"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pier Paolo Pasolini
Evasione nella lettura erotica
Da qualche tempo abbiamo una produzione letteraria a sfondo prettamente sessuale, con un linguaggio crudo e senza reticenze. La questione che si pone è questa: sono le tendenze o le preferenze dei lettori a determinare questo stato di cose o, viceversa è la nuova letteratura che tende a influenzare in modo più o meno allettante, il pubblico dei lettori? Gestisco a Catania una delle più frequentate librerie ed è impressionante, per me, che i titoli più richiesti siano, ad esempio: «Il riposo del guerriero», «Lolita», «I cugini», «I peccatori di Peyton», «Donne pericolose», ecc. Anche i suoi Una vita violenta e Ragazzi di vita hanno riscosso un grande successo, a mio parere, per le stesse ragioni.
Nuccio Costa – Catania
La cosa è abbastanza semplice, mi sembra. L’enorme maggioranza dei lettori appartiene alla media e piccola borghesia (i grossi agrari e i grossi industriali non leggono, in genere; gli operai non hanno soldi per comprare libri, e devono arrangiarsi coi prestiti o nelle biblioteche). Ora la media e piccola borghesia italiana è in piena fase neo-capitalistica: un certo benessere e una profonda involuzione intellettuale e ideologica. Tipico fatto di questi stati di involuzione è l’evasione. E nella evasione ha sempre avuto gran posto la letteratura erotica. (Tengo a precisare che non ho letto nessuno dei libri che lei elenca: tranne Lolita, che mi sembra un prodotto molto notevole. Quanto ai miei libri, il caso è diverso: lì forse, ad attrarre il lettore «evasivo», è la libertà di linguaggio, non l’argomento erotico, che non c’è).
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