"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pier Paolo Pasolini
Biografia breve
1969
«Il mondo non mi vuole più e non lo sa».
(Per questo post, ringrazio Bruno Fraccaroli per il grande contributo)
La nascita di un nuovo tipo di buffone
Non «caca», ma «baba ndogo» (sor maestro)
così viene liquidato il mio narcisismo.
Che ne è di esso?
Ho perso la compagnia di un sentimento.
O, meglio, della «forma di una vita» (la mia).
Son sceso all’ultima stazione.
Resta un rebus. Tra i Wagogo innamorati degli Europei
il monumento nero è alto contro i sinistri cespugli,
e i templi naturali di macigni dove vissero leoni.
Io non ho più il sentimento
che mi fa avere ammirazione per me.
Non considero il fondo delle mie parole
come un fondo prezioso, una grazia,
qualcosa di speciale e di particolarmente buono.
Che cosa comunico, alla fine
della mia carriera di poeta, che, sotto sotto,
si considerava indispensabile all’umanità?
Ecco la risposta (nel mattino
del primo gennaio 1969):
«Una spiacevole ironia su tutto ciò».
Come fu imperterrito e puro il mio zelo
alla luce del mio narcisismo!
Attraverso l’umorismo rientro nell’ordine.
Tace il Tersite imberbe e sedicente
(oltre che oggettivamente) grazioso.
L’Ulyxes è rimasto a casa:
vi fa (appunto) dell’ironia e vi difende
da folle moderato le istituzioni. Quanto a Ettore,
lui, fa saltuarie apparizioni.
Ma anche lui, guai se non ci fosse un po’ di distacco.
Che cosa comunico, se non comunico più,
se, tutto sommato non ho mai comunicato
altro che il piacere di essere ciò che sono?
Ciò che mi insegnò mia madre?
Grida, dunque, un uccello sull’Hotel Mwanza.
Ninetto dorme sotto la zanzariera.
Io dò sfogo all’equivoco fervore mattutino,
per cui mi dichiaro «poeta dilettante».
Ma non è un caso che ciò accada sul Lago Vittoria.
(1969)