"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Marzo ’75: la troupe di “Novecento”, capitano Bernardo Bertolucci,
sfida e batte quella di “Salò o le centoventi giornate di Sodoma”.
Scuro in volto, Pier Paolo Pasolini abbandona il campo.
Perché l’intellettuale più discusso d’Italia al calcio ci tiene parecchio.
Il ritratto di uno scrittore che giocava dovunque, sul set, per strada,
in borgata. E la domenica allo stadio, in prima fila, a tifare Bologna)
sfida e batte quella di “Salò o le centoventi giornate di Sodoma”.
Scuro in volto, Pier Paolo Pasolini abbandona il campo.
Perché l’intellettuale più discusso d’Italia al calcio ci tiene parecchio.
Il ritratto di uno scrittore che giocava dovunque, sul set, per strada,
in borgata. E la domenica allo stadio, in prima fila, a tifare Bologna)
Novecento contro Centoventi.
Primavera 1975. Pasolini si è stabilito con la sua troupe all’albergo San Lorenzo di Mantova. In quella provincia, nella villa di Pontemerlano di Roncoferrato, si svolgono le riprese di “Salò o le centoventi giornate di Sodoma“, il suo ultimo film. Un viaggio all’Inferno, al più basso fondo del male, che ogni spettatore si porterà dietro per sempre, niente a che fare con la normale visione di un film,