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giovedì 25 marzo 2021

Pasolini. Il cinema della poesia - Terza parte

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini. Il cinema della poesia

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI
“FEDERICO II”
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Corso Di Laurea In Lettere Moderne – Storia Del Cinema



RELATORE

Prof. Pasquale Iaccio
CO-RELATORE
Prof. Aurelio Lepre


CANDIDATO
LUIGI PINGITORE
ANNO ACCADEMICO 1998/1999



Capitolo V – Teorema



Abbiamo già esaminato i motivi per cui Teorema può essere considerato, e non solo cronologicamente, il film centrale della produzione pasoliniana. Bisogna aggiungere che proprio questo film, portando al massimo livello le intenzioni teoriche del suo cinema di poesia, risulta essere anche l’inizio del suo superamento.

Teorema nasce da una complessa stratificazione culturale ed esistenziale, che vede incrociarsi in un’unica opera tutte le tensioni estetiche di Pasolini: letteratura, teatro, cinema. 

Teorema è nato, come su fondo oro, dipinto con la mano destra, mentre con la mano sinistra lavoravo ad affrescare una grande parete, il film omonimo. 
[P.P. Pasolini, Teorema, Garzanti 1968, risvolto di copertina] 

Ma nonostante questa complessa sovrastruttura Pasolini è riuscito a creare anche la sua opera più emblematicamente lineare. La storia è estremamente semplice: un Ospite misterioso irrompe nella tranquillità di una classica famiglia borghese,

Pasolini. Il cinema della poesia - Seconda parte

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini. Il cinema della poesia

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI
“FEDERICO II”
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Corso Di Laurea In Lettere Moderne – Storia Del Cinema



RELATORE
Prof. Pasquale Iaccio



CO-RELATORE
Prof. Aurelio Lepre

CANDIDATO
LUIGI PINGITORE
ANNO ACCADEMICO 1998/1999


 Capitolo III – La realtà



"Si è detto che ho tre idoli:Cristo, Marx, Freud. Sono solo formule. 
In realtà, il mio solo idolo è la Realtà." 
[Nico Naldini, Pasolini, una vita, Einaudi 1989] 

Dunque la poesia irrompe nel suo cinema ancora prima che egli si dedichi a codificarlo e a descriverne regole e meccanismi; quasi che la poesia, anche in ragione di quanto si è detto in precedenza, appartenga in profondità al suo tessuto genetico-espressivo. È dalla poesia, infatti, e dalle riflessioni che si innestano su questa, che Pasolini deriva tutto il successivo apparato logico. La poesia è una sorta di alveolo dal quale egli parte verso il mondo, e al quale ritorna

Pasolini. Il cinema della poesia - Prima parte

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini. Il cinema della poesia
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI
“FEDERICO II”
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Corso Di Laurea In Lettere Moderne – Storia Del Cinema

RELATORE
Prof. Pasquale Iaccio

CO-RELATORE
Prof. Aurelio Lepre

CANDIDATO
LUIGI PINGITORE

ANNO ACCADEMICO 1998/1999
 

SOMMARIO


Introduzione
Nei sette capitoli che compongono questa tesi ho cercato di mettere a fuoco, in maniera via via più progressiva, lo stretto rapporto che esiste in Pasolini tra il suo fare cinema e la sua natura poetica. Per realizzare questo è stato necessario addentrarsi sia all’interno della sterminata bibliografia critica esistente su Pasolini, tra la gran mole di articoli, saggi, monografie, e contributi critici stralciati da Internet; e sia all’interno della vita dello stesso, analizzandone i grandi slanci e le pause di riflessione o di abiura.

E sempre di più, nell’avanzare, ho avuto la sensazione di addentrarmi all’interno di un imbuto; partito da una dimensione ampia ed estremamente dispersiva e costretto poi a procedere verso una zona finale, molto più

Pasolini nell’era di Internet (VII) - Conclusioni

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini nell’era di Internet (VII)


Di Guido Nicolosi



Conclusioni

È estremamente difficoltoso, forse impossibile, riuscire a formulare una conclusione in grado di proporsi come sintesi definitiva. Invece, credo, sia utile individuare un’idea in grado di rappresentare una riflessione finale che sia anche un significativo apporto interpretativo. L’idea può essere la seguente: la necessita’ di rivedere profondamente la tradizionale opposizione tra reale e virtuale.
All’affermazione di una tale idea, credo, abbia dato un contributo fondamentale il pensiero di Tomas Maldonado. Certo, sarebbe ingeneroso affermare che solo la produzione teorica di Maldonado abbia dato una lettura del problema di questo tipo. Basterà, a titolo di esempio, citare il contributo di Capucci. Credo, però, che a Maldonado debba essere riconosciuto l’innegabile merito di aver affrontato la questione con una maggiore potenza e una maggiore chiarezza critica.

