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giovedì 19 giugno 2025

Pasolini, "Ah, ciò che tu vuoi sapere, giovinetto..." - Il cavaliere della valle solitaria di Bernardo Bertolucci

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Pasolini

"Ah, ciò che tu vuoi sapere, giovinetto..."
Il cavaliere della valle solitaria

di Bernardo Bertolucci



Ah, ciò che tu vuoi sapere, giovinetto,

finirà non chiesto, si perderà non detto.



Non posso iniziare questo breve ricordo senza citare gli ultimi due versi della poesia intitolata A un ragazzo che Pasolini scrisse nel 1956-57. Il giovinetto ero io e le parole di Pier Paolo, rilette oggi, risuonano come un’affettuosa, malinconica profezia. Negli anni della nostra amicizia il significato di quei versi aveva subito varie mutazioni, accompagnando l’evoluzione del nostro rapporto, di cui avevo finito per diventare il cuore segreto, il logo, il motto. Due versi che, nell’affascinante e pericoloso terrain vague dell’inesprimibilità tra due amici di età diversa, venivano di volta in volta bisbigliati, urlati, rinfacciati, rivendicati, manipolati, secondo i bisogni in progress della nostra complicità. Fino a sfiorare l’inquietante scambio dei ruoli tra “il giovinetto”, che vuole sapere ma non riesce a chiedere, e “il poeta”, che sa ma non riesce a dire.

Pier Paolo Pasolini, Poesia in forma di rosa - Massimiliano Valente - 1954, Garzanti.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



""Quanto al futuro, ascolti:
i suoi figli fascisti
veleggeranno
verso i mondi della Nuova Preistoria.
Io me ne staro' la',
come colui che
sulle rive del mare
in cui ricomincia la vita.
Solo, o quasi, sul vecchio litorale
tra ruderi di antiche civilta',
Ravenna
Ostia, o Bombay - e' uguale -
con Dei che si scrostano, problemi vecchi
- quale la lotta di classe -
che
si dissolvono...
Come un partigiano
morto prima del maggio del '45,
comincero' piano piano a decompormi,
nella luce straziante di quel mare,

poeta e cittadino dimenticato"

Poesia in forma di rosa, che esce, sempre da Garzanti, nel 1964 è composta da componimenti che vanno dal '61 al '63, più un lungo poemetto in appendice intitolato Vittoria ed è la più ampia delle raccolte di Pasolini.


Poesia in forma di rosa

I. LA REALTA'

Ballata delle madri
La Guinea
Poesie mondane:
Una coltre di primule...
Scheletri col vestito...
Quando una troupe...
Vedo la troupe in ozio...
Un solo rudere...
Ci vediamo in proiezione...
Lavoro tutto il giorno...Supplica a mia madre
La ricerca di una casa
La realta'