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venerdì 16 maggio 2025

Colloquio con Pasolini: Una visione del mondo epico-religiosa: "prima parte" - Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964, da pag.12 a pag.41

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro

Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964 

Colloquio con Pasolini
Una visione del mondo epico-religiosa

prima parte

Bianco e Nero
numero 6
giugno 1964
da pag.12 a pag.41
 

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )



Questa conversazione ha avuto luogo, sotto la direzione del dott. Leonardo Fioravanti, in un'aula del Centro Sperimentale di Cinematografia il 9 marzo 1964. Trascriviamo fedelmente, salvo gli inevitabili adattamenti di forma, dalla registrazione su nastro magnetico. Ha redatto il testo Lodoletta Lupo.

Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964

La trascrizione sotto, è stata fedelmente ripresa dal  numero 6, del giugno 1964, di Bianco e Nero. ( Già nei Meridiani Mondadori, a cura di Walter Siti - Pasolini per Il cinema ). 




D. (LEONARDO FIORAVANTI)
: Cercheremo, nel corso della conversazione di dilatare i temi della discussione perché dalle molteplici esperienze di Pasolini come autore, scrittore, poeta, cineasta, potremo avere delle illuminazioni più vaste di quelle ché si possono invece trarre da un artista che abbia svolto la sua attività soltanto nel campo della realizzazione cinematografica.

Pasolini con i suoi film ha sollevato molte polemiche; queste polemiche si sono appuntate a volle sul contenuto, a volte sulla struttura drammatica, a volte ancora sulla evoluzione dei personaggi, i quali sono apparsi questo punto i pareri sono stati davvero contrastanti ad alcuni del tutto privi di ogni contenuto morale, ad altri invece ricchi di un anelito morale Che li riscatta da ogni bassezza. Devo anche dire che i film di Pasolini hanno suscitato molte perplessità in certi paesi stranieri, fra cui debbo annoverare anche l'Unione Sovietica. Ricordo infatti che durante il convegno promosso dall'Associazione Italia-URSS a Roma, nell'ottobre del 1963, quando il discorso cadde sulle nuove correnti del cinema italiano (e naturalmente non poteva non essere ricordato Pasolini), il regista Ciuèrai, che nella generazione nuova del cinema sovietico appare come una forza di rinnovamento
e quasi d'avanguardia, espresse un giudizio piuttosto negativo sui di Pasolini ed in particolare su Accattone, affermando che il mondo pasoliniano non lo interessava trattandosi più di una esercitazione intellettualistica che di una realtà vissuta o sentita. Naturalmente non è che noi chiediamo a Pasolini di dirci una parola a questo riguardo, ma l'argomento potrebbe essere forse
motivo di discussione nel corso del nostro incontro.

Colloquio con Pasolini: Una visione del mondo epico-religiosa: "seconda parte" - Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964, da pag.12 a pag.41

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro

Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964 

Colloquio con Pasolini
Una visione del mondo epico-religiosa

seconda parte

Bianco e Nero
numero 6
giugno 1964
da pag.12 a pag.41
 

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )






Colloquio con Pasolini
Una visione del mondo epico-religiosa

seconda parte

Bianco e Nero
numero 6
giugno 1964
da pag.12 a pag.41 

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )


Questa conversazione ha avuto luogo, sotto la direzione del dott. Leonardo Fioravanti, in un'aula del Centro Sperimentale di Cinematografia il 9 marzo 1964. Trascriviamo fedelmente, salvo gli inevitabili adattamenti di forma, dalla registrazione su nastro magnetico. Ha redatto il testo Lodoletta Lupo.

Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964

La trascrizione sotto, è stata fedelmente ripresa dal  numero 6, del giugno 1964, di Bianco e Nero. ( Già nei Meridiani Mondadori, a cura di Walter Siti - Pasolini per Il cinema ). 


D. (ANTONIETTA FIORITO, 2° anno recitazione): Nei suoi film lei ha usato attori non professionisti, tranne Anna Magnani in Mamma Roma. Ora io vorrei sapere quali sono i motivi che l' banno indotta a scegliere attori non professionisti, quali sono i criteri che lei ha usato nella scelta di questi attori e a quali problemi si è trovato di fronte nel dirigere questi attori. 


R. : Se devo rispondere a voi che vi accingete ad essere dei professionisti, debbo farlo con sincerità. lo ho una specie di idiosincrasia per gli attori professionisti. Non ho però, sia ben chiaro, una prevenzione totale e ciò perché non voglio mai sottoporre la mia attività a delle regole precise, a delle coazioni. Questo mai. Io infatti non soltanto ho usato Anna

Colloquio con Pasolini: Una visione del mondo epico-religiosa: "terza parte" - Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964, da pag.12 a pag.41

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro

Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964 

Colloquio con Pasolini
Una visione del mondo epico-religiosa

terza parte

Bianco e Nero
numero 6
giugno 1964
da pag.12 a pag.41
 

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )




Questa conversazione ha avuto luogo, sotto la direzione del dott. Leonardo Fioravanti, in un'aula del Centro Sperimentale di Cinematografia il 9 marzo 1964. Trascriviamo fedelmente, salvo gli inevitabili adattamenti di forma, dalla registrazione su nastro magnetico. Ha redatto il testo Lodoletta Lupo.

Bianco e Nero, numero 6, giugno 1964

La trascrizione sotto, è stata fedelmente ripresa dal  numero 6, del giugno 1964, di Bianco e Nero. ( Già nei Meridiani Mondadori, a cura di Walter Siti - Pasolini per Il cinema ). 

D. (HARTOG): Da quanto lei dice discende forse il suo atteggiamento nei confronti del film La commare  secca, che desidererei conoscere. 

R. Come ho già scherzosamente sostenuto, io credo che mentre la mia idea estetica è un'idea di un mondo frontale, massiccio, romantico, chiaroscurale, a tutto tondo, statuario, invece l'idea di Bertolucci è un'idea più elegante, moderna, cioè un'idea impressionistica poiché i pittori che sono alla radice dell'ispirazione visiva di Bertolucci sono gli impressionisti francesi e il cinema francese anche. A me piace tuttavia La commare secca, ci sono molti punti belli. 

D. (HARTOG): Io non so se la sceneggiatura è totalmente realizzata come lei l'ha scritta. 

R. : La sceneggiatura non l'ho scritta io, io ho scritto soltanto il soggetto. La sceneggiatura l'ha fatta lo stesso Bertolucci con la mia consulenza ed il mio aiuto, in verità se l'è fatta lui ed è stato abbastanza fedele alla sua sceneggiatura. Ma è successo quello che è successo sia con Rossi che con Bolognini. Cioè evidentemente quando si dà un testo ad un autore, anche se non è un grandissimo autore, quello lo trasforma inevitabilmente in cosa sua. lo stesso quando giro un mio film da una mia sceneggiatura avverto poi quel famoso salto di cui si parlava in principio tra la stesura iniziale e la realizzazione cinematografica.