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Biografia, lavori in corso - a breve anche il 1974 e il 1975

martedì 8 dicembre 2020

Pasolini - PORNO-TEO-KOLOSSAL - IL VIDEO.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



'Porno Teo Kolossal': 

il film mancato di Pasolini con Eduardo

Trattamento di Pier Paolo Pasolini e Sergio Citti (1975)




In un nastro registrato poco prima di morire l' intellettuale racconta il film che non riusci' a realizzare L' ultimo Pasolini: cerco il Messia in un mondo malato 

Pochi giorni prima della sua morte, Pasolini incise su un nastro per raccontare il film che voleva realizzare dopo "Salo". Il titolo doveva essere "Porno - Teo - Kolossal". Protagonista, Eduardo De Filippo, nei panni di un moderno remagio napoletano che segue la stella cometa e con il servitore Ninetto Davoli cerca il Messia tornato sulla Terra.

La voce registrata dell' autore spiega la pellicola che progettava dopo "Salo", tra re magi e dissoluzione Il remagio De Filippo visita cosi' Sodoma (la Roma degli anni ' 50), Gomorra (la Milano del neocapitalismo), Numanzia (Parigi assediata dai nazi - fascisti).
La Roma del dopoguerra, moderna Sodoma in cui l' unico amore consentito e' quello omosessuale (a capo dei governanti, una donna: Pasolini pensava a Silvana Mangano). La Milano degli anni Settanta e delle bombe e' Gomorra, che proibisce l' omosessualita' ; popolata da maschi scatenati che violentano le donne e assaltano banche e negozi. Infine, gli abitanti di Parigi (ribattezzata Numanzia, la citta' - martire della Spagna che resisteva ai Romani), stremati dall' assedio nazista, decideranno di suicidarsi. 

Settantacinque pagine di trattamento spedite a Eduardo, l´impegno solenne per un percorso comune da intraprendere, spezzato però dall´omicidio di Ostia, nella notte tra sabato 1 e domenica 2 novembre. Eduardo va in tv e definisce Pasolini un amico 

«angelico». 

Di lui dice di aver amato 

«la sincerità, la libertà assoluta del suo pensiero, la lucidità nell´analisi sociale, la ribellione all´ipocrisia e alla falsità». 

Si becca lettere anonime di protesta, eppure poco dopo invia a "Paese Sera" una delicata poesia, un ultimo omaggio, com´era sua abitudine per la scomparsa di ogni persona cara. 


La spalliera di Cristo

Pier Paolo
di Eduardo De Filippo

Non li toccate
quei diciotto sassi...
che fanno aiuola
con a capo issata
la ‹‹spalliera›› di Cristo.
I fiori,
sì,
quando saranno secchi,
quelli toglieteli,
ma la ‹‹spalliera››,
povera e sovrana,
e quei diciotto irregolari sassi,
messi a difesa
di una voce altissima,
non li togliete più!
Penserà il vento
a levigarli,
per addolcirne
gli angoli pungenti;
penserà il sole
a renderli cocenti,
arroventati
come il suo pensiero;
cadrà la pioggia
e li farà lucenti,
come la luce
delle sue parole;
penserà la ‹‹spalliera››
a darci ancora
la fede e la speranza
in Cristo povero.

[1975]

«Pasolini vedeva nell´attore la maschera vivente di Napoli». Un calco vivente dell´ultima città dialettale, la sola a resistere all´omologazione linguistica che la televisione stava imponendo. È lui Epifanio, il re magio che parte per l´Oriente seguendo una cometa apparsa su Napoli. "Porno-Teo-Kolossal" comincia così, o meglio così sarebbe cominciato, con Ninetto Davoli nel ruolo di Nunzio, compagno di viaggio di Eduardo. Un viaggio allegorico e surreale, visionario come un quadro di Bosch, l´altra faccia del tragitto compiuto da Totò in Uccellacci e uccellini: la fine del marxismo, e ora la venuta del Salvatore. 

Ma nelle 75 pagine inviate da Pasolini a Eduardo, c´era spazio anche per la sua vis comica, a cui erano affidati alcuni momenti pensati per alleggerire l´andamento drammatico del film. Canzoni, smorfie mimate, battute con un altro personaggio napoletano, misterioso e onnipresente, ambulante a Sodoma, mercante d´armi a Gomorra, cuoco fascista a Numanzia, autista a Ur: un uomo che offre più volte la sua protezione al dolce Epifanio, ma che si rivela alla fine il ladro del presepe d´oro. 
Con Eduardo, Pasolini aveva già lavorato nel ´61, chiedendo agli attori della compagnia De Filippo di doppiare i napoletani di Accattone. Una seconda volta non c´è stata mai.





@Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare

Curatore, Bruno Esposito

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