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domenica 29 giugno 2025

Pier Paolo Pasolini, L'Italia non italiana (Fasana) - Tempo, numero 5 del 10 febbraio 1969, pag.18

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro

foto Collezione Júlia Goytisolo




Pier Paolo Pasolini
L'Italia non italiana
(Fasana)

Tempo, numero 5 del 10 febbraio 1969

pag.18

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )

     Dopo Trieste comincia in effetti qualcosa di "diverso". Io, almeno, in Italia non ho mai visto niente di simile. É vero: potrebbe trattarsi di una delle tante forme diverse in cui consiste l'Italia. Ma sul fatto, comunque, che qui non sia Italia non c'è niente da ridire. Per me particolarmente (che da bambino ho vissuto a Idria) questa diversità, che coincide, nel profondo, con qualcosa di famigliare, è quasi un trauma. Come nei sogni tristi con stupendi paesaggi. Non dirò che il paesaggio, in Istria, sia oggettivamente stupendo; però è originale, unitario, e splende su esso - sui suoi ruggini dolorosi - un solicello indicibile. Insieme all'antica familiarità (quella dimenticata aria respirata da

sabato 28 giugno 2025

Il Boccaccio di Pasolini senza << messaggi >> - Bavid Grieco, intervista Pier Paolo Pasolini - L'Unità del 23 settembre 1970, pag.9

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Eretico e Corsaro



Il Boccaccio di Pasolini senza << messaggi >>
Bavid Grieco, intervista Pier Paolo Pasolini sul set del Decamerone

L'Unità del 23 settembre 1970

pag.9

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )

Nostro servizio

Caserta 22

<< Ve lo dico subito a scanso di equivoci in questo film non ci sono attori è tutta gente presa dallo stracciarolo >>

<< e tu allora che cosa sei? >>

<< Io n'attore?  Me voi offenne che so n'attore io? >>

(cosi ha esordito il simpatico Ninetto Davoli alla vista del curioso giornalista arrivato chissà come sul set dell' ultimo film di Pier Paolo Pasolini, II Decamerone. A dir la verità, c'era proprio da chiedersi come fare per raggiungere la troupe impegnata in un fantastico quanto remoto paesino. Si tratta di Caserta vecchia,  una cittadina medioevale arroccata sul cocuzzolo di collina abbastanza alta sopra l'altra Caserta, ed è qui che è stato dato il primo giro di manovella al Decamerone. Uno dei soliti grandi problemi del Sud.

venerdì 27 giugno 2025

Pier Paolo Pasolini, La morale delle favole - Antonio Bertini intervista Pasolini sul set di Uccellacci e uccellini - Vie nuove, 25 novembre 1965 , pag. 49 e 50

"Le pagine corsare " 

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Pier Paolo Pasolini
La morale delle favole
 Antonio Bertini intervista Pasolini sul set di Uccellacci e uccellini

Vie nuove, 25 novembre 1965

 pag. 49 e 50

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )



<< Al mondo tutti gli uomini sono concorrenti... L'ho detta una schifezza! >> E Totò scuote la testa. 

Si ricomincia. 

<<Motore>>, <<Partito>>  risponde il fonico. 

Si ode un lungo trillo di campanello. Totò riprende a dire la battuta. Ma ha come una improvvisa amnesia e si interrompe. 

<<Eppure la so>> piagnucola. 

Nel teatro numero 8 degli stabilimenti De Paolis si gira in questi giorni l'ultimo film del poeta-regista Pier Paolo Pasolini. 

Tra gli autori nuovi rivelatisi in campo cinematografico dopo il 

1960 è certamente uno dei più originali e interessanti. Il suo esordio avvenne clamorosamente con Accattone, un film ricco di poesia e di umanità, in cui la parabola vitale di un giovane sottoproletario romano acquistava una dolorosa dimensione tragica. Poi venne Mamma Roma, scritto per Anna Magnani. Recentemente l'attrice ha dichiarato: 

<<Non capisco... Pasolini ha scritto il film per me, ma considera gli attori solo come strumenti da usare o materia da plasmare>>. 

giovedì 26 giugno 2025

Pasolini, Ladies and gentlemen - presentazione alla mostra di Andy Warhol ( Ferrara, ottobre/dicembre 1975 )

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 Pasolini
Ladies and gentlemen

presentazione alla mostra di Andy Warhol

( Ferrara, ottobre/dicembre 1975 ) 


Nell'ottobre del 1975 Pier Paolo Pasolini accettò di scrivere una breve presentazione per Ladies and Gentlemen. Il testo fu uno degli ultimi scritti di Pasolini e tra le sue prime pubblicazioni postume. Comparve, infatti, nel catalogo di una mostra milanese nel maggio 1976. 

