Benvenuto/a nel mio blog

Benvenuto nel blog

Questo blog non ha alcuna finalità di "lucro".
Viene aggiornato di frequente e arricchito sempre di nuovi contenuti, anche se non in forma periodica.
Sono certo che navigando al suo interno potrai trovare ciò che cerchi.
Al momento sono presenti oltre 1400 post e molti altri ne verranno aggiunti.
Ti ringrazio per aver visitato il mio blog e di condividere con me la voglia di conoscere uno dei più grandi intellettuali del trascorso secolo.

Biografia, lavori in corso - a breve anche il 1974 e il 1975

martedì 18 febbraio 2025

Pasolini - Non siamo complici - Vie nuove numero 42, del 18 ottobre 1962

 "Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pasolini - Non siamo complici

Vie nuove

numero 42

del 18 ottobre 1962

pag. 35

Caro Pasolini, ricomincia la stagione editoriale e, come negli anni scorsi, avremo nelle principali città italiane una serie di manifestazioni per la presentazione delle nuove opere letterarie. È di prammatica ormai che a queste riunioni siano presenti i maggiori protagonisti della nostra letteratura contemporanea: Moravia, ad esempio, Calvino, Bassani, Soldati ed anche lei, caro Pasolini. Tutti scrittori con interessi e temperamenti diversi, a volte opposti. E tuttavia, tranne casi eccezionali (ricordo soltanto la sua polemica con Cassola) un nuovo romanzo di Calvino sarà presentato e accolto entusiasticamente da Moravia, da Bassani e da Soldati; un nuovo libro di Soldati sarà osannato da Calvino, da Moravia e da Bassani, e via così invertendo l’ordine dei fattori ma sempre con lo stesso risultato. Com’è possibile questo? Non ha anche lei il sospetto, come l’ho io, che tutto ciò accada sotto gli auspici della industria culturale?

Antonio Delle Cese – Albano Laziale

In Italia ci sono degli archetipi – dolorosi, umilianti archetipi – a cui ci si riferisce per spiegarsi ogni fenomeno della nostra vita associata.

Come in ogni paese a carattere arcaico e depresso – tale è, economicamente, metà Italia, e, moralmente, l’altra metà – l’archetipo fondamentale è il «nucleo familiare». La famiglia come clan, come rifugio, come tana, come protezione dal caos e dal diluvio come grembo materno, come terapia ai traumi di una vita che è ancora quella della foresta.

Pasolini (Non rinuncerò mai a nulla per la reputazione) - Bernardino, fratello di Benedetto - Vie nuove n° 51, 28 dicembre 1961

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini (Non rinuncerò mai a nulla per la reputazione)
Bernardino, fratello di Benedetto

Vie nuove
n° 51
28 dicembre 1961
pag. 27
 

Caro Pasolini, ho saputo delle sue ultime traversie, ho letto le cronache riportate dalla stampa, compreso il servizio di F. Calderoni sul rotocalco «Tempo», compresi i reportages tutti intrisi di insinuazioni e sottintesi dei giornali scandalistici, e alla fine io, che sono un suo sincero ammiratore, devo muoverle un rimprovero: la sua posizione auto-difensiva è inopportuna e inadeguata. Secondo me lei non avrebbe dovuto arroccarsi in difesa, e per giunta con un tono così rassegnato e dimesso. In questo modo l’impressione che ne è derivata è che lei si senta disarmato, quasi preda di un complesso di inferiorità. Il caustico e mordace Pasolini, che con quattro concise e serrate argomentazioni ti demolisce D’Annunzio, che con una indagine spietata (e calda di umanità) mette a nudo brutture e assurdità storiche, smaschera ipocrisia e conformismo, ondeggia e tentenna ora di fronte a un qualunque Bernardino, fratello di Benedetto? Anche le sue dichiarazioni parigine, pervase di spirito evangelico, non mi sono piaciute. Nell’intervista concessa al Calderoni lei si mostra perfino dubitoso se si tratti di un episodio da inquadrare nella campagna orchestrata contro di lei! Ma sicuro che lo è! Lei sa bene che è una delle persone più odiate in Italia, da certi gruppi di opinione: lei è odiato in primis da quegli scrittori falliti, che non possono rassegnarsi al suo successo; lei è odiato dalla passionalità bruta e irrazionale dei fascisti, dal grigiore servile dei cosiddetti benpensanti. Cerchi tra costoro i suoi persecutori e li inchiodi al muro: i mezzi non le mancano.