"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
RISPOSTA a PASOLINI e ANDREOTTI
Lucciole per lanterne
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sabato 8 febbraio 1975
pag. 5
( © Questa trascrizione da cartaceo, anche un po faticosa, è stata curata da Bruno Esposito )
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Avevo deciso di non replicare questa volta a Pasolini (mentre l’avevo fatto nella «Tribuna aperta» del Corriere della Sera» a proposito del golpe), perché non trovo giusto che i problemi di fondo del nostro paese debbano essere sollevati solo perché questo o quell’« intellettuale » decide, per ragioni personali, di parlarne in modo bizzarro. Ma non trovo neanche giusto che se l’attenzione viene richiamata in questo modo affatto rigoroso, come «nuovi argomenti » richiederebbero, questa attenzione si monopolizzi.
Se, la polemica è inevitabile, avvenga allora su tutti fronti perché, altrimenti, al grande pubblico potrebbe sembrare che lo scontro fra Pasolini e Andreotti sia quello fra sinistra e destra, mentre è soltanto quello fra due cattolici, come aveva giustamente previsto Alberto Moravia ( per sapere cosa aveva previsto Moravia, clicca sul link di seguito: "Lo scandalo Pasolini"). Io cercherò di approfondire il perché, Pasolini, da tempo, va affermando che il proletariato si corrotto nell’ultimo decennio. Nella versione più recente Pasolini afferma: « Io, purtroppo, questa gente italiana, l'avevo amata » ( per saperne di più, clicca sul link di seguito: Pasolini, "Il vuoto del potere" ovvero "l’articolo delle lucciole"). Ma « ho visto, "coi miei sensi” il comportamento coatto del potere dei consumi ricreare e deformare la coscienza del popolo italiano, fino ad una irreversibile degradazione ». Dal canto suo Andreotti vede lo stesso fenomeno di decadenza uno «scivolamento infrenabile del permessivismo idealizzato».