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giovedì 8 maggio 2025

Pier Paolo Pasolini, La navigazione verso Cuba - Vie nuove, 8 novembre 1962, pag.23

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Pier Paolo Pasolini
La navigazione verso Cuba

Vie nuove

8 novembre 1962

pag. 23

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )


Cari amici, spedisco alla redazione di << Vie Nuove >> una poesia, anzichè le lettere solite. E' una poesia d'occasione, e come tale non si differenzia poi molto dall'eventuale mia risposta a qualcuno che mi chiedesse l'opinione sui fatti di Cuba... Consideratela un po' come tradotta, in sogno, dal cubano... 


La navigazione verso Cuba 


In un mattino di quest'anno, 

azzurrino nella profondità dei secoli, 

il convoglio va verso Cuba. 


In un mattino di quest'anno, 

buio nelle viscere dei secoli, 

un poeta dorme nel suo lettuccio. 

Il convoglio va verso Cuba, 

lungo le strade del sole e delle acque, 

in un misterioso azzurro. 


Il poeta è risvegliato dal buio: 

<< Dove sono il sole e le acque, 

dove vado io per l'Oceano? >>


Il convoglio va verso Cuba 

solo in mezzo all'oceano 

nella malinconia dell'azzurro. 


Il poeta si grida nel suo povero sonno; 

<< Cosa devo dire al Comitato Centrale, 

cosa devo fare per salvare il mondo? >>

 

Nell'azzurro dei secoli e nel buio del mattino 

misteriosamente sano nell'oceano 

il convoglio va verso Cuba. 


Il poeta lotta nel suo povero incubo 

contro la rabbia che lo invade: 

<< Volete proprio crepare? — urla. — Crepate >>


<< E tu convoglio che vai verso Cuba, 

giungi a destinazione, portando con te la morte, 

a quegli idioti furenti che la vogliono! >>

 

E il convoglio va verso Cuba 

senza arrestarsi, senza relazione col mondo, 

come un branco di misteriosi delfini.

 

Solo nel suo lettuccio di umile dormiente, 

il poeta ritorna sulle sue decisioni : 

<< Ecco, io devo umiliarmi, essere sconfitto! >>

 

« E tu convoglio che vai verso Cuba, 

arrestati, e, di fronte al mondo che ti guarda, 

patisci la vergogna dell'insuccesso. 


Non solo tu non andare verso Cuba, 

ma tutto ciò che a Cuba è orgoglio 

e diritto di guerra sia rinnegato >>


In un mattino di quest'anno, 

azzurrino nella profondità dei secoli, 

un convoglio è fermo nelle acque di Cuba. 


In un mattino di quest'anno, 

buio nelle viscere dei secoli, 

sorride, in fondo al sonno di un poeta

                                                      [Krusciov] 

Solo l'uomo per cui l'oceano è un piccolo lago, può comportarsi come un vecchio padre, perchè solo la Rivoluzione salva il Passato. 


Godi. godi, vecchio uomo, il tuo unico capitale, nella pace che ti consente infinite guerre   all'interno della materia e dello spirito! 


Mille convogli vanno ora verso Cuba, mentre, in fondo a un povero sonno, sorride la visione dell'Oceano in pace. 

Pier Paolo Pasolini


@Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare


Curatore, Bruno Esposito

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