"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Due SCOMUNICATI dalle loro rispettive chiese: la Cristiana e la Comunista… appunto il titolo del dipinto può anche essere “GLI SCOMUNICATI”, olio su tela, cm.80×80
«Ho voglia di essere al Tagliamento, a lanciare i miei gesti uno dopo l’altro nella lucente cavità del paesaggio. Il Tagliamento qui è larghissimo. Un torrente enorme, sassoso, candido come uno scheletro. Ci sono arrivato ieri in bicicletta, giovane indigeno, con un più giovane indigeno di nome Bruno…» (Pasolini)
Tolstoj e Pasolini, entrambi attenti osservatori delle trasformazioni delle società in cui hanno vissuto con una partecipazione e tensione morale assoluta, hanno sempre espresso giudizi critici polemici, intransigenti, radicali e assolutamente profetici, pagandone duramente le conseguenze fino alla morte.
Contro la guerra, la miseria, le ingiustizie sociali, gli abusi del potere, la corruzione, il clero e i loro dettami dogmatici, la pena di morte
Contro la caccia e in favore dei diritti degli animali e del vegetarismo... Abbraccia con fervore ideali radicalmente pacifisti, nella convinzione che solo l’amore e il perdono, possano unire le genti e dar loro la felicità... Tolstoj è l’antesignano della filosofia non-violenta contemporanea.
Sergio Michilini, Il Tagliamento (particolare) |
« L’accusa era quella di vilipendio alla religione. Molto più giusto sarebbe stato incolpare il regista Pasolini di aver vilipeso i valori della piccola e media borghesia italiana.»
Pasolini scriveva:…”Per questo provoco i giovani: essi sono presumibilmente l’ultima generazione che veda degli operai e dei contadini: la prossima generazione non vedrà intorno a sé che l’entropia borghese“.
(Sergio Michilini)
Fonte: LA BOTTEGA DEL PITTORE.
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