"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
di Gianni Borgna e Carlo Lucarelli, da MicroMega 6/2005
Una ricostruzione minuziosa, attraverso fatti e testimonianze, di quel 2 novembre 1975 in cui fu ucciso Pasolini, e delle incongruenze delle ricostruzioni ufficiali e ufficiose che vorrebbero spiegare l’omicidio. Fino a questa clamorosa e documentata ipotesi, l’unica che fa andare al suo posto tutti i pezzi del terribile puzzle: un omicidio politico premeditato.
I fatti: la perizia del professor Durante
Per il professor Durante e per gli avvocati di parte civile la dinamica dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini non è quella raccontata da Pino Pelosi. Pino la Rana non era solo.
Arrivano altre persone, che trascinano fuori Pasolini dall’auto e lo aggrediscono, lo picchiano, lo colpiscono con oggetti contundenti.
Pasolini cerca di difendersi coprendosi la testa, come dimostrano le maniche della camicia imbrattate di sangue, se la toglie anche, lui stesso, perché la camicia è intatta, e cerca di tamponarsi le ferite con quella. Ma l’aggressione continua, Pasolini cerca di scappare, lascia lì la camicia, ma viene raggiunto e ancora massacrato. Prende un calcio al basso ventre così forte che gli impedisce qualunque altra reazione.
Qualcuno, uno degli aggressori che entra dalla parte del passeggero, oppure Pelosi che si appoggia alla macchina, non certo Pasolini, che è stato aggredito troppo lontano dall’auto, lascia quella macchia di sangue sulla carrozzeria.
Poi gli aggressori di Pasolini se ne vanno, Pelosi monta in macchina e facendo manovra passa sul corpo di Pasolini, forse senza volerlo, e gli fa scoppiare il cuore.
Fonte:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/cosi-mori-pasolini/
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Curatore, Bruno Esposito
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