"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pier Paolo Pasolini
"Non posso scendere al livello della TV"
Maria Maffei intervista Pasolini
Noi donne
numero 20
18 maggio 1968
pag.12 e 13
( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )
Forse mai, come in questo periodo, il cinema ha sofferto di quel male che va sotto il nome di << incomunicabilità >>. Da un lato esso offre al pubblico pellicole di facilissime << digestione >>, assoluto disimpegno (western, polizieschi, commedie giallo-rosa), e dall’altra propone opere impegnate, importanti, che indagano nelle pieghe più nascoste della nostra società e nell’animo dell'individuo con intendimenti seri e polemici, e con risultati intellettualmente e artisticamente assai vividi, ma che si esprimono con un linguaggio non sempre comprensibile alla parte più vasta (e culturalmente meno preparata) del pubblico.
Soprattutto i registi giovani (più aggressivi, severi, meno disposti a lasciarsi corrompere dalle regole della produzione commerciale) risultano i più misteriosi, con le loro immagini fatte di simboli e i loro personaggi ai limiti della nevrosi. Il pubblico più sprovveduto si accosta a questi film con modestia e con un grande desiderio di capire, ma sovente ne esce confuso, insoddisfatto, perfino umiliato.