"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Una settimana prima di essere ammazzato, Pasolini rilascia una lunga intervista a Giovanna Grassi per la Domenica del Corriere.
La Domenica del Corriere del 13 novembre 1975.
Di seguito i passaggi maggiormente significativi dell'intervista.
(@Trascrizione da cartaceo curata da Bruno Esposito)
<< Non passa giorno che io mi sento, accusare. Mia nipote Graziella che vive con me e con mia madre scende a prendere la posta e sono lettere di insulti, di minacce, di ricatti. Mi aggrediscono con violenza volgare.
C'è stato un tempo in cui moralmente sono stato lapidato, ho subito processi, umiliazioni: eppure era diverso. Non che fossi io diverso, io credo di essere sempre stato lo stesso. Ma i tempi sono più feroci. Roma, è diversa... Roma: e io l'amo ancora questa città! Non potrei lasciarla. Ho preso un casale, nella campagna del Viterbese, potrei andarci con mia madre, ma non ho tempo, non ho tempo per me >>.
Roma è la mia città, del presente, del passalo. Anche se adesso non la riconosco più.
<< Dov'è più la grande capitale popolare, proletaria e sottoproletaria, con una sua profonda identità? Io sono disperato per i fatti di violenza giovanile che si succedono e si moltiplicano. Quei fatti provocano in me una disperazione autentica. Io cerco di capire, con umiltà, nel ricordo dell'antico amore per questa città.
Ma è difficile capire quanto farsi capire.
Dopo il mio articolo sul Corriere della Sera dove dicevo che per i giovani la scuola media e la televisione sono assolutamente dannose, ho ricevuto solo telefonate infamanti. Sono stato aggredite per strada. E nessuno ha mostrato veramente di voler discutere con me...
Nel film che sto per girate, Ta Kai Ta, che in greco antico vuol die << l'uno o l'altro >> racconterò la storia di un re Magio che segue una stella cometa. E la cometa è l'ideologia, l'dea forza che ci trascina, e sono io il re Magio. Sarà il mio primo film del tutto autobiografico... Ho già scritto le scene chiave. Ce n'è una dove il re Magio (me stesso) viene aggredito per strada e picchiato. Ce n'è un'altra nella quale l'uomo, il re Magio, stanco e solo si addormenta e al suo risveglio teme d'aver perso per sempre la coscienza ideologica... >>
<< Dicevo degli insulti, delle offese che mi bersagliano, delle minacce, della incomprensione che sento come una ferita cattiva. Anche voi, forse senza accorgervene, mi avete insultato. Avete scritto sulla Domenica del Corriere che ho fatto dei Caroselli. Non è vero! Perchè lo avete scritto? Forse vi potrà sembrare esagerato, ma questa cosa che avete scritto mi ha fatto soffrire come poche altre cose, perchè è stata una mancanza di fiducia in me, nel genere umano...
Non avete fiducia in me? Benissimo. Ma nelle mie idee si può avere fiducia, perchè io mi batto per la consapevolezza dell'uomo con tutte le sue debolezze, le sue mezze verità, la sua riposta dignità. Voi non capite che arriverà un giorno prossimo in cui avremo paura anche di uscire di casa perchè avremo gli aggressori alle spalle... E quel giorno non sarò solo io ad essere lapidato perchè dico cose scomode e sono indifeso! >>
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