"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini
Lettera di una casalinga
Tempo
numero 52
21 dicembre 1968
pag. 17
( © Questa trascrizione da cartaceo è stata curata da Bruno Esposito )
Tra le lettere che ho ricevuto in questi giorni, vorrei pubblicare questa, che mi arriva, firmata, da Savona:
«Caro Pasolini, siamo assolti! Rallegriamoci in nome della poesia e della giustizia. E perdoni il plurale: ma se Lei fosse stato giudicato colpevole lo sarei stata anch'io che vidi il film nell'unica sera che fu proiettato a Savona e che trovai molto bello, anche se i personaggi sono spinti verso le più estreme conseguenze. E la cosa buffa è per me questa: io, casalinga di mezza età, così lontana da Lei come vita cultura e tutto, mi sentivo coinvolta nella sua vicenda giudiziaria solo per il semplice fatto che avevo capito il film e mi ero identificata in quei personaggi fino a sentirli "possibili" e migliori. Non mi so esprimere ma vorrei dire una cosa, molto semplice, in fondo: che la condanna - se vi fosse stata - avrebbe colpito il film ma non Lei o il suo coraggio di dire le cose o per averle dette in un dato modo; mentre con il film la condanna avrebbe raggiunto me, spettatrice consenziente e partecipe ma senza i meriti e le giustificazioni dell'autore e quindi scioccamente, gratuitamente colpevole! Ma le confesso che comunque non avrebbe cambiato niente. Perchè la verità ci può venire rivelata da chiunque e anche da molto lontano: l'importante è saperla riconoscere ».