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sabato 6 settembre 2025

Pier Paolo Pasolini - Lettera di una casalinga - Tempo, numero 52, 21 dicembre 1968 - pag. 17

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pier Paolo Pasolini
Lettera di una casalinga

Tempo

numero 52

21 dicembre 1968

pag. 17

( © Questa trascrizione da cartaceo è stata curata da Bruno Esposito )


Tra le lettere che ho ricevuto in questi giorni, vorrei pubblicare questa, che mi arriva, firmata, da Savona: 

«Caro Pasolini, siamo assolti! Rallegriamoci in nome della poesia e della giustizia. E perdoni il plurale: ma se Lei fosse stato giudicato colpevole lo sarei stata anch'io che vidi il film nell'unica sera che fu proiettato a Savona e che trovai molto bello, anche se i personaggi sono spinti verso le più estreme conseguenze. E la cosa buffa è per me questa: io, casalinga di mezza età, così lontana da Lei come vita cultura e tutto, mi sentivo coinvolta nella sua vicenda giudiziaria solo per il semplice fatto che avevo capito il film e mi ero identificata in quei personaggi fino a sentirli "possibili" e migliori. Non mi so esprimere ma vorrei dire una cosa, molto semplice, in fondo: che la condanna - se vi fosse stata - avrebbe colpito il film ma non Lei o il suo coraggio di dire le cose o per averle dette in un dato modo; mentre con il film la condanna avrebbe raggiunto me, spettatrice consenziente e partecipe ma senza i meriti e le giustificazioni dell'autore e quindi scioccamente, gratuitamente colpevole! Ma le confesso che comunque non avrebbe cambiato niente. Perchè la verità ci può venire rivelata da chiunque e anche da molto lontano: l'importante è saperla riconoscere ».