"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
( ARCHIWEB) |
Lettera di Pasolini, scritta a Casarsa il 21 settembre 1942,
che accompagnava l'invio di Poesie a Casarsa
a Francesco Arcangeli
(Un ringraziamento particolare a Maria Vittoria Chiarelli, per la trascrizione)
(Un ringraziamento particolare a Maria Vittoria Chiarelli, per la trascrizione)
L'Archiginnasio ( ARCHIWEB) conserva una lettera di Pasolini, scritta a Casarsa il 21 settembre 1942, che accompagnava l'invio di una copia di Poesie a Casarsa a Francesco Arcangeli:
"Insieme a questa lettera vi arriverà anche un libretto, «Poesie a Casarsa», che è il mio primo libretto di poesia".
La lettera è stata pubblicata in Dario Trento, Francesco Arcangeli e Pier Paolo Pasolini tra arte e letteratura nelle riviste bolognesi degli anni Quaranta, «Arte a Bologna», 2 (1992), p. 170.BCABo,Fondo speciale Angelo, Gaetano, Bianca e Francesco Arcangeli, Francesco Arcangeli.
Casarsa, 21 settembre '42
Egregio professore,
( ARCHIWEB) |
vi invio, per il prossimo numero di Architrave, questo "Per un vecchio scritto di C. Betocchi", cosa breve e non del tutto approfondita, data la mia serena apatia in grembo al mio paese e ai miei miti.
Colgo l'occasione per dirvi che il prof. Longhi, non ha accettato di darmi la tesi di laurea sulla "Gioconda ignuda", però, ed è meglio per me, me l'ha data sulla pittura contemporanea italiana. Non appena arriverò a Bologna comincerò a lavorare intorno seriamente.
Ho letto con interesse la vostra "Biennale dei respiri" ; e in generale, condivido le vostre opinioni : forse, mi sarei più ingenuamente sciolto nell'epilogo di Bartolini, e sarei tantomeno severo contro Messina. Ed anche verso Birolli sarei stato meno freddo; in realtà questo pittore ha costituito per me uno dei "respiri" più profondi e liberatori. Non so se vi ricordate l'orribile sala in cui i cinque quadri di Birolli erano confinati!
Non mi pare che nelle ampie superfici del ritratto di Quasimodo vi sia il pericolo del cartellonesco, che sono superfici lavorate mano a mano lucidamente e con chiari propositi: non voglio dire con questo che Birolli in questi suoi quadri tocchi l'arte, ma certo la sua è una delle pitture più sofferte, o per lo meno, intelligenti, dell'esposizione.
Non ho presente se avete citato la visita nello studio di V. Guidi : non vi pare che lo meritasse? È uno fra i cinque o sei quadri della Biennale che il visitatore 'realizzasse' subito dentro di sé, come direbbe il Berenson.
Ad ogni modo spero di avere occasione di parlare di pittura più a lungo con voi, a Bologna.
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Devo ora chiedervi un favore : cioè di spedirmi, qui, quei fogli protocollo contenenti un mio scritto intitolato "lamento e meditazione", che avevo consegnato per Architrave: è una cosa che ho gettato giù rapidamente e più rapidamente l'ho consegnata ( dato che il giorno dopo dovevo partire ). Ora non so che volere abbia, se sia irrimediabilmente uno sfogo, o se, corretta e sfrondata, possa divenire passabile.
Insieme a questa lettera vi arriverà anche un libretto, "Poesia a Casarsa", che è il mio primo libretto di poesia.
Ho voluto cominciare modestissimamente, e con poche possibilità di essere compreso anche nel senso più banale della parola. È un libro di difficile lettura, e spero che avrete la pazienza, voi e vostro fratello, di leggerlo, tenendo conto che io attribuisco validità anche al testo italiano.
Vi saluto cordialmente
Pier Paolo Pasolini