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domenica 20 luglio 2025

Una bellissima intervista ad Anna Magnani: Una contro tutti - Marina Maffei, sul set di Mamma Roma - Noi Donne, numero 19, 13 maggio 1962, pag. da 38 a 41

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Una bellissima intervista ad Anna Magnani: 
Una contro tutti
Marina Maffei, sul set di Mamma Roma

Noi Donne
numero 19
13 maggio 1962
pag. da 38 a 41

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )

 




E' tornata davanti alla macchina da presa con l'entusiasmo di una debuttante. Nel film di Pier Paolo Pasolini crea un personaggio nuovo e audace, quello di una donna sola, in lotta contro l'indifferenza di un'intera città. 

« Mamma Roma è un personaggio nuovo, una donna che ha delle ambizioni piccolo borghesi, sproporzionate al mondo in cui ha vissuto. E' un personaggio bellissimo, una parte che mi fa sognare!». 

Con queste poche, precise, parole Anna Magnani spiega il motivo che l'ha convinta a tornare di nuovo davanti alla macchina da presa, dopo due anni di inattività. Produttori italiani e stranieri, registi famosi, per due anni l'hanno corteggiata, lusingata, offrendole contratti in bianco, ma Anna Magnani aveva sempre rifiutato ogni offerta. E se ne stava nel suo appartamento sui tetti di Palazzo Altieri, dal quale si vede mezza Roma, o nella sua villa al Circeo aspettando l'occasione buona, la parte che la « facesse sognare»: glie l'ha offerta Pier Paolo Pasolini con il film Mamma Roma. 
Per la verità tutto era cominciato a Venezia la scorsa estate, durante il Festival. Sullo schermo del Palazzo del cinema si proiettava Accattone, davanti ad un pubblico attento di critici, di giornalisti, di attori, ma anche di curiosi, di gente che voleva vedere, e non senza qualche prevenzione, il film dello scrittore che, tutto ad un tratto, si era messo a fare il regista. E c'era anche lei fra il pubblico, Anna Magnani. 
Dicevano che fosse venuta a Venezia apposta per vedere II brigante di Castellani, regista al quale è legata da grande amicizia fin dai tempi in cui girarono insieme Nella città l'inferno, e per vedere appunto il film di Pasolini. E forse anche lei era un pò prevenuta. 
L'avevo vista entrare nella sala: pantaloni verdi e camicetta a quadrucci dello stesso olore, scarmigliata; il volto pallido assolutamente  privo di trucco spiccava fra i visetti dipinti e abbronzati delle ragazze venute a Venezia per far colpo su registi e produttori, facendoli diventare di colpo scialbi e insignificanti. 
II film, com'è noto, ottenne un grande successo, anche se non mancarono i dissensi e le polemiche, e fra coloro che alla fine della proiezione applaudivano con maggior calore, c'era anche lei, Anna Magnani. Fu così presa da quel film, dalla sua drammatica realtà, che subito disse al produttore Alfredo Bini: 

«Mi devi far fare un film con Pier Paolo!»