Pier Paolo Pasolini
La poesia popolare
Il Contemporaneo
Anno III, numero25
pagina 4
Cari amici de «Il Contemporaneo», vi scrivo a proposito dell' articolone sulla Baronessa di Carini, che Vann'Antò vi ha dato e voi avete così vistosamente pubblicato sul n. 22 del vostro giornale: per ragioni di carattere giornalistico, meglio che culturale, lo capisco. Le stesse ragioni per cui avete accolto perfino la lettera di un untorello di cui non ricordo il nome, contro Moravia, accogliendone - con inammissibile oggettività di editori - le istanze razziste. La cosa, nei miei riguardi, non è così grave: l'accusa contro di me sarebbe di leggerezza filologica; e non mi offende, poiché non sono un filologo, e ho ripetuto varie volte nella mia antologia della poesia popolare, che, a questi studi, io sconfino dai campi limitrofi. Inoltre sono certo che non più di uno o due dei vostri lettori è giunto in fondo all'articolone, fermo, dopo le prime battute, alla rete di parentesi, di interiezioni, di puntini della delibazione. Badate non ipotizzo tale mancanza di interesse per la Baronessa di Vann'Antò a causa delle «inez.ie»· su cui l'articolo si presenta impiantato, ma del «gusto» che