"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pier Paolo Pasolini
Il Rubicone
L'esperienza poetica
numero 2
aprile-giugno 1954
pag.14 e 15
( © Questa trascrizione da cartaceo è stata curata da Bruno Esposito )
Di là del Rubicone
duemila bifolchi
occupavano i campi
come la nascenza.
Di qua del Rubicone
venne giù Cristo
e si fermò sui solchi.
Di là del Rubicone
i duemila bifolchi
bestemmiavano Cristo,
di qua del Rubicone
Cristo prese un mitra
e uno dei duemila
cadde morto tra i solchi.
Di là del Rubicone
i bifolchi gridarono:
TE T'AN SI FIOL DE SIGNOR!
Di qua del Rubicone
Cristo gli gridava:
VUIETER A SI FIUL D'UN CA!
Di là del Rubicone
i bifolchi urlarono :
AIUT, NO A SA I TU FIUL!
Di qua del Rubicone
Cristo pensò alla stalla:
dalla mano il mitra
gli cadde sui solchi,
e il bifolco morto
guadò il fiume gridando:
ECC E CREST DU PUVRET!
Di qua del Rubicone
Cristo lacrimava.
Di là del Rubicone
un altro gridò:
L'È E CREST DLA MI MAMA!
e piangendo anche lui
guadò il Rubicone.
E un altro gridò:
L'È E CREST DLA MI MAMA!
e venne con Cristo
di qua del Rubicone.
Poi tutti i bifolchi
guadarono il fiume
svagliando sui campi.
(1949)
Nascenza, fertilità primaverile. Te t'an sì fiol de Signor, Tu non sei il figlio del Signore. Vuieter a find d'un ca, Voialtri siete figli d'un cane. Aiut, no a sa i tu fiul, Aiuto, noi siamo i tuoi figli. Ecce Crest du purret, Ecco il Cristo dei poveri. Ecce Crest dla mi mama, E' il Cristo della mia mamma. Svagliare, straripare.