"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
San Paolo in doppiopetto grigio sulla via di Pasolini
Stampa Sera
mercoledi 7 e giovedi 8 gennaio 1970
Adele Galloni
(Trascrizione curata da B. Esposito)
Un San Paolo in doppiopetto grigio, capelli « beat ». il viso emaciato e intelligente di Terzìeff. ecco il protagonista del prossimo film di Pasolini.
« Per ora ho scelto solo lui, gli altri attori 1: troverò girando, come Santo Stefano, d: cui simboleggerò il martirio facendolo fucilare a Parigi dai nazisti, perché il mio film sarà moderno, attualissimo ».
La sceneggiatura de « Le lettere di S. Paolo » da cui Pasolini trarrà questo film, e pronta da tempo.
« E' un progetto che nutro da anni, è stato Franco Rossellini a pregarmi di girare prima Medea: avevamo la Callas disponibile e non osavamo farla aspettare. Maria ha fama di essere bizzosa, invece non ho mai incontrato una attrice docile come lei. Ho sempre avuto in mente di fare un film che simboleggi il conflitto fra Chiesa e religione, cosi ben proposto ne " Le lettere di San Paolo ". problemi antichi e attualissimi. Ero però indeciso finchè non mi venne l'illuminazione di farlo in chiave moderna, allora non ebbi più dubbi. Ambienterò la vicenda a New York invece di Roma, a Parigi al posto di Gerusalemme, il conflitto sarà filtrato in modo più poetico che logico. Un S. Paolo cosi piacerà molto a padre Balducci. ma mi scatenerà contro l'Ira della curia. Io sono abituato a combattere per i miei film ».
Come mai ha pensato a un attore francese?
« Terzieff è stato uno dei due protagonisti del mio film " Ostia ". lo conobbi durante la lavorazione de " La notte brava " di cui io scrissi la sceneggiatura. Sento che la sua faccia è quella che cerco, un bel viso espressivo ma non divo. Un viso che può essere giovanissimo e con pochi tratti diventare vecchio. E questo mi serve perché voglio rappresentare tutta la vita di S. Paolo, un personaggio che aveva momenti di santo (e allora Terzieff sarà dolce, pallido, suderà lacrime) e tratti da prete, cioè da organizzatore (dovrà trasformarsi in un uomo forte, polemico, aggressivo). A New York i negri di adesso sono gli schiavi di allora, il modo di vivere degli " hippies " invece rappresenta il periodo alessandrino dei nostri giorni.
Anche questo film andrà a Venezia?
« Credo proprio di no e la cosa non mi preoccupa perché non voglio più sentire parlare di festival. Spero che anche il mio produttore sia tanto delicato da non accennarmi mai simili faccende ».
Il discorso poi torna sulla Callas. La grande cantante che è a Parigi non ha ancora visto « Medea » per intero, comunque, ha telefonato a Pasolini per conoscere dalla sua voce l'esito del film.
« Maria è rimasta cosi soddisfatta del suo tuffo nel cinema che è pronta a ripeterlo e anche io voglio averla ancora come attrice. Per ora ho due o tre progetti, tutti in chiave moderna, ma non ancora l'idea folgorante. Verrà ».
Adele Galloni
@Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare |
Curatore, Bruno Esposito
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