"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Biografia breve, 1964
«Perché un marxista non può essere religioso? »
«Allora avrei dovuto fare un altro film: inventare situazioni, linguaggio, tentare di raffigurarmi la società del tempo, e le cose che vi accadevano. Io non ho voluto fare un film storico: ho voluto semplicemente trasporre sullo schermo un testo poetico, letterario, che è il " Vangelo secondo Matteo " Il tema del mio film è il mito di Cristo, non la storia di Gesù Cristo »
( La Stampa - Sabato 5 settembre 1964)
[...]E, su tutto, lo sventolio,l’umile, pigro sventoliodelle bandiere rosse. Dio!, belle bandieredegli Anni Quaranta!A sventolare una sull’altra, in una folla di telapovera, rosseggiante, di un rosso vero,che traspariva con la fulgida miseriadelle coperte di seta, dei bucati delle famiglie operaie– e col fuoco delle ciliege, dei pomi, violettoper l’umidità, sanguigno per un po’ di sole che lo colpiva,ardente rosso affastellato e tremante,nella tenerezza eroica d’un’immortale stagione.
( Le belle bandiere
versi tratti da Poesie in forma di rose
Garzanti, 1964)
Dal 24 aprile a fine luglio 1964, Pasolini gira il film: "Il Vangelo secondo Matteo". Le riprese sono girate negli ambienti rupestri di Chia (frazione di Soriano nel Cimino, Viterbo) Barile, Castel Lagopesole, Ginosa, Cutro, Le Castella, Matera, Massafra e Gioia del Colle, utilizzando attori non professionisti e comparse scelte tra la locale popolazione contadina. Gesù è un giovane oppositore del regime franchista: Enrique Irazoqui:
Giorgio Manacorda (il figlio di Gastone), che da tempo è mio amico, perché scrive dei versi molto belli - belli perché più politici che poetici - mi chiede di presentarmi un suo amico, un giovane universitario spagnolo, impegnato nella lotta clandestina, che voleva parlarmi e conoscermi. Cristo era lui: tutto preso dal suo unico ossessivo sentimento, la lotta per la libertà, povero ragazzo, non percepiva neanche le mie parole, con cui timidamente cercavo di proporgli di lavorare con me (vergognandomi della sproporzione tra l´umile, ma immenso, idealismo per cui era venuto a trovarmi, e ciò che invece gli offrivo). Non poteva capirmi. Il suo posto era a Barcellona, con i suoi compagni. Sa perché infine si è deciso ad accettare? Perché i soldi che avrebbe guadagnato, li avrebbe dati alla sua Causa.
(Pier Paolo Pasolini, lettera a Pietro Nenni)
Il 4 settembre 1964, alla XXV Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia viene proiettato per la prima volta il film, mentre il 2 ottobre 1964, arriva nelle sale.
Io ho potuto fare il Vangelo così come l’ho fatto proprio perché non sono cattolico, nel senso restrittivo e condizionante della parola: non ho cioè verso il Vangelo né le inibizioni di un cattolico praticante (inibizioni come scrupolo, come terrore della mancanza di rispetto), né le inibizioni di un cattolico inconscio (che teme il cattolicesimo come una ricaduta nella condizione conformistica e borghese da lui superata attraverso il marxismo)...
(P.P. Pasolini)
Verso la fine di dicembre dello stesso anno, il film viene proiettato alla Mutualité di Parigi, e successivamente, per la prima volta, alla proiezione segue un dibattito dentro la Cattedrale di Notre Dame, al quale prendono parte alti esponenti religiosi, cattolici e protestanti, e capi di organizzazioni cristiane, riunitisi per giudicare il regista e la sua opera. In questa occasione Pasolini incontra Jean-Paul Sartre e i due hanno un lungo colloquio che verrà poi pubblicato da Maria A. Macciocchi, il 22 dicembre, sull'Unità, dal titolo Pasolini - Cristo e il marxismo.
