"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pier Paolo Pasolini
La morte
di Guido
Libertà
10 febbraio 1946
pag. 3
(XVI)
CORI
le vesti, i diari, i ritratti...
non leggiamo più la tua vita?
No, la tua giovinezza
non lampeggia per noi chinata
sulla terra dell'orto,
nè splendono i tuoi lievi capelli.
Fu un vento incredibile a soffiare
sul tuo mondo, su te
e vi ha tutto sconvolto.
Libertà, fu la tua bocca ridente,
Libertà, la tua fronte squallida,
Libertà, le tue spalle leggere.
Indi il vento è caduto.
Fu il tuo gioco, fanciullo,
per cui noi attendiamo
d'essere morti,
null'altro,
in questa estranea terra
(XX)
Qui in Italia
le nubi possono ora solcare il cielo
e il vento muovere gli alberi
e l’Isonzo e gli altri fumi correre al mare.
Nella dolce Italia
possono: gli uccelli cantare sui rami,
esser verdi le foglie,
e gridare i fanciulli,
Può il sole accecare le acque.
e la pioggia cadere
e, sui monti sbiancare la neve.
Tu non puoi essere.
Tu che ci hai dato la neve,
e la pioggia e la luce,
e i venti e le nubi.
(XXI)
Gridiamo: « Italia »
Gridiamo forte: « Italia »
che ne odano i monti
e le valli,
e tuoni nelle orecchie: « Italia »
C'è un fanciullo,
un candido morto,
che vive in quel grido.
Pier Paolo Pasolini
NOTA. Guido Pasolini (Ermes) è morto il 2 febbraio 1945. Con una generosità irriducibile, dedicò tutto l'ultimo anno della sua vita alla lotta per la libertà. Fu ucciso, insieme a bolla ed Enea, martire non ancora ventenne.
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