"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pasolini replica sull'aborto
a Moravia
Corriere della sera
30 gennaio 1975
( In Scritti corsari con il titolo Sacer)
In tutti gli italiani alcuni tratti sono fascisti o cattolici. Ma darci a vicenda dei fascisti o dei cattolici - privilegiando quei tratti, spesso trascurabili -
"diventerebbe un gioco sgradevole e ossessivo".
Tu, certo per un vecchio, acritico automatismo - e certo non senza grazia e amicizia - ti sei appunto lasciato andare a darmi del «cattolico»
"(proprio del «cattolico», e non del «cristiano» o del «religioso»)".
E mi hai dato del cattolico cogliendo, scandalizzato, in me (mi sembra) un trauma per cui la «maggioranza» considera-consciamente o inconsciamente come Himmler - "la mia vita «indegna di essere vissuta»". "Cioè il mio blocco sessuale che mi rende un «diverso»". Corollario di tale blocco è una certa traumatica e profonda «sessuofobia», comprendente la pretesa - altrettanto traumatica e profonda - della verginità o quanto meno della castità da parte della donna. Tutto ciò è vero, fin troppo vero. Ma è anche la mia privata tragedia, su cui mi sembra un po' ingeneroso fondare delle illazioni ideologiche. Tanto più che tali illazioni mi sembrano sbagliate.
Prima di tutto l'assioma
«il cattolico è sessuofobo, quindi chi è sessuofobo è cattolico»,
è un assioma che io trovo assurdo e irragionevole.
C'è una sessuofobia protestante, c'è una sessuofobia mussulmana, c'è una sessuofobia indù, c'è una sessuofobia selvaggia.