Benvenuto/a nel mio blog

Benvenuto nel blog

Questo blog non ha alcuna finalità di "lucro".
Viene aggiornato di frequente e arricchito sempre di nuovi contenuti, anche se non in forma periodica.
Sono certo che navigando al suo interno potrai trovare ciò che cerchi.
Al momento sono presenti oltre 1500 post e molti altri ne verranno aggiunti.
Ti ringrazio per aver visitato il mio blog e di condividere con me la voglia di conoscere uno dei più grandi intellettuali del trascorso secolo.

venerdì 11 aprile 2025

Dedalus (Umberto Eco) contro Pasolini: Le ceneri di Malthus - Il Manifesto del 21 gennaio 1975

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Dedalus (Umberto Eco) 
contro 
Pasolini
Le ceneri di Malthus

Il Manifesto

21 gennaio 1975 

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )

di Dedalus 

I fatti di Firenze e l'esplosione della polemica sull'aborto vedono schierati, come al solito, la sinistra laica contro la destra clerico-reazionaria. I progressisti sono capitanati dal sostituto procuratore di Firenze, Casini, la tradizione sessuofobica cattolica da Pier Paolo Pasolini. 

La funzione del nostro Casini come Mano della Provvidenza — o, in termini laici e hegeliani, Come agente della Astuzia della Ragione è stata immensamente positiva. Da mesi I radicali  si affannano a portare alla ribalta il problema dell'aborto, mentre i partiti cercavano di rimandarlo indefinitivamente: solo il coraggioso intervento del dottor Casini ha permesso  di sensibilizzare ogni essere civilmente pensoso su questo grave problema. Ma la sua splendida azione poteva Fallire: infatti il Corriere della sera all'inizio aveva impostato il discorso in termini sordidamente scandalistici: non cogliendo il valore laico e civile della faccenda, l'aveva lasciata nelle mani di bassi arnesi di cronaca nera che ne avevano fatto un ennesimo e pruriginoso caso di << fabbrica degli angeli >> e di << cucchiai d'oro >> con medicastri ambigui che impinguavano i loro conti in Svizzera. E la cosa minacciava di finire in una bolla di sapone. Ma il dottor Casini, Arcangelo della Giustizia, è rapidamente intervenuto  ristabilire l'equilibrio: arrestando  Spadaccia ed emettendo gli altri mandati di cattura ha riportato la questione nei suoi corretti termini politici e civili. Persino il Corriere è stato costretto a cambiare politica. I partiti hanno dovuto intervenire. Dopo l'arresto di Miceli, l'arresto di Spadaccia  è stato l'episodio più promettente per lo sviluppo del costume democratico in Italia. Oltre tutto,  Miceli non voleva essere arrestato, mentre Spadaccia lo voleva e quindi il tandem Casini Spadaccia costituisce un meraviglioso esempio di azione congiunta tra magistratura avanzata e gruppi di dissenso. Siamo un grande paese.

In questi frangenti, l'ala destra del Corriere è rimasta disorientata. Visto che l'Espresso aveva dedicato una copertina a una donna incinta inchiodata sulla croce, il Corriere avrebbe potuto mettere in prima pagina una croce inchiodata su una donna incinta, il che avrebbe fatto molto Ku klur klan, ma sarebbe stato, diciamo, troppo scoperto.

E' fortunatamente arrivato in aiuto Pier Paolo Pasolini che indipendentemente dal contenuto' dell'articolo, ha permesso al giornale di collocare, sotto la sua firma, il fatidico appello << sono contro l'aborto >> Vedete, anche lui, che pure mette nei suoi film tutte quelle chiappe e quei seni (per difendere i quali chiede poi la solidarietà del mondo laico). Ci richiama alla difesa dell'integrità della stirpe. E lo spiega subito ad inizio di articolo: egli non vuole l'aborto perché dell'utero materno ha un dolcissimo ricordo e nel suoi sogni,  nonché << nel comportamento quotidiano >> vive la sua felice immersione nelle acque materne. 

Ingannato da tanta felicità subacquea. lettore sprovveduto ( lo ho verificato con una rapida inchiesta): non segue a fondo la reale argomentazione dell'articolo, che procede attraverso formulazioni alquanto ermetiche. Ma la tesi, ridotta all'osso (sacro) è motto chiara. Non è l'aborto che dobbiamo discutere, è il coito: il quale, a causa dell'oppressione e della repressione fascistico-comunistica, è sempre imposto come coito tra uomo e donna: e allora è naturate che nascono i bambini. Ma Se si ammettesse e si propagandasse il coito tra uomo e uomo o tra donna e donna, il problema dell'aborto non esisterebbe.

L'argomentazione viene presentata come difesa dei diritti delle minoranze << diverse >> e non a chi non veda la opportunità di consentire a ogni minoranza, compresa quella sessuale, il diritto alle proprie pratiche preferite. Ma l'argomentazione di Pasolini non tiene, perché, anche se per ragioni ecologiche apparisse utile consigliare il coito omosessuale, non si potrebbe impedire a chi predilige il coito eterosessuale di continuare a praticarlo (a meno di non cadere nel fascismo). E in caso, sia pure per una piccola minoranza di eterosessuali inveterati, il problema della concezione esisterebbe ancora. 

Come si proporrà il problema dell'aborto per costoro? Pasolini non se lo chiede e lascia intravvedere la volontà repressiva di conculcare i diritti dl una futura minoranza, quando abbia trionfato la nuova maggioranza. 

Se ben si pensa che a Pasolini di essere nato fa piacere, e ricorda con gioia le acque amniotiche, se ne deduce che egli pensa ad una società in cui pochi schiavi eterosessuali, a cui viene proibito l'aborto, dovranno continuare a partorire degli eletti di classe superiore a cui sia invece consentita la libera e aristocratica pratica dell'omosessualità. Il che non era passato per la mente nemmeno ad Huxley, nemmeno a Orwell, nemmeno a Hitler, nemmeno a Fanfani. Ma il pubblico queste sottigliezze non le coglie, perché l'articolo continua in seconda pagina e rimane il titolo: Pasolini uomo dl sinistra, è contro l'aborto. 

Dedalus (Umberto Eco)

©Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare


Curatore, Bruno Esposito

Grazie per aver visitato il mio blog

Nessun commento:

Posta un commento