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Biografia, lavori in corso - a breve anche il 1974 e il 1975

venerdì 7 marzo 2025

Pasolini, III° Le corbeau - Uccellacci e uccellini - Vie nuove numero 19, del 13 maggio 1965

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini,  III° Le corbeau
Uccellacci e uccellini

Vie nuove numero 19

del 13 maggio 1965

pag. 30 e pag. 63


( © Trascrizione integrale da cartaceo, curata da Bruno Esposito )


   La «voce» giusta, aggiornata, onesta, anche profonda, o almeno profondamente comprensiva, dell’ideologia, è la voce del corvo: egli appartiene e non appartiene alla vita, comprende la vita con un distacco che è anche esclusione: ha esperienza di una vita che in fondo egli non ha, e questo lo mette in una posizione imbarazzante, povero animale parlante, di cui ha coscienza e ciò dà ancora più umanità alle sue parole, alla sua partecipazione, al suo impegno.

   Il giorno è uno di quei giorni di sole, né primavera né estate, che si fanno godere dagli uomini quasi inconsapevolmente. Il sereno, la luce, l’arietta di mare ci sono, ma è naturale che ci siano. E il mondo intorno è quello dei poveri, com’è naturale che sia. Acilia, Vitinia, le campagne verso i Castelli o verso il mare, le casette, le baracche, i lotti, i casali rustici, i ponticelli, le siepi, le radure scottate dal sole.

Pasolini, II° Faucons et moineaux - Uccellacci e uccellini - Vie nuove numero 18, del 6 maggio 1965

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


 Pasolini II° Faucons et moineaux
Uccellacci e uccellini

Vie nuove numero 18

6 maggio 1965

pag. 30

( © Trascrizione integrale da cartaceo, curata da Bruno Esposito )



  Non abbiamo presente una frase della famosa intervista di Mao, che si riferisca ai problemi della Chiesa o delle Chiese di fronte alla lotta di classe: ma pensiamo tuttavia che non sarà difficile trovarla, magari sotto forma allusiva o metaforica. Perché è proprio a questi problemi della Chiesa di fronte alla lotta di classe che, forse un po’ arcaicamente, la nostra seconda storia si riferisce.

   È ben noto come San Francesco abbia parlato agli uccelli, e pare, con successo.

  Ebbene, ecco San Francesco, con alcuni dei suoi frati, fra cui Fra’ Marcello e il novizio Fra’ Ninetto, proprio sotto il boschetto della Porziuncola, presso Assisi, dove la tradizione vuole che egli abbia predicato agli uccelli. Sta meditando. A lungo, naturalmente, nel silenzio rallegrato, appunto, da canti di uccelli. Poi alza gli occhi, e li punta su Fra’ Marcello e Fra’ Ninetto: per incaricarli dolcemente ma inappellabilmente, con la cocciutaggine dei santi, di continuare l’evangelizzazione degli uccelli. Cominciando magari da due categorie di uccelli molto diverse fra loro, per esempio i falchi, forti e prepotenti, e i passeri, indifesi e miti.