"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini
Le parole di Gesù e le parole di Marx
Vie nuove
n. 30
26 luglio 1962
Caro Pasolini, indubbiamente, la lettera di Luigi Novelli di Scarlino (Grosseto) pubblicata da «Vie nuove» il 21 giugno scorso, è piena di idee confuse; di più, l’autore sembra non ammettere idee diverse dalle sue (secondo il Novelli, dove la voce di Cristo «non giunge non esiste il progresso ma il deserto più completo regna sotto l’ombra di false religioni»). Ma la Sua risposta, caro Pasolini, mi sembra anch’essa piena di confusioni e carica di disprezzo per idee diverse da quelle che Lei appassionatamente professa. Il Novelli confessa di giudicare «a casaccio» «La religione del mio tempo», che non ha acquistato «per mancanza di mezzi», e a casaccio la giudica «una delirante poesia sui problemi proletari nella quale vengono confusi i mali sociali ed i mali spirituali». Ma Lei, mi scusi, giudica altrettanto «a casaccio» la confusa fede religiosa del signor Novelli, quando dice: «io non ci credo, in questo suo Dio raccattato nei solai della Controriforma e del perbenismo borghese», oppure quando si diverte a sviluppare un lungo e barocco paragone tra un Dio «ornamento prezioso e solenne della propria identità» e i «monumentali, incredibili cappellini con fiori e veli» che finiscono col trasformare nell’intimo le generiche costrette a portarli sulla scena, soddisfacendo il loro narcisismo.