Ladies and gentlemen

    Parlando con Man Ray del mio film Le 120 giornate di Sodoma c’è stato un punto in cui il mio interlocutore non ha capito. Man Ray è lucido, intelligente, presente. Il suo manierismo è fresco come quarant’anni fa. Non c’è nessuna ragione al mondo per cui egli non possa capire qualcosa.

mercoledì 25 giugno 2025

Pier Paolo Pasolini, IL DISTRIBUTORE DI BENZINA - Tratto da "Gridalo" di Roberto Saviano - © 2020 Giunti Editore S.p.A. / Bompiani

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Pier Paolo Pasolini
IL DISTRIBUTORE DI BENZINA

Tratto da "Gridalo"

di Roberto Saviano 

© 2020 Giunti Editore S.p.A. / Bompiani



 Dovunque sia il cadavere, là si raduneranno gli avvoltoi.

 Matteo, 24,28


 Il 18 novembre del 1961 un uomo percorre in macchina la strada litoranea che da Sabaudia porta al Circeo. Sono da poco passate le tre quando si ferma a un distributore di benzina. Entra nel bar e ordina una Coca-Cola.

 Il sole è ancora caldo nonostante sia autunno inoltrato, perché al Circeo l’estate di san Martino dura più a lungo.

 Il bar sorge in un’area nuova di zecca resa calpestabile dalla bonifica mussoliniana, che lì ha piantato foreste di eucalipti voraci che hanno svuotato il terreno dagli acquitrini.

 La presenza del mare tutto intorno è talmente forte e le dune di sabbia così ipnotiche da favorire, come in mezzo al deserto, frequenti stati di allucinazione.

 Il bevitore di Coca-Cola posa il bicchiere ormai vuoto sul bancone e inizia a infilarsi lentamente un paio di guanti di pelle nera. A operazione ultimata tira fuori una pistola, apre piano il tamburo, recupera dalla tasca un proiettile e si accinge a caricare. Un raggio di sole si spinge pigro dentro al locale, va a sbattere sulla canna della pistola e rivela allo spaventato barista un altro particolare insolito: il proiettile è d’oro.

 L’uomo punta ora la pistola contro il barista, reclamando l’incasso dell’intera giornata, comprensivo degli introiti della pompa di benzina. Il barista non si perde d’animo, afferra un coltello dal lato della lama, colpisce col manico il rapinatore e lo mette in fuga.

 Il giorno dopo lo vede ricomparire in compagnia di un amico davanti al bar. Stavolta annota il numero di targa.

lunedì 23 giugno 2025

Comizi d'amore 1963, il cinema-verità di Pier Paolo Pasolini - Trascrizione

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Eretico e Corsaro


Comizi d'amore
di Pier Paolo Pasolini
1963
Cinema-verità


Trascrizione delle parti salienti del film

(Una parte dei dialoghi sono tratti da "Pasolini.net", di Angela Molteni)


PASOLINI   Sentiamo un po' cosa sanno dirmi questi malandrini. Senti ue', guagliò, come nascono i bambini, lo sai? Salvatore, dimmelo tu. Come nascono i figli? Come sei nato tu, non lo sai? Se me lo dici un regalo. Dillo a te.
1° BAMBINO  Uno zio mio.
PASOLINI   Eh? Uno zio tuo - sei nato... T'ha portato uno zio?
2° BAMBINO   A me mi ha portato la cicogna.
PASOLINI   T'ha portato la cicogna. E tu? Come sei nato?
3° BAMBINO   Sono nato sotto 'e cuperte.
PASOLINI   Senti, vediamo un pò chi di voi tre sa dirmi come... come voi siete nati, come nascono i bambini. Chi me lo sa dire? Tu lo sai dire?
4° BAMBINO   No.
PASOLINI   Non lo sai dire? E tu Matteo lo sai come sono nati i bambini... E tu? Neanche tu... E tu?
Lo sai come sono nati i picciriddi?
5° BAMBINO   Io 'o saccio.
4° BAMBINO   E diccello, diccello.
PASOLINI   Vieni qui, vieni qui, vieni qui. Tu non lo sai? Non lo sai? Non sono nati sotto i fiori, sotto i cavoli, li ha portati la cicogna no?
6° BAMBINO   No...
PASOLINI   E allora come sono nati?
BAMBINO   Eh...
PASOLINI   Come sono nati i picciriddi?

[...]

sabato 21 giugno 2025

Pier Paolo Pasolini, La forma della città - Trascrizione del testo integrale del documentario andato in onda sulla Rai il 07/02/1974

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Eretico e Corsaro


Pier Paolo Pasolini
La forma della città
Titolo della serie: Io e…

Trascrizione del testo integrale del documentario
andato in onda sulla Rai il 07/02/1974

( © Questa trascrizione da video, è stata curata da Bruno Esposito )


Un programma di Anna Zanoli

Regia di Paolo Brunatto

Fotografia: Mario Gianni

Montaggio: Franca Di Lorenzo Visco

Organizzazione: Roberto Pascucci

Ricerche e documentazione: Nicoletta Paterno

Tecnico audio: Tullio Petricca

Commento musicale a cura di Giuliano Sorgini


PASOLINI (con una telecamera e rivolto a Ninetto)

Io ho scelto la città, la città di Orte. Cioè, praticamente ho scelto, come tema, la forma di una città, il profilo di una città.

