"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Gocce di Petrolio
Pier Paolo Pasolini
1974
APPENDICE 1 DAL DATTILOSCRITTO
Carlo I divenuto santo, nel cercare per Carlo II ecc. nella sua “stoica” lotta sociale ecc. ecc. un aiuto soprannaturale ecc. compie
Una DISCESA AGLI INFERI
che si configura come un classico viaggio, secondo i modelli mitologici e medioevali, compreso Dante. Ma non è che un capitolo (come per Ulisse) e molto più semplice, frontale, nomenclatorio ecc.
Cosa sono questi Inferi oggi, per un uomo come C.: sono il luogo dei Sogni, o dell’Inconscio (il Girone personale e il Girone della Massenpsyche, o Inconscio collettivo) con tutti i suoi simboli. Un “Sogno ideale”, che sintetizzi tutti i sogni possibili, con tutti i loro simboli possibili; il sogno dei sogni, divenuto luogo comune, archetipo e cristallizzato in una serie di visioni didascaliche. Arrivato nel punto più profondo di questi Inferi, di fronte alla Scena originaria (che può essere inventata, ribaltando tutte le ipotesi degli studiosi: e ridotta a un atto irrilevante e deludente, e per questo estremamente significativo, come rovesciare un bicchiere posato sopra una tomba sotto cui si stende la vera Regione della Morte ecc.), C. compie il gesto rituale e liberatorio – liberato appunto da ogni senso e meccanica logica (anche dalla logica del simbolismo dei sogni). Naturalmente la “Discesa” è romanzata. Per es. riapparizione del sesso, attraverso la Visione del Centauro col cazzo enorme tra le gambe davanti anziché tra quelle di dietro ecc.; visioni “architettoniche di città”. Ma la vera e propria Storia romanzesca di questa Discesa non riguarda C. ma un personaggio che egli in realtà accompagna in questa Discesa, e che deve ripetere la sua impresa mitica, riavere un rapporto con un suo pari, un compagno – come Oreste e Pilade ecc. morto (alcuni secoli avanti) prima di lui. Un mito alessandrino (come gli Argonauti, ancora, di Apollonio Rodio) che riguardi fatti accaduti nel mondo classico, benché tutto si riferisca poi ai primordi. Per questo potrei rielaborare un mito primitivo indiano, o africano o polinesiano, in cui ci siano, rozzi, gli elementi del mito mediterraneo e cristiano ecc.
– Carrellata indietro per cui Carlo è spettatore delle imprese dell’eroe mitico – Solo alla fine protagonista diventa Carlo – La carrellata è analoga a quella della Visione nella sezione del “Merda”.
Chia, 16 Agosto 1974
(sognato durante la notte)
Per la carriera di “Carlo”
Dossier (Sifar, Mafia) su Carlo II
Carlo I, ricattato, senza che egli sappia nulla: rapporto tra Io e Es. Aiuta Cefis nell’assassinio di Mattei (fuori da ogni cronologia). Comincia il periodo in cui la Strage di Stato è in pura funzione anticomunista: vengono adoperati i Fascisti e i Greci (coordinati dalla Mafia).
Ascesa di Carlo I all’ENI. Adozione dell’ideologia di Cefis: imprese multinazionali, sparizione della nazione, nuova funzione di un Esercito professionistico e tecnologico ecc.
Alla fine: Cefis alla Montedison, Carlo lo segue. Nuovo corso della Strage di Stato: ora le stragi sono in funzione antifascista per ricreare una verginità antifascista al potere. Vengono usati Francesi e Tedeschi. E anche qualche estremista di sinistra (feltrinelliano).
Quando al posto di Carlo I c’è Carlo II (che non sa nulla del primo: sempre rapporto tra Io e Es – alquanto extravagante rispetto alla psicanalisi!), chi deve essere assassinato, come Mattei, è Cefis. Carlo prende parte a questa eliminazione, che deve avvenire durante i funerali di Fanfani, che è morto portando con sé il segreto della prima fase della Strage di Stato (segreto condiviso però da Andreotti). Funerali laici. Vaticano snobbato (ad opera di Andreotti).
I due pilastri entro cui si dispone la bizzarra materia sono il discorso agli Allievi dell’Accademia di Modena e il discorso al Centro Alti Studi Militari di Cefis. Le date sono manipolate.
Tutta la materia si dispone atemporalmente, per giustapposizione e suddivisione nei propri elementi, appunto giustapposti, come in una pittura primitiva, frontale, appunto allegorica ecc.
(Appunto da distruggere)
Chia, agosto 1974
Tutto ciò si articola in due tempi:
Strage di Stato in funzione anticomunista
Strage di Stato in funzione antifascista
(per rilanciare lo Stato, ridargli il prestigio perduto ecc.) – In questa seconda fase si inserisce il “ritorno” di Carlo II al posto di Carlo I
Per la II Parte
* L’amore di Carlo il mite per i giovani del popolo comunisti – che lo trasforma in donna e lo fa loro succube – si rovescia in odio in Carlo del Potere, il quale partecipa (inconsciamente in modo però psicoanaliticamente anomalo) alla strage in funzione anticomunista.
* Dopo la strage egli sente il rimorso di tutta la borghesia italiana per essere sanguinariamente anticomunista (un incubo di sangue). Tale rimorso pone i presupposti per una analoga azione antifascista (che ricrei una coscienza democratica – naturalmente falsa)
ottobre 1974
Appunto 41 Un sogno significativo
«Sono passati dieci anni. Carlo è nel suo letto ∨, e sta sognando»
* Carlo sogna il sangue: ma il rosso del sangue è rosso (cioè comunista).
È un sogno premonitore, per cui tutto il resto della II parte non è che un “flashback”.
Questo sogno è a): il terrore del sangue, e b) l’indifferenza al sangue.
Il terrore è il terrore di tutta la borghesia italiana anticomunista, che però ha la coscienza infelice per questo
L’indifferenza è l’indifferenza della borghesia italiana storica, insensibile a tutto, qualunquisticamente per brado pragmatismo.
Da questo sogno di sangue e dal conseguente pentimento, nasce la svolta antifascista e la serie di stragi della III parte.
30 ott. 1974
Appunto 54b Sikandar
– Arrivo a Damasco – Ricevimento da un diplomatico – Racconto di uno degli astanti: Sikandar:
Alessandro Magno, il suo viaggio per l’Iran, fino all’India. La trasformazione del mondo: distruzione di culture tradizionali e reali, sostituite con una nuova cultura alienante, omologate ecc. Nei villaggi si svolgono varie vicende (da tracce di racconti popolari locali, persiani, nepalesi, indiani) le quali vengono interrotte dal passaggio di Alessandro – così come viene interrotta la aulica vita dei villaggi e dei campi – svuotati e contaminati dalla nuova civiltà che li copre di immondizie, rifiuti, oggetti innaturali ecc. ecc.
(una ventina di storie)
(3 dicembre 1974)
«il preambolo di un testamento, la testimonianza di quel poco di sapere che uno ha accumulato»
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