"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Il rapporto che legava Pasolini a Carlo Bo non doveva essere lineare - a giudicare dal tono di questa dedica - ma quando a luglio dell'anno successivo (1955) si tenne a Milano il processo contro Ragazzi di vita, questo terminerà con una sentenza di assoluzione con "formula piena", grazie anche alle testimonianze di Carlo Bo, che aveva dichiarato il libro essere ricco di valori religiosi "perché spinge alla pietà verso i poveri e i diseredati" e non contenente oscenità perché "i dialoghi sono dialoghi di ragazzi e l'autore ha sentito la necessità di rappresentarli così come in realtà", e di Giuseppe Ungaretti, che inviò una lettera firmata ai magistrati che si occupavano del caso Ragazzi di vita dicendo loro che si trattava di un abbaglio clamoroso perché il romanzo di Pasolini era semplicemente la cosa più bella che si poteva leggere in quegli anni.
Quando il 2 novembre 1975 venne a sapere della sua tragica fine, Carlo Bo scrisse un contributo emozionato apparso sulla "Nuova Antologia" dello stesso mese dal titolo "La voce di Pasolini":
"Alla luce livida di questo mattino del due novembre in cui hanno ritrovato il suo corpo straziato, la sua figura e la sua opera ritrovano un significato maggiore, meglio il modo della morte ci serve per capire nel senso buono il Pasolini "corsaro" [...]: l'impazienza, la furia delle sue ultime polemiche tracciavano il volto del nemico contro cui si batteva."
Fonte:
Pubblicato daBiblioteca della Fondazione Carlo e Marise Bo
Quando il 2 novembre 1975 venne a sapere della sua tragica fine, Carlo Bo scrisse un contributo emozionato apparso sulla "Nuova Antologia" dello stesso mese dal titolo "La voce di Pasolini":
"Alla luce livida di questo mattino del due novembre in cui hanno ritrovato il suo corpo straziato, la sua figura e la sua opera ritrovano un significato maggiore, meglio il modo della morte ci serve per capire nel senso buono il Pasolini "corsaro" [...]: l'impazienza, la furia delle sue ultime polemiche tracciavano il volto del nemico contro cui si batteva."
Carlo Bo, La voce di Pasolini. In: "La nuova antologia", n. 2099 - novembre 1975.
Fonte:
Pubblicato daBiblioteca della Fondazione Carlo e Marise Bo
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