Ecco, quello che vorrei dire è questo: io ho fatto l’inquadratura che prima faceva vedere soltanto la città di Orte nella sua perfezione stilistica, cioè come forma perfetta assoluta ed è più o meno un’inquadratura così.

giovedì 19 giugno 2025

Pasolini, "Ah, ciò che tu vuoi sapere, giovinetto..." - Il cavaliere della valle solitaria di Bernardo Bertolucci

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Pasolini

"Ah, ciò che tu vuoi sapere, giovinetto..."
Il cavaliere della valle solitaria

di Bernardo Bertolucci



Ah, ciò che tu vuoi sapere, giovinetto,

finirà non chiesto, si perderà non detto.



Non posso iniziare questo breve ricordo senza citare gli ultimi due versi della poesia intitolata A un ragazzo che Pasolini scrisse nel 1956-57. Il giovinetto ero io e le parole di Pier Paolo, rilette oggi, risuonano come un’affettuosa, malinconica profezia. Negli anni della nostra amicizia il significato di quei versi aveva subito varie mutazioni, accompagnando l’evoluzione del nostro rapporto, di cui avevo finito per diventare il cuore segreto, il logo, il motto. Due versi che, nell’affascinante e pericoloso terrain vague dell’inesprimibilità tra due amici di età diversa, venivano di volta in volta bisbigliati, urlati, rinfacciati, rivendicati, manipolati, secondo i bisogni in progress della nostra complicità. Fino a sfiorare l’inquietante scambio dei ruoli tra “il giovinetto”, che vuole sapere ma non riesce a chiedere, e “il poeta”, che sa ma non riesce a dire.

Pier Paolo Pasolini, Poesia in forma di rosa - Massimiliano Valente - 1954, Garzanti.

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dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



""Quanto al futuro, ascolti:
i suoi figli fascisti
veleggeranno
verso i mondi della Nuova Preistoria.
Io me ne staro' la',
come colui che
sulle rive del mare
in cui ricomincia la vita.
Solo, o quasi, sul vecchio litorale
tra ruderi di antiche civilta',
Ravenna
Ostia, o Bombay - e' uguale -
con Dei che si scrostano, problemi vecchi
- quale la lotta di classe -
che
si dissolvono...
Come un partigiano
morto prima del maggio del '45,
comincero' piano piano a decompormi,
nella luce straziante di quel mare,

poeta e cittadino dimenticato"

Poesia in forma di rosa, che esce, sempre da Garzanti, nel 1964 è composta da componimenti che vanno dal '61 al '63, più un lungo poemetto in appendice intitolato Vittoria ed è la più ampia delle raccolte di Pasolini.


Poesia in forma di rosa

I. LA REALTA'

Ballata delle madri
La Guinea
Poesie mondane:
Una coltre di primule...
Scheletri col vestito...
Quando una troupe...
Vedo la troupe in ozio...
Un solo rudere...
Ci vediamo in proiezione...
Lavoro tutto il giorno...Supplica a mia madre
La ricerca di una casa
La realta'

mercoledì 18 giugno 2025

Pasolini e l’Africa degli anni ’60 - scritto da Peter Kammerer | 1 Marzo 2014

"Le pagine corsare " 

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Eretico e Corsaro

© Immagine: archivio Dacia Maraini - tutti i diritti riservati

Pasolini e l’Africa degli anni ’60

 scritto da Peter Kammerer

1 Marzo 2014


Questo contributo riprende i commenti a due antologie di testi pasoliniani, pubblicate in Germania nel 2012, riguardanti l’Africa((Peter Kammerer (a cura di): Pier Paolo Pasolini. Reisen in 1001 Nacht, Hamburg, Corso Verlag 2011. Peter Kammerer (a cura di): Pier Paolo Pasolini. Afrika, letzte Hoffnung, Hamburg, Corso Verlag 2012. In Italia è uscito già nel 2010 il volume fondamentale di Giovanna Trento, Pasolini e l’Africa. L’Africa di Pasolini, Mimesis Edizioni, Milano 2010.)). La traduzione dal tedesco è di Monica Tombolato.

Identificazioni africane

Nel 1958 Pasolini scrive una serie di epigrammi raccolti sotto il titolo Umiliato e offeso che segnano il drammatico passaggio dalle speranze de’ Le ceneri di Gramsci alla crisi degli anni sessanta raccontata nelle poesie de’ La religione del mio tempo. Uno di questi epigrammi porta il titolo Alla Francia((In: La religione del mio tempo, in: Meridiani, Poesie I pag. 1007)) in cui Pasolini esprime “la lieta sorpresa” di una sua somiglianza con Sekou Touré, il primo presidente di una Guinea indipendente. Il poeta vede il proprio naso persino “schiacciato”, una caratteristica fisica interpretata normalmente in modo razzista. Come i poeti neri della Resistenza negra anche Pasolini reinterpreta e converte il segno di inferiorità razziale in segno di solidarietà e di rinascita((Si veda La Resistenza Negra, introduzione all’antologia Letteratura negra. I poeti, prefazione di Pier Paolo Pasolini, a cura di Mario De Andrade, Editori Riuniti, Roma 1961, in: Meridiani, Saggi sulla Letteratura e sull’Arte II, pagg. 2344 – 2355)).