Il 26 luglio 1964, al XVII Festival di Locarno, viene proiettato
per la prima volta "Comizi D'amore: un film-inchiesta sulla sessualità degli italiani.
per la prima volta "Comizi D'amore: un film-inchiesta sulla sessualità degli italiani.
"Ma davvero agli uomini interessa qualcos'altro che vivere? Tonino e Graziella si sposano. Del loro amore essi sanno soltanto che è amore. [...] Dei loro futuri figli sanno soltanto che saranno figli. È soprattutto quando è lieta e innocente che la vita non ha pietà.
Due ragazzi italiani si sposano. E in questo loro giorno tutto il male e tutto il bene precedenti ad essi sembrano annullarsi, come il ricordo della tempesta nella pace.
Ogni diritto è crudele, ed essi, esercitando il proprio diritto ad essere ciò che furono i loro padri e le loro madri, non fanno altro che confermare, cari come sono alla vita, la lietezza e l'innocenza della vita..."
Pier Paolo Pasolini
Per Laura Betti, scrive l'atto unico, teatrale: Italie magique.
Il 26 dicembre, su Rinascita, pubblica “Nuove questioni linguistiche” (Prima parte - Seconda parte). Un lungo articolo che, preceduto già da un giro di conferenze, tenute da Pasolini e patrocinate dall’ACI (Associazione Culturale Italiana) e da un'intervista rilasciata il 2 dicembre al Giorno, scatena un grande dibattito nel mondo intellettuale italiano, con punte polemiche, anche aspre.
A giugno dello stesso anno, sul numero 6 della rivista del centro sperimentale di cinematografia "Bianco e Nero", viene pubblicato un dibattito dal titolo: Colloquio con Pier Paolo Pasolini, Una visione del mondo epico-religioso.
Il 21 agosto, muore Palmiro Togliatti e il 22 agosto, sulle pagine dell'Unità, Pasolini scrive un articolo:
"Non posso veramente dire in poche parole quello che significa per me la morte di Togliatti. Vuol dire la fine e il principio di un'epoca..."
Il fronte giudiziario vede Pasolini impegnato in:
Fatti di via Panico
- 14.03.64 - Notifica dell'estratto contumaciale della sentenza di II grado.
Processo Vece
- 26.02.64 - Udienza di corte d'appello.
- 03.04.64 - Notifica del decreto di citazione a comparire, in qualità di parte civile, davanti alla corte d'appello di Roma.
- 07.10.64 - Sentenza della corte d'appello.
Causa civile Pagliuca (Accattone)
- 11.01.64 - Sentenza del tribunale di Roma.
- 06.04.64 - I udienza davanti la prima sezione delle corte d'appello di Roma.
- 19.10.64 - III udienza della corte d'appello.
Causa civile Amoroso
- 25.01.64 - VIII udienza.
- 20.05.64 - X udienza.
- 23.10.64 - XI udienza.
- 11.11.64 - XII udienza.
- 19.12.64 - XIII udienza.
La ricotta
- 03.02.64 - Udienza di corte d'appello.
- 28.04.64 - Udienza di Corte d'appello.
- 06.05.64 - Sentenza della corte d'appello.
- 08.05.64 - Notifica del ricorso per cassazione del procuratore generale.
- 03.07.64 - Notifica dell'estratto contumaciale della sentenza di II grado.
Varie
- 07.01.64 Decreto penale di condanna del pretore di Roma per contravvenzione stradale.
- 02.02.64 Fermo di polizia a villa Borghese. Nulla di fatto.
- 13.02.64 Aggressione da parte di Paolo Pecoriello, Flavio Campo e Adriano Romualdi. Pasolini non sporge querela.
- 13.05.64 Notifica dell'ordinanza del prefetto di sospensione della patente di guida.
- 11.11.64 Aggressione fascista al circolo culturale "Francesco De Sanctis". Pasolini non sporge querela.
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