Pasolini nell’era di Internet (VI) - I corpi

"ERETICO & CORSARO"




Pasolini nell’era di Internet (VI)


Di Guido Nicolosi



5.2 I corpi

“La presenza di un corpo non muoverà mai desiderio quanto la sua assenza. E assenza qui non significa che quel corpo non c’é, ma che non si ha mai la sensazione di possederlo anche quando lo si avvinghia”
[Umberto Galimberti]
“Fino a quando noi possediamo il corpo e la nostra anima resta invischiata a un male siffatto, noi non raggiungeremo in modo adeguato ciò che ardentemente desideriamo, vale a dire la verità”
[Platone]
Abbiamo discusso l’impatto delle nuove tecnologie sull’umano senso del luogo. Cerchiamo, adesso, di valutare quali sono, secondo la letteratura sociologica esaminata, gli effetti relativi al senso del corpo. La corporeità, quest’ulteriore e fondamentale anello della catena d’opposizione di Pasolini al potere, che assetto culturale ed esistenziale detiene nel nuovo mondo della tecnologia avanzata? Avrà ancora senso parlare del corpo, almeno nei termini che conosciamo oggi?
Il punto di partenza della nostra disamina è ormai abbastanza familiare e consiste

Pasolini nell’era di Internet (V) - I luoghi

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pasolini nell’era di Internet (V)


Di Guido Nicolosi


5. Reale e virtuale (ancora i corpi e i luoghi?)

5.1 I luoghi

Cominciamo col ricordare che i dubbi sul potere di distruzione del reale attribuiti alla nuova tecnologia, specie nella sua massima punta, la realtà virtuale, spesso sono privi di una coscienza critica di tipo storico. Siamo, cioè, sicuri che la fagocitazione del reale sia un processo iniziato coll’avvento del computer? Di ben altra opinione è Paolo Vidali. Egli, giustamente, ci ricorda che è stata la televisione (feticcio di odio/amore di Pasolini, aggiungo io) a creare le condizioni necessarie per la realizzazione di quella commistione tra falso e vero, tra reale e non, che rappresenta la necessaria premessa tecnico-culturale per l’affermazione delle attuali realtà virtuali. Se, infatti, il cinema (feticcio di solo amore, questa volta, per Pasolini) ha rappresentato sempre un’esperienza tra reale e virtuale (1)

Pasolini nell’era di Internet (IV) - Il problema

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pasolini nell’era di Internet (IV)


Di Guido Nicolosi


1. Il problema

“È impossibile capire i mutamenti sociali e culturali senza una conoscenza del funzionamento dei media”
[Marshall McLuhan]

La questione che adesso vogliamo affrontare è la seguente: tentare di capire se esista una contraddizione vera, forte tra una poetica, una semiologia ed una “filosofia” come quella pasoliniana, tutta centrata sulla valorizzazione del reale nelle sue varie rappresentazioni (corpo, sesso, ecc.), ed un nuovo, moderno (forse dovrei dire post-moderno) culto del personaggio Pasolini; all’interno di quella che siamo abituati a considerare, simbolicamente, la quintessenza della virtualità: la Rete, Internet. Si può facilmente comprendere che è, tale questione, una ricerca che oltrepassa i limiti della valutazione empirica e si pone, invece, su un piano euristico differente, legato ad una valutazione generale relativa ai rapporti tra

Pasolini nell’era di Internet (III) - Pasolini, il suo cinema ed il reale

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini nell’era di Internet (III)


Di Guido Nicolosi


Parte Seconda: Cinema e Reale

1. Pasolini, il suo cinema ed il reale


La semiotica pasoliniana, centrata così fortemente sul reale e la sua “filosofia”, ha avuto una palese ricaduta induttiva nell’estetica, nei contenuti, nei personaggi della sua concreta produzione filmica. Tutta la produzione è stata permeata da uno “spirito realista” ineliminabile, anche se analizzabile da molteplici punti di vista. Anzi, possiamo concordare pienamente con Ferrero, quando asserisce che Pasolini ha saputo opporre al potere repressivo delle classi egemoni la materialità, la realtà corporea delle classi sottomesse, la fisicità del popolo, spesso rappresentandone letteralmente il corpo, la nudità, il sesso [Ferrero, 1977]. Credo sia superfluo, a tal proposito, ricordare le sequenze “scandalose” della Trilogia della vita. Nella Trilogia, Pasolini, ha voluto rappresentare la vitalità passionale del popolare attraverso la pura rappresentazione della corporeità sessuale e non, priva di ogni perversità, allegra, carica di una spontanea e naturale “eversività”. Il reale ha sostituito il tentativo borghese del possesso del reale. Attraverso il sesso, il rutto, il peto, Pasolini ha voluto recuperare l’istintiva naturalezza del linguaggio del corpo, in totale opposizione alla cultura sessuofobica della società dei consumi. Amore omosessuale, eterosessuale o pedofilo è stato rappresentato come valore, bene libero da schemi oppressivi, diversità che è unica e reale resistenza all’omologazione del potere.

