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Questo blog non ha alcuna finalità di "lucro".
Viene aggiornato di frequente e arricchito sempre di nuovi contenuti, anche se non in forma periodica.
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Ti ringrazio per aver visitato il mio blog e di condividere con me la voglia di conoscere uno dei più grandi intellettuali del trascorso secolo.

venerdì 4 luglio 2025

Pier Paolo Pasolini, A un'ora e cinquanta da New York - Tempo, 3 maggio 1969, pag. 12

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pier Paolo Pasolini
A un'ora e cinquanta da New York

Tempo, 3 maggio 1969

pag. 12  

( Questo scritto di Pasolini, fa parte della rubrica Il Caos - ma nel volume dedicato ai dialoghi ( Il Caos), non lo troverete)

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )




...In questa quinta soglia 

- dell'albero che vive della cima 

- e frutta sempre, e mai non perde foglia. 

- Perché viene la disperazione non alla quinta soglia 

- ma a undicimila metri d'altezza. Basta 

- scherzare su me stesso: cosi non si va avanti. 

- C'é poco da ridere, e proprio non ci voleva 

- dopo quarant'anni, questa riscoperta dell'umorismo. 

- Ma non c'é nulla da: tutto dipende 

- dal fatto che non sono abbandonato 

- dai miei genitori nel deserto. 

- Perché, padre, madre, non mi avete riservato il destino degli orfani? Eh? 

- Sento il profumo delle vallette senza erba. 

- Non sarei mai stato un sacerdote, 

- ricattatore, che grida come rivelazioni 

- nozioni ragionevolmente comuni alla sua cerchia: 

- perciò non vedo le pietre e i pietroni come ideogrammi, io. 

- Vedo le pietre vere, dei monti di Idria. 

- E' perciò, e perciò 

- per non essere stato orfano, 

- che ora apprendo a "sorridere" di me stesso, 

- come usano fare le autorità. 



PIER PAOLO PASOLINI 

 



@Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare


Curatore, Bruno Esposito

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Pier Paolo Pasolini, Queen's College - 5' Avenue - Tempo, 3 maggio 1969, pag. 12

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pier Paolo Pasolini
Queen's College - 5' Avenue 

Tempo, 3 maggio 1969

pag. 12  

( Questo scritto di Pasolini, fa parte della rubrica Il Caos - ma nel volume dedicato ai dialoghi ( Il Caos), non lo troverete)

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )




Ah, ho. quanto vorrei che ogni mia sillaba 

- fosse una sillaba anceps, 

- e tutti gli elementi dei miei versi, facoltativi! 

- invece no: parlo seriamente con un lindo apostolo 

- delI'S.D.S. (al Queen's College, in un refettorio). 

- Un dolore civico profondo si abbatte su di me 

- quando per caso in un corridoio del n. 100 della 5" Avenue 

- vedo un ufficio dello SNCC completamente vuoto. 

- Una fila di sedie spaiate a sinistra, ecc., 

- a destra una parete puritana come più non si può essere 

- con una carta geografica del continente africano. 

- Dico, tutto vuoto: lo spirito dell'anticorpo 

- vi è esalato, vinto dai potenti antisettici del potere. 

- Sono, all'aspetto, un "nice fellow" che la prende con filosofia 

- mentre in me il poeta impegnato soffre: ma programmando, 

- appunto, un certo quantitativo di sillabae ancipites 

- ed elementi facoltativi, in uno schema rigidamente selettivo. 


PIER PAOLO PASOLINI 

 






@Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare


Curatore, Bruno Esposito

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giovedì 3 luglio 2025

Pier Paolo Pasolini, Lungo le rive dell'Eufrate - Tempo, 3 maggio 1969, pag. 12

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro

© Foto - Pais Rodrigo



Pier Paolo Pasolini
Lungo le rive dell'Eufrate

Tempo, 3 magggio 1969

pag. 12

( Questo scritto di Pasolini, fa parte della rubrica Il Caos - ma nel volume dedicato ai dialoghi ( Il Caos), non lo troverete)

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )


Il cittadino ubbidiente - per cui la Mecca è a Sud Ovest... - meno male. - vedo dell'azzurro verso Raqqua. - Ah, russi. aristocratici, anzi, carismatici. - Come i cavalieri, laggiù, al loro Krak, - i cui scheletri disorientati, - te cui afflitte, introvertite ossa... - siete invisibili: presenze manifestate dalle opere, - (militari, per essere precisi). - Ma restiamo alle ossa. - Dove sono sparite? - Il grande pomeriggio che domina le erosioni bianche - lo sa, ma non lo dice. La vecchiezza è tanta, - tutto è cosi consumato! - Non si può dire che i siriani - provino per voi un grande attaccamento: - ma i militari si, loro. Teste rapate come oltre il Sauro. - Hanno una sola idea, in quelle teste innocenti, - e molto appetito. E' finito l'incubo agricolo, - e si mangia. Si mangia a Homs - si mangia a Aleppo. - Sono stati lavati, tosati, vestiti, calzati: - e ora il padre con le mammelle li guarda, bravi figlioli - che si sono liberati dai sacrifici umani e dalla siccità, - e, inebetiti da tale "catastrofe spirituale", - se ne vanno nudi sotto i panni militari, come vermi, - come bambini. Non puoi accennare un sorriso - che subito ti sorridono di rimando, fino a ridere abbracciandoti. - Breznev e Kossighin, loro non sorridono certo, capirai. - Vere e proprie cratofanie, non