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Questo blog non ha alcuna finalità di "lucro".
Viene aggiornato di frequente e arricchito sempre di nuovi contenuti, anche se non in forma periodica.
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Al momento sono presenti oltre 1400 post e molti altri ne verranno aggiunti.
Ti ringrazio per aver visitato il mio blog e di condividere con me la voglia di conoscere uno dei più grandi intellettuali del trascorso secolo.

Biografia, lavori in corso - a breve anche il 1974 e il 1975

sabato 10 aprile 2021

Pasolini - Da A. Soffia: o della divulgazione

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Da A. Soffia: o della divulgazione


3 -Distinzioni sul «taccuino» 

Il taccuino, chi ne approfondisce il concetto, è indubbiamente la più facile forma di prosa: è la prosa dell'ingenuo che vuol fare il saputo, o del saputo che vuoi far l'ingenuo. Ha l'apparenza del mezzo espressivo più atto alla piena e totale confessione della propria insofferente, segreta, macerata umanità, ma è invece un

Pasolini parla dell'Orestiade di Gasmman

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro







@Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare

Curatore, Bruno Esposito

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Sussurri e grida. Pasolini e Bergman - «Playboy», III, l, gennaio 1974

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Sussurri e grida.


Considero Bergman un grande regista, e, benché così lontano da me, lo comprendo e lo amo senza fatica. I suoi personaggi femminili, dai glutei, dai seni, dai garretti monumentali, eppure così deboli - come elefanti feriti che cercano disorientati il loro cimitero - mi sono, teoricamente, del tutto estranei: in pratica, ne sono affascinato. Luci d'inverno è uno dei film più belli della storia del cinema. Sussurri e grida segna invece un'imprevedibile involuzione nella storia stilistica di Bergman. Anzi, una vera e propria degradazione dei suoi temi e dei suoi strumenti espressivi. La cultura di Bergman sarebbe strettamente cinematografica se non fosse anche teatrale: la cultura fiancheggiatrice è di carattere, suppongo, teosofico ed esoterico, secondo la tradizione scandinava (penso soprattutto a Strindberg). Ma la cultura, la cultura vera e propria, senza qualificazioni, appare in Bergman piuttosto limitata. Già in Persona e nel Rito Bergman aveva acriticamente assunto nel proprio mondo stilistico forme non sue, ma diffuse da una circolazione