Pasolini nell’era di Internet (II) - La “Soggettiva Libera Indiretta”

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pasolini nell’era di Internet (II)



Di Guido Nicolosi


5. La “Soggettiva Libera Indiretta”

Pasolini ha introdotto la soggettiva libera indiretta nel tentativo di dimostrare l’esistenza concreta, empirica, di un indicatore semiotico in grado di rendere verificabile uno stile poetico nel cinema. Essa, in effetti, rappresenta la traslazione cinematografica del discorso libero indiretto letterario. Quindi, per Pasolini, l’esistenza del cinema di poesia è subordinata all’uso cinematografico della tecnica dell’immersione dell’autore all’interno dell’animo del suo personaggio: “l’adozione, da parte dell’autore, non solo della psicologia del suo personaggio, ma anche della sua lingua”. É impossibile non ritrovare, in questa definizione del discorso libero indiretto, lo stile letterario dello stesso Pasolini; basterebbe pensare all’uso

Pasolini nell’era di Internet (I) - Introduzione

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini nell’era di Internet (I)
Di Guido Nicolosi

Indice:

Introduzione


Potrebbe essere rilevante e lecito chiedersi perché una riflessione su Pier Paolo Pasolini debba prendere spunto proprio dall’esperienza cinematografica dell’autore. Perché, in altre parole, non prendere in considerazione la copiosa produzione letteraria, poetica o saggistica? La risposta, forse, sta proprio nell’essenza della natura stessa dell’arte cinematografica, così come è possibile trovarla nell’essenza della natura stessa dell’arte pasoliniana.
Pasolini, infatti, potrebbe essere definito un poeta multimediale, utilizzando un termine abusato, oggi, epoca del virtuale e delle trasformazioni cibernetiche, oltre che delle comunicazioni massificate. Intendo evidenziare, con la formula “poeta multimediale” , la capacità, ma anche la volontà di Pasolini, di affrontare, aggredire una pluralità di questioni di natura molto diversa, utilizzando una pluralità di media, senza mai tradire la sua istintiva, profonda e costante matrice poetica.

Pasolini e Salò le 120 anarchie del potere (parte 1)

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Tesi di laurea in Dams: Pasolini e Salò le 120 anarchie del potere
(parte 1)

Seconda parte.

INTRODUZIONE: Pasolini scrittura ed immagine

« È il momento, amico lettore, in cui devi predisporre il tuo cuore e il tuo spirito, al racconto più impuro che mai sia stato fatto, da che il mondo è il mondo, non reperendosi un libro simile né presso gli antichi, né presso i moderni. » (1)

Quando si inizia lo studio di un’ autore, c’ è sempre un bivio in cui ci si ferma: bisognerà partire dal dato empirico(l’autore come uomo e non solo come figura astratta) o subito spianare la strada della sua filosofia, del suo io come tessitore di ragnatele infinite? Probabilmente non vi è risposta. Ma un buon inizio può trovarsi nel punto cruciale in cui si incontrano il pensiero e i fatti della vita. Per Pasolini questo punto si presenta nel 1975.Il 2 novembre del 1975, viene reperito il suo corpo, sfregiato dalla cattiveria umana, dalla cremagliera di una società, che fin da subito Pasolini aveva analizzato e criticato profondamente, compiendo un

Pasolini e Salò le 120 anarchie del potere (parte 2)

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Tesi di laurea in Dams: Pasolini e Salò le 120 anarchie del potere (parte 2)


Inoltre la testimonianza del pescatore interrogato da Citti parla a sfavore di questa ipotesi. Il pescatore parla di due veicoli, da uno dei quali escono tre o quattro persone. Un delitto architettato dunque, nel pieno e beffardo stile dell’ "Italietta" mani pulite .
Ma i giornali del tempo riportano anche la testimonianza di questo giovincello, tale Pelosi, che dichiara di essere stato aggredito sessualmente dal Poeta. È vero che il film riscosse oltre stupore anche tante cause legali :corruzione di minori, oscenità, pornografia, che durano fino al 1978. Non poteva essere un’indifferenza a cogliere il pubblico di Salò, proprio come si augurava Pasolini: " 'Questo film va talmente al di là dei limiti, che ciò che dicono sempre di me dovranno poi esprimerlo in altri termini. È un nuovo scatto. Un nuovo regista. Pronto per un mondo moderno'" (28).
Ed ancora sono le parole del nostro regista a sorprenderci ed indirizzarci verso il senso del film e chissà anche della sua morte: