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Le pagine corsare - Riflessioni su "Processo alla DC"

Pasolini, l'ideologia

Il Friuli di Pier Paolo Pasolini

Guido Alberto Pasolini

Le poesie

La saggistica

La narrativa

Pasolini - docufilm, cortometraggi e collaborazioni varie.

Il teatro di Pasolini

Atti del processo

Omicidio Pasolini - Inchiesta MicroMega

Interrogatorio di Pino Pelosi

Arringa dell'avvocato Guido Calvi

Le Incogruenze

I sei errori della polizia

Omicidio Pasolini, video

mercoledì 31 marzo 2021

La lettura pasoliniana del mondo antico

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



L’enigma e il mistero
La lettura pasoliniana del mondo antico
di Giulia Regoliosi Morani
(da Zetesis 1995/2-3)



Nella formazione di Pasolini la cultura classica gioca un ruolo fondamentale: ne forma l’ordito culturale, con cui s’intreccia la trama fornita da diverse suggestioni novecentesche; presenta generi letterari, miti attraverso cui leggere la realtà, personaggi in cui identificarsi o attraverso cui purificarsi, un passato in cui tutto è già avvenuto. Fornisce soprattutto una tradizione, a cui l’autore dalle molte patrie (Bologna, il Friuli, Roma) sente essenziale ancorarsi, e ancorare una società dispersa, al di là di ideologie che dividono soltanto. È importante in questo senso Saluto e augurio, la poesia che chiude l’ultima raccolta poetica, La nuova gioventù. Pasolini si rivolge ad un giovane fascista, a cui dà il nome del

Pier Paolo Pasolini, Avrîl 1944 da "Stoligut di ca da l'aga" - DIALETTO, LINGUA E STILE -

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





1941 - Il friulano come “lingua pura di poesia”.

1942 - Pubblicazione a Bologna delle “Poesie a Casarsa”.

1943 - Iscrizione di Pasolini alla Società Filologica Friulana. 

1944 - Pubblicazione dei due “Stroligut di ca da l’aga”, datati “Avril” e “Avost”, nella tipografia Primon di San Vito al Tagliamento.

martedì 30 marzo 2021

Pasolini - PER ESORCIZZARE UN FUTURO DI INTOLLERANZA

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro

 

Le immagini sono di Roberto Villa
Roberto Villa ha donato il suo archivio alla Cineteca di Bologna.



PER ESORCIZZARE UN FUTURO DI INTOLLERANZA



La fonte d‟ispirazione „princeps‟ è una lettura critica delle Mille e una notte. Strana lettura critica. Io non sono infatti competente di letteratura araba, né di storia araba. È possibile la lettura critica di un testo al di fuori di ogni forma di storicismo? Evidentemente no. Ma c‟è qualche compenso. Per esempio la mia conoscenza esistenziale del mondo arabo. Posso dire di conoscere più gli arabi che i milanesi. (Cosa che si inquadra in una mia extravagante competenza del Terzo Mondo). Ho quindi potuto storicizzare le Mille e una notte per ciò che esse sono

La scomparsa della Repressione, l’avvento dell’epoca della Tolleranza - di Serafino Murri

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro

 


La scomparsa della Repressione, l’avvento dell’epoca della Tolleranza
Uno stralcio dal volume di Serafino Murri



Il rapporto conflittuale di Pasolini con l’"uomo medio" resta intatto: tanto da far ricevere all’autore del Fiore delle Mille e una notte, nel giugno del 1974, una denuncia per oscenità conseguente, paradossalmente, alla proiezione unica di beneficenza del film, che il regista ha organizzato in anteprima a Milano, con lo scopo di raccogliere fondi per realizzare un documentario a favore della

Intervista a Pasolini, alla ricerca delle Mille e una Notte

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





CON PASOLINI ALLA RICERCA DELLE MILLE E UNA NOTTE



"Che Le mille e una notte siano opera esotica e fiabesca è un luogo comune che io contesto. C‟è del magico, è vero, ma non è quello che conta. Conta invece, soprattutto, il realismo. Sotto la crosta stereotipa, sotto la finta mancanza di interesse psicologico vive sempre, in quasi tutti i racconti, la realtà storica precisa, interamente connotata. Basta ricordare, per esempio, gli elenchi delle vivande di ogni pasto descritto. Menù ricostruiti fino alla pignoleria, elencazioni di oggetti e di ambienti nei minimi dettagli, capaci di restituire intero il senso esistenziale della

Storia del sequestro del film “I Racconti di Canterbury” ad opera di un monaco scandalizzato e un partenopeo “bacchettone

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


 
Storia del sequestro del film “I Racconti di Canterbury” ad opera di un monaco scandalizzato e un partenopeo “bacchettone”

Esistono gesti ossessivi come quelli censori delle opere del pensiero che ancora oggi suonano come vecchi rituali magici, insiemi deliranti che sono posti nella stessa luce di antiche illuminazioni religiose; in una cultura in cui da tempo è scomparsa la presenza del sacro, si ritrova talvolta un morboso accanimento a profanare. “I Racconti di Canterbury” di Pasolini fu questo. Da un lato, da parte di

Il dialogo tra Pier Paolo Pasolini e la Pro Civitate Christiana sulla sceneggiatura de Il Vangelo secondo Matteo* - Tomaso Subini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro

http://www.pusc.it/
http://www.pusc.it/

Il dialogo tra Pier Paolo Pasolini
e la Pro Civitate Christiana sulla sceneggiatura
de Il Vangelo secondo Matteo*
Tomaso Subini



La mia religione è di un genere piuttosto atipico:
non si conforma a nessun modello 
(Pasolini, 1968).


* Sono qui riportati i risultati parziali di una ricerca in corso che confluirà in un volume di
prossima pubblicazione dedicato ai rapporti tra Pasolini e 
la Pro Civitate Christiana 
lungo l’intero arco degli anni ’60.

1. La religiosità atipica di Pasolini

http://www.pusc.it/

Quella che Pasolini stesso ha definito la sua “crisi religiosa” matura in un clima tragicamente mortifero (1). A suscitarla è il ritrovarsi per la prima volta in prossimità della morte: «Vivevo – scrive nel diario giovanile – in un continuo rischio di perdere la vita; per vari mesi anzi parve certo che uscire vivi da quell’inferno non era che un’assurda speranza. Questo mi dava un continuo senso del mio cadavere [...]. È in questo tempo che ebbi il senso di quel “limite” oltre il quale non c’ero più io, ma un altro. Tale fu la mia crisi religiosa» (2). Il faccia a faccia con la morte si concretizza al termine della guerra quando giungono notizie del fratello, caduto nella strage di Porzùs. A questa data Pasolini

Il “Teorema” del sacro. Pasolini fra abiura e Cielo - di Emanuele Di Marco

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Angelo Frontoni - www.internetculturale.it

Il “Teorema” del sacro. Pasolini fra abiura e Cielo

di Emanuele Di Marco

( Le immagini sono di Angelo Frontoni e sono prese da Internet Culturale ed utilizzate in questo sito, senza nessuno scopo di lucro. Il video è preso da LaRecherche.it )


Pier Paolo Pasolini e il concetto di “sacro”. Rapporto notoriamente complesso e di non chiara né univoca lettura è elemento che sembra emergere e scomparire senza mai veramente perdersi del tutto. All’esplicita contrapposizione al cattolicesimo o, comunque, a qualsiasi religiosità di tipo confessionale, in realtà, ha ininterrottamente fatto da contraltare il tentativo di adesione al modello del Cristo, tanto profondamente radicato da apparire quasi travisato e nascosto,

Rimpianto per il “Paolo” di Pasolini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


 
 

Rimpianto per il “Paolo” di Pasolini
(ZENIT.org).
Pubblichiamo di seguito ampi estratti dell'articolo scritto da don Attilio Monge, già responsabile del settimanale Orizzonti, del Giornalino e poi della Sampaolofilm, e apparso sul primo numero della rivista “Paulus” .


Se, come credo, anche i santi alla fine della vita nutrono rimpianti, so per certo che don Giacomo Alberione, ora beato, fondatore della Società San Paolo, Congregazione religiosa che si dedica ai mezzi moderni di comunicazione e quindi anche al cinema, alla sera della vita ha avuto il rammarico di non aver realizzato un film su Paolo, l’apostolo che ha ispirato la sua grande opera. Negli scaffali della Sampaolofilm, con le numerose sceneggiature dei film e documentari biblici o

Pier Paolo Pasolini - Alla mia nazione - Video con voce di Vittorio Gassman

"ERETICO  e  CORSARO"



Alla mia nazione
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,

domenica 28 marzo 2021

QUANDO PASOLINI CI DISSE CHE IL PREMIO STREGA “è un campo d’operazioni del più brutale consumismo.”

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Serata finale Premio Strega 1968


QUANDO PASOLINI CI DISSE CHE IL PREMIO STREGA 
“è un campo d’operazioni del più brutale consumismo.” 

di DALE ZACCARIA

"II mondo della cultura - in cui vivo per una vocazione letteraria, che si rivela ogni giorno più estranea a tale società e a tale mondo - è il luogo deputato della stupidità, della viltà e della meschinità." 
(«Paese sera», venerdì 18 novembre 1966 
- Oggi in Empirismo Eretico, pag. 161)


Correva l’anno 1968 , siamo “ negli anni della contestazione a tutto campo, la "cultura per tutti" era uno slogan che veniva usato proprio per indicare un cambiamento rispetto ad una cultura logorata dalle mediocri "èlite culturali" "clientelari”, afferma Bruno Esposito, studioso pasoliniano.  

Sono gli anni delle rivolte studentesche, le più eclatanti a Roma: Valle Giulia, l’Università di Architettura ecc.. dove studenti e polizia si scontrano anche in modo feroce. Gli anni della guerra in Vietnam, dell’eccidio di Avola dove le forze dell’ordine sparano sui braccianti in rivolta, uccidendo due manifestanti e ferendone a decine. L’Italia è governata da Aldo Moro Presidente del Consiglio che si dimetterà il 5 Giugno del 1968 per passare i poteri a Giovanni Leone futuro Presidente della Repubblica... 

Pier Paolo Pasolini era approdato a Roma nel 1950, segnando così il suo passaggio poetico umano e letterario, dalla lingua-terra madre friulana a quella romana delle borgate e del sottoproletariato. La sua produzione è intensa e febbrile, libri, film, teatro, giornalismo. Il 1968 per Pasolini

sabato 27 marzo 2021

L'immagine di Cristo, vista dagli occhi di Pier Paolo Pasolini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




L'immagine di Cristo
vista dagli occhi di Pier Paolo Pasolini


.
cadrà la pioggia/ e li farà lucenti,/ come la luce/ delle sue parole;/ penserà
la ‹‹spalliera››/ a darci ancora/ la fede e la speranza/ in Cristo povero.
E. De Filippo, O’ penziero e altre poesie di Eduardo, Einaudi, 1975


Premessa
Pasolini è un ingegno composito


La macchina da presa è solo uno dei numerosi mezzi con cui Pier Paolo Pasolini dava espressione al suo ingegno. E nonostante il suo lavoro cinematografico non sia forse il più rilevante nel complesso della sua attività, esso occupa un posto di sicura importanza all'interno della storia del cinema.
La formulazione teorica di un “cinema di poesia” (da contrapporsi al“cinema di prosa”) trova riscontro e attuazione in un linguaggio cinematografico nuovo e sempre capace di rinnovarsi, moderno e sperimentatore, incapace, questo sì, di adagiarsi su se stesso, fermarsi e compiacersi in una forma acquisita. Teoria e

Jesus Christ Superstar, visto da Pier Paolo Pasolini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Jesus Christ Superstar, visto da Pier Paolo Pasolini

Leonardo Sciascia scrisse nel 1965 a proposito delle feste religiose in Sicilia: la figura di Gesù non è forse quella di un uomo abbandonato dai suoi amici, tradito da uno dei suoi più intimi e condannato a morte da una giustizia corrotta?

Da Pasolini a Gibson

Nella settimana di Pasqua (2004, ndr.), giungono contemporaneamente sugli schermi nostrani “La passione di Cristo”, il discusso film di Mel Gibson sulle ultime 12 ore di vita di Gesù, ed “Il Vangelo secondo Matteo” (1964) di Pier Paolo Pasolini, restaurato dal Centro sperimentale di Cinematografia con la collaborazione di Mediaset. Occasione più felice non poteva esserci per mettere a

Pasolini: così ho scelto il mio Gesù - Lettera a Nenni

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini: così ho scelto il mio Gesù  

Una lettera inedita a Nenni all´epoca del "Vangelo secondo matteo"
 

Pier Paolo Pasolini e Pietro Nenni. Le lettere, entrambe inedite, che essi si scambiarono, e che qui pubblichiamo per concessione della Fondazione Nenni e degli eredi dello scrittore, risalgono al marzo del 1964. Ne emerge un quadro vivace di vita culturale. Pasolini sta lavorando al suo sesto film, Il Vangelo secondo

Nel segno di Rimbaud - di Angela Molteni

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Nel segno di Rimbaud.
di Angela Molteni
novembre 1997
.
Ostia, 2 novembre 1975: in uno sterrato semideserto del litorale romano viene rinvenuto, orrendamente massacrato, il corpo di Pier Paolo Pasolini. Il "ragazzo di vita" Giuseppe Pelosi, si confessa unico autore del delitto. L'assassino del più "sovversivo", "scomodo", "scandaloso" intellettuale italiano risultò subito un fatto delittuoso all'insegna dell'ambiguità - per i suoi presupposti, per le sue

Dale Zaccaria legge Pasolini - Essi ti insegneranno a non splendere...

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Dale Zaccaria legge Pasolini 
Essi ti insegneranno a non splendere...
Gennariello
DA
Lettere luterane
di Pier Paolo Pasolini
Einaudi, Torino 1976
Siamo belli, dunque deturpiamoci
(Gennariello)


Se è giusta la mia ipotesi che nella categoria dei tuoi coetanei «obbedienti» trovino posto, e per primi, «coloro che erano destinati a morire» - cioè coloro che la scienza medica ha salvato dalla «mortalità infantile», e sono quindi dei «sopravvissuti» - quale è la loro funzione pedagogica nei tuoi riguardi? Che cosa ti insegnano col semplice loro essere e comportarsi?
La loro caratteristica prima - ti ho detto - è il sentimento inconscio che il loro essere venuti al mondo sia stato particolarmente indesiderato. Il sentimento

venerdì 26 marzo 2021

Prefazione di Roberto Saviano al libro "Il Caos" di Pasolini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Prefazione di Roberto Saviano al libro 
"Il Caos" di Pasolini
.

Il caos è un capolavoro. A differenza di altre raccolte di interventi giornalistici di Pier Paolo Pasolini è stato per anni ai margini della sua infinita bibliografia, e raccoglie gli interventi che scrisse per la rivista «Tempo» in una rubrica chiamata proprio così: «Il caos».

Spettri di Pasolini...(su “Teorema”) - di Massimo Fusillo

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Spettri di Pasolini...(su “Teorema”)
di Massimo Fusillo



Il cinema di Pasolini nasce da una fascinazione bruciante per corpi e luoghi: lo ha fatto capire meglio di tutti una mostra organizzata nel 1981 da Michele Mancini e Silvano Perrella, in cui una serie di dettagli ossessivi delineava una autentica retorica del linguaggio non verbale, del gesto e del paesaggio. E non possiamo dimenticare certo gli interventi polemici del Pasolini politico contro la de-realizzazione e la smaterializzazione dell’epoca contemporanea, a cui

giovedì 25 marzo 2021

Pasolini. Il cinema della poesia - Terza parte

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini. Il cinema della poesia

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI
“FEDERICO II”
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Corso Di Laurea In Lettere Moderne – Storia Del Cinema



RELATORE

Prof. Pasquale Iaccio
CO-RELATORE
Prof. Aurelio Lepre


CANDIDATO
LUIGI PINGITORE
ANNO ACCADEMICO 1998/1999



Capitolo V – Teorema



Abbiamo già esaminato i motivi per cui Teorema può essere considerato, e non solo cronologicamente, il film centrale della produzione pasoliniana. Bisogna aggiungere che proprio questo film, portando al massimo livello le intenzioni teoriche del suo cinema di poesia, risulta essere anche l’inizio del suo superamento.

Teorema nasce da una complessa stratificazione culturale ed esistenziale, che vede incrociarsi in un’unica opera tutte le tensioni estetiche di Pasolini: letteratura, teatro, cinema. 

Teorema è nato, come su fondo oro, dipinto con la mano destra, mentre con la mano sinistra lavoravo ad affrescare una grande parete, il film omonimo. 
[P.P. Pasolini, Teorema, Garzanti 1968, risvolto di copertina] 

Ma nonostante questa complessa sovrastruttura Pasolini è riuscito a creare anche la sua opera più emblematicamente lineare. La storia è estremamente semplice: un Ospite misterioso irrompe nella tranquillità di una classica famiglia borghese,

Pasolini. Il cinema della poesia - Seconda parte

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini. Il cinema della poesia

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI
“FEDERICO II”
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Corso Di Laurea In Lettere Moderne – Storia Del Cinema



RELATORE
Prof. Pasquale Iaccio



CO-RELATORE
Prof. Aurelio Lepre

CANDIDATO
LUIGI PINGITORE
ANNO ACCADEMICO 1998/1999


 Capitolo III – La realtà



"Si è detto che ho tre idoli:Cristo, Marx, Freud. Sono solo formule. 
In realtà, il mio solo idolo è la Realtà." 
[Nico Naldini, Pasolini, una vita, Einaudi 1989] 

Dunque la poesia irrompe nel suo cinema ancora prima che egli si dedichi a codificarlo e a descriverne regole e meccanismi; quasi che la poesia, anche in ragione di quanto si è detto in precedenza, appartenga in profondità al suo tessuto genetico-espressivo. È dalla poesia, infatti, e dalle riflessioni che si innestano su questa, che Pasolini deriva tutto il successivo apparato logico. La poesia è una sorta di alveolo dal quale egli parte verso il mondo, e al quale ritorna

Pasolini. Il cinema della poesia - Prima parte

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini. Il cinema della poesia
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI
“FEDERICO II”
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Corso Di Laurea In Lettere Moderne – Storia Del Cinema

RELATORE
Prof. Pasquale Iaccio

CO-RELATORE
Prof. Aurelio Lepre

CANDIDATO
LUIGI PINGITORE

ANNO ACCADEMICO 1998/1999
 

SOMMARIO


Introduzione
Nei sette capitoli che compongono questa tesi ho cercato di mettere a fuoco, in maniera via via più progressiva, lo stretto rapporto che esiste in Pasolini tra il suo fare cinema e la sua natura poetica. Per realizzare questo è stato necessario addentrarsi sia all’interno della sterminata bibliografia critica esistente su Pasolini, tra la gran mole di articoli, saggi, monografie, e contributi critici stralciati da Internet; e sia all’interno della vita dello stesso, analizzandone i grandi slanci e le pause di riflessione o di abiura.

E sempre di più, nell’avanzare, ho avuto la sensazione di addentrarmi all’interno di un imbuto; partito da una dimensione ampia ed estremamente dispersiva e costretto poi a procedere verso una zona finale, molto più

Pasolini nell’era di Internet (VII) - Conclusioni

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini nell’era di Internet (VII)


Di Guido Nicolosi



Conclusioni

È estremamente difficoltoso, forse impossibile, riuscire a formulare una conclusione in grado di proporsi come sintesi definitiva. Invece, credo, sia utile individuare un’idea in grado di rappresentare una riflessione finale che sia anche un significativo apporto interpretativo. L’idea può essere la seguente: la necessita’ di rivedere profondamente la tradizionale opposizione tra reale e virtuale.
All’affermazione di una tale idea, credo, abbia dato un contributo fondamentale il pensiero di Tomas Maldonado. Certo, sarebbe ingeneroso affermare che solo la produzione teorica di Maldonado abbia dato una lettura del problema di questo tipo. Basterà, a titolo di esempio, citare il contributo di Capucci. Credo, però, che a Maldonado debba essere riconosciuto l’innegabile merito di aver affrontato la questione con una maggiore potenza e una maggiore chiarezza critica.

Pasolini nell’era di Internet (VI) - I corpi

"ERETICO & CORSARO"




Pasolini nell’era di Internet (VI)


Di Guido Nicolosi



5.2 I corpi

“La presenza di un corpo non muoverà mai desiderio quanto la sua assenza. E assenza qui non significa che quel corpo non c’é, ma che non si ha mai la sensazione di possederlo anche quando lo si avvinghia”
[Umberto Galimberti]
“Fino a quando noi possediamo il corpo e la nostra anima resta invischiata a un male siffatto, noi non raggiungeremo in modo adeguato ciò che ardentemente desideriamo, vale a dire la verità”
[Platone]
Abbiamo discusso l’impatto delle nuove tecnologie sull’umano senso del luogo. Cerchiamo, adesso, di valutare quali sono, secondo la letteratura sociologica esaminata, gli effetti relativi al senso del corpo. La corporeità, quest’ulteriore e fondamentale anello della catena d’opposizione di Pasolini al potere, che assetto culturale ed esistenziale detiene nel nuovo mondo della tecnologia avanzata? Avrà ancora senso parlare del corpo, almeno nei termini che conosciamo oggi?
Il punto di partenza della nostra disamina è ormai abbastanza familiare e consiste

Pasolini nell’era di Internet (V) - I luoghi

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pasolini nell’era di Internet (V)


Di Guido Nicolosi


5. Reale e virtuale (ancora i corpi e i luoghi?)

5.1 I luoghi

Cominciamo col ricordare che i dubbi sul potere di distruzione del reale attribuiti alla nuova tecnologia, specie nella sua massima punta, la realtà virtuale, spesso sono privi di una coscienza critica di tipo storico. Siamo, cioè, sicuri che la fagocitazione del reale sia un processo iniziato coll’avvento del computer? Di ben altra opinione è Paolo Vidali. Egli, giustamente, ci ricorda che è stata la televisione (feticcio di odio/amore di Pasolini, aggiungo io) a creare le condizioni necessarie per la realizzazione di quella commistione tra falso e vero, tra reale e non, che rappresenta la necessaria premessa tecnico-culturale per l’affermazione delle attuali realtà virtuali. Se, infatti, il cinema (feticcio di solo amore, questa volta, per Pasolini) ha rappresentato sempre un’esperienza tra reale e virtuale (1)

Pasolini nell’era di Internet (IV) - Il problema

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pasolini nell’era di Internet (IV)


Di Guido Nicolosi


1. Il problema

“È impossibile capire i mutamenti sociali e culturali senza una conoscenza del funzionamento dei media”
[Marshall McLuhan]

La questione che adesso vogliamo affrontare è la seguente: tentare di capire se esista una contraddizione vera, forte tra una poetica, una semiologia ed una “filosofia” come quella pasoliniana, tutta centrata sulla valorizzazione del reale nelle sue varie rappresentazioni (corpo, sesso, ecc.), ed un nuovo, moderno (forse dovrei dire post-moderno) culto del personaggio Pasolini; all’interno di quella che siamo abituati a considerare, simbolicamente, la quintessenza della virtualità: la Rete, Internet. Si può facilmente comprendere che è, tale questione, una ricerca che oltrepassa i limiti della valutazione empirica e si pone, invece, su un piano euristico differente, legato ad una valutazione generale relativa ai rapporti tra

Pasolini nell’era di Internet (III) - Pasolini, il suo cinema ed il reale

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini nell’era di Internet (III)


Di Guido Nicolosi


Parte Seconda: Cinema e Reale

1. Pasolini, il suo cinema ed il reale


La semiotica pasoliniana, centrata così fortemente sul reale e la sua “filosofia”, ha avuto una palese ricaduta induttiva nell’estetica, nei contenuti, nei personaggi della sua concreta produzione filmica. Tutta la produzione è stata permeata da uno “spirito realista” ineliminabile, anche se analizzabile da molteplici punti di vista. Anzi, possiamo concordare pienamente con Ferrero, quando asserisce che Pasolini ha saputo opporre al potere repressivo delle classi egemoni la materialità, la realtà corporea delle classi sottomesse, la fisicità del popolo, spesso rappresentandone letteralmente il corpo, la nudità, il sesso [Ferrero, 1977]. Credo sia superfluo, a tal proposito, ricordare le sequenze “scandalose” della Trilogia della vita. Nella Trilogia, Pasolini, ha voluto rappresentare la vitalità passionale del popolare attraverso la pura rappresentazione della corporeità sessuale e non, priva di ogni perversità, allegra, carica di una spontanea e naturale “eversività”. Il reale ha sostituito il tentativo borghese del possesso del reale. Attraverso il sesso, il rutto, il peto, Pasolini ha voluto recuperare l’istintiva naturalezza del linguaggio del corpo, in totale opposizione alla cultura sessuofobica della società dei consumi. Amore omosessuale, eterosessuale o pedofilo è stato rappresentato come valore, bene libero da schemi oppressivi, diversità che è unica e reale resistenza all’omologazione del potere.