1975 PORNO - TEO - KOLOSSAL
Film non realizzato
[Epifanio]: E’ stata un’illusione quella che mi ha guidato attraverso il mondo - ma è stata quell’illusione che, del mondo, mi ha fatto conoscere la realtà. Eppure... come tutte le Comete, anche la Cometa che ho seguito io è stata una stronzata. Ma senza quella stronzata, Terra, non ti avrei conosciuto...P.P. Pasolini, dalla sceneggiatura del film inedito Porno-Teo-Kolossal. 1975
Sceneggiatura: P.P. Pasolini, Sergio Citti
STORIA:
Porno-Teo-Kolossal è stato il progetto che Pasolini aveva in animo di realizzare dopo la lavorazione di Salò: si trattava di una sceneggiatura per “un film sull’ideologia” che doveva rappresentare tre diversi tipi di utopia, legati a un passato paleoindustriale, a un presente neocapitalistico e a un futuro tecnocratico, inesorabilmente destinati a fallire attraverso catastrofi apocalittiche che avrebbero condotto alla fine anche dell’ultima utopia: quella della Fede. Vera e propria summa poetica ed estetica del cinema di Pier Paolo Pasolini, Porno-Teo-Kolossal è il “poema” grandioso, l’opera epica, che - secondo le sue stesse dichiarazioni - avrebbe concluso la sua carriera cinematografica con esiti testamentari e definitivi. Pasolini ne aveva fatto cenno in diverse occasioni a Eduardo De Filippo, interprete designato del film. Su questo film Pasolini si era già espresso intorno alla metà degli anni Sessanta: un progetto risale al 1973, con un breve trattamento, mentre il testo che lo scrittore inviò a Eduardo è molto dettagliato.
TRAMA:
La narrazione del Porno-Teo-Kolossal si sviluppa attraverso un viaggio fantastico e allucinato compiuto dalla coppia di Nunzio ed Epifanio (Ninetto Davoli ed Eduardo De Filippo) intenta a seguire una Cometa (l’Ideologia) che si dirige verso il luogo dove è nato il Messia. La ragione del pellegrinaggio della coppia servo-padrone (anziché di quella padre-figlio) riposa dunque su una speranza di carattere religioso (l’avvento del Salvatore) e non più su una delusione di natura politica (la fine del marxismo), tanto che il “viaggio” attraverso tre città-metafora (Sodoma/Roma, Gomorra/Milano,Numanzia/Parigi con una destinazione finale in Oriente (Ur) si trasforma nella presa di coscienza di una “realtà” che coincide con la fine di ogni utopia. Ciò che risulta più significativo è il fatto che per raccontare una storia di forte impianto ideologico-simbolico, Pasolini adotta quasi esclusivamente il linguaggio del corpo, sviluppandone tutti gli aspetti relativi alla sessualità: dal ciclo divieto-trasgressione-punizione al rapporto tra permessività e comprensione o tra intolleranza e repressione, dalla scoperta dell’erotismo omofilo o eterofilo alla correzione esemplare oppure all’esecuzione capitale, dallo scandalo per la violazione del divieto alla più efferata violenza fallocratica.
BIBLIOGRAFIA:
- P.P. Pasolini - Sergio Citti, Porno - Teo - Kolossal, in CINECRITICA Nuova Serie n. 13, Roma, aprile/giugno 1989. Trattamento integrale.
- P.P. Pasolini, Lettera a Eduardo de Filippo, in Pier Paolo Pasolini. Per il cinema, a cura di Walter Siti e Franco Zabagli, Milano, Mondadori, 2001; vol. II.
1975 SOGGETTO PER UN FILM SU UNA GUARDIA DI P.S.
Film non realizzato
BIBLIOGRAFIA:
- P.P. Pasolini, L’ha ucciso un mito del consumismo [Soggetto per un film su una guardia di P.S], in IL MONDO n. 32, Roma, 7 agosto 1975
- P.P. Pasolini, Soggetto per un film su una guardia di P.S., in P.P. Pasolini, Lettere luterane, Torino, Einaudi, 1976, pp. 99-106
1971 LIBERTY
Film non realizzato
Soggetto di Pier Paolo Pasolini
Storia dei movimenti anarchici europei tra il 1920 e il 1930, vista attraverso le avventure di due bizzarre cantanti non più giovani e disposte a tutto.
1973 HISTOIRE DU SOLDAT
Film non realizzato
Regia di Giulio Paradisi
Soggetto: dal testo omonimo di Charles Ferdinand Ramuz
Sceneggiatura: Sergio Citti, Pier Paolo Pasolni, Giulio Paradisi
TRAMA:
E’ la storia di un soldato disertore e del suo incontro con il diavolo. Pasolini vi inserisce tutti i temi appartenenti a quella “mutazione antropologica” che aveva subìto l’Italia alla fine degli anni Sessanta: l’omologazione di massa, il consumismo su larga scala, la perdita dell’innocenza, la fine delle culture popolari, l’egemonia del patto industriale. In particolare, però, imposta la sceneggiatura sullo scontro frontale con la “televisione” e la sua “ideologia”, fondata sulla manipolazione e il livellamento delle coscienze.
1968/1969 LA VITA QUOTIDIANA DELL’AFRICA NUOVA
Film non realizzato