salice
Simona Zecchi

1962 LA COMMARE SECCA

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




1962 
LA COMMARE SECCA


Regia di Bernardo Bertolucci
Produzione: Antonio Cervi - Cervi Film Cineriz
Distribuzione: Cineriz

Soggetto: Pier Paolo Pasolini
Sceneggiatura: Sergio Citti, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci
Fotografia: Gianni Narzisi
Musica: Piero Piccioni

Fra gli interpreti: Francesco Rulu, Gabriella Giorcelli

TRAMA:


Il titolo si riferisce alla morte, come definita in un sonetto di Gioachino Belli citato nell’inquadratura finale del film: «...e già la Commaraccia secca de strada Giulia arza er rampino». Sulla rive del Tevere viene ritrovato il cadavere di una prostituta assassinata. La polizia interroga i sospetti. Un ragazzino soprannominato “Canticchia” sostiene di essere passato per il parco di ritorno da un incontro con un parroco che gli ha offerto un posto di lavoro: in realtà quel pomeriggio si è dedicato, con due compari, all’abituale attività di ladruncolo di coppiette impegnate ad amoreggiare, ma ha rischiato di essere malmenato da una potenziale vittima. “Il Califfo”, ben conosciuto dalle forze dell’ordine per i suoi precedenti criminali, sostiene di aver messo la testa a posto e di aver trascorso tranquillamente la giornata in compagnia della fidanzata: in realtà viene mantenuto dalla donna, che fa la strozzina, e quel giorno durante il giro di riscossioni hanno avuto un furioso litigio. Il giovane soldato meridionale Teodoro ha girovagato tutto il giorno per la grande città e, sedutosi su una panchina nel parco si è semplicemente addormentato. L’eccentrico Natalino sfugge alle domande e accusa due ragazzi visti nel parco, Francolicchio e Pipito. I due hanno trascorso la giornata in compagnia di un paio di coetanee e si sono accordati per vedersi con loro anche il giorno successivo per pranzare insieme, ma non hanno soldi quindi, la sera nel parco, si lasciano abbordare da un omosessuale e, una volta appartati, lo derubano. Solo uno dei due ragazzi può però raccontare quanto è successo perché, quando la polizia si è presentata nella loro borgata, sono fuggiti convinti di essere ricercati per quel furto, e uno dei due è annegato nel fiume. Infine, è proprio la vittima del furto a permettere la soluzione del caso, perché è stato testimone oculare dell’omicidio, e riconosce in Natalino l’assassino.

BIBLIOGRAFIA:


- Bernardo Bertoluci, La commare secca, Milano, Zibetti, 1962. Con una introduzione di GiorgioTrentin: Pier Paolo Pasolini e il cinema italiano. Sceneggiatura completa.


- P.P. Pasolini, La commare secca, in FILMCRITICA n. 161, Roma, ottobre 1965. Soggetto e trattamento.

BERTOLUCCI Bernardo, La commare secca, s.l., Compagnia Cinemato-grafica Cervi - Cineriz [stampa: Ripalta Industrie Grafiche - Milano], 1962; 140x100 cm., affiche. Disegno a colori di Ercole Brini (Roma 1913 - 1989). Edizione originale.


Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
Filmografia completa
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1961 LA CANTA DELLE MARANE

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



1961 

LA CANTA DELLE MARANE


Cortometraggio

Regia di Cecilia Mangini
Produzione: Giorgio Patara
Soggetto: da un capitolo di «Ragazzi di vita» di Pier Paolo Pasolini
Commento: Pier Paolo Pasolini

TRAMA:
In una calda giornata estiva, un gruppo di ragazzini delle periferie romane giocano e scherzano in uno dei tanti fiumiciattoli che circondano la città. La macchina da presa li scruta, si avvicina a loro, ne rivela i gesti e gli sguardi, li avvolge in una sorta di danza visiva, mentre le parole del commento (affidate alla sensibilità poetica di Pier Paolo Pasolini) ne raccontano le storie, i desideri, i sogni, il futuro.

BIBLIOGRAFIA:
- Luciano De Giusti (a cura di), Il cinema in forma di poesia, Pordenone, Cinemazero, 1979; pp. 119-120


Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
Filmografia completa
EDIZIONI DELL’ARENGARIO




Curatore, Bruno Esposito

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