"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini
il dialogo integrale tra Pedotti del Tegliesera e il Regista
La ricotta
ARCO FILM s.r.l.
4 marzo 1963
( © Trascrizione integrale da cartaceo, curata da Bruno Esposito )
[...]
2° Rullo
TEGLIESERA -
Permette una parola?
Scusi tanto, forse disturbo?
Sono Pedotti del Tegliesera.
REGISTA -
Dica, dica.
TEGLIESERA -
Permette? Vorrei da lei una piccola intervista.
REGISTA -
Ma non più di quattro domande.
TEGLIESERA FC -
Aaaah!... Grazie.
TEGLIESERA -
La prima sarebbe: che cosa vuole esprimere con questa sua nuova opera?
REGISTA -
Il mio intimo, profondo, arcaico cattolicesimo.
TEGLIESERA -
......arcaico cattolicesimo.
TEGLIESERA -
E..... che cosa ne pensa della società italiana?
REGISTA -
Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d'Europa.
TEGLIESERA -
Ah! E... che ne pensa della morte?
REGISTA -
Come marxista, è un fatto che non prendo in considerazione.
TEGLIESERA -
Quarta ed ultima domanda: qual è là sua opinione sul nostro grande Federico Fellini?
REGISTA -
Egli danza!
REGISTA -
Egli danza!
TEGLIESERA -
Aaaah!... Crazie. Complimenti, arrivederla...
REGISTA -
Ehi!
REGISTA -
Io sono una forza del Passato...
REGISTA -
È una poesia.... Nella prima parte il poeta ha descritto certi ruderi antichi... di cui nessuno più capisce "stile e storia" (ridacchia) e certe orrende costruzioni moderne che invece tutti capiscono.
REGISTA -
Poi attacca appunto così: "Io sono una forza del Passato./ Solo nella tradizione è il mio amore./ Vengo dai rumori, dalle Chiese,/ dalle pale d'altare, dai borghi/ dimenticati...
REGISTA FC -
sugli Appennini e sulle Prealpi,/ dove sono vissuti i fratelli./
REGISTA -
Giro per la Tuscolana come un pazzo,/ per l'Appia come un cane senza padrone./ O Guardo i crepuscoli, le mattine/ su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,/ come i primi atti della Dopostoria,
REGISTA -
cui io assisto per privilegio d'anagrafe,/ dall'orlo estremo di qualche età/ sepolta.
REGISTA -
Mostruoso è chi è nato/ dalle viscere di una donna morta./ E io, feto adulto, mi aggiro/ più moderno di ogni moderno/ a cercare fratelli che non sono più.
REGISTA -
Ha capito qualcosa?
TEGLIESERA -
Beh! Ho capito molto. Gira per la Tuscolana.
REGISTA -
Scriva, scriva quello che le dico: lei non ha capito niente, perchè è un uomo medio. È così?
TEGLIESERA -
Beh, sì...
REGISTA -
Ma lei non sa cos'è un uomo medio? È un mostro. Un pericoloso delinquente. Conformista! Colonialista! Razzista! Schiavista! Qualunquista!
TEGLIESERA -
Ah ah ah ah!
REGISTA -
È malato di cuore lei?
TEGLIESERA -
No, no, facendo le corna!
REGISTA -
Peccato, perché se mi crepava qui davanti, sarebbe stato un buon elemento per il lancio del film. Tanto lei non esiste. Il capitale non considera esistente la mano d'opera, se non quando serve la produzione. E il produttore del mio film è anche il padrone del suo giornale!... Addio!
TEGLIESERA -
Come mai raccogliete fiori?
Guardia -
Nun ciavemo gnente da fa.
TEGLIESERA -
Nun cianno gnente da fa. E voi che state aspettando?
Ragazzi della troupe -
Ma che voi? Cavoli nostri.
TEGLIESERA -
Cavoli loro... Bono er cestino?
Ragazzo -
( versaccio )
TEGLIESERA -
Aaaa... che bel cagnetto... Che razza è dica... me pare un volpino, una meraviglia, ammazzalo.
TEGLIESERA -
che razza è?
TEGLIESERA -
Come si chiama?
STRACCI -
Se chiama Infame.
TEGLIESERA -
Quant'è caruccio. Gli manca solo la parola! Me lo mangerei, mh!
STRACCI -
Te piace?
TEGLIESERA -
Ma proprio tanto...
STRACCI -
Vòi fà 'n affare?
TEGLIESERA -
Come, un affare?
STRACCI -
Te lo vendo.
TEGLIESERA -
Ho pochi soldi con me... pero potrei farti un assegno...
STRACCI -
Mille lire, che so'... Damme 'ste mille lire, e tutto er mondo è paro.
TEGLIESERA -
...mille lire, eh!... Eccole, tieni...
Stracci -
'ricottare, mannaggie, damme tutta 'sta rimanenza.
[...]
©Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare |
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