Pagine

Le pagine corsare - Riflessioni su "Processo alla DC"

Pasolini, l'ideologia

Il Friuli di Pier Paolo Pasolini

Guido Alberto Pasolini

Le poesie

La saggistica

La narrativa

Pasolini - docufilm, cortometraggi e collaborazioni varie.

Il teatro di Pasolini

Atti del processo

Omicidio Pasolini - Inchiesta MicroMega

Interrogatorio di Pino Pelosi

Arringa dell'avvocato Guido Calvi

Le Incogruenze

I sei errori della polizia

Omicidio Pasolini, video

giovedì 15 giugno 2023

Pier Paolo Pasolini, biografia breve - 1972 Scandalizzare è un diritto... Amen

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Foto di Letizia Battaglia - Tutti i diritti riservati

Pier Paolo Pasolini
biografia breve
1972  
Scandalizzare è un diritto... Amen


«Io penso che scandalizzare sia un diritto, 
essere scandalizzati un piacere, 
e chi rifiuta di essere scandalizzato è un moralista, 
il cosiddetto moralista»

«Nei saggi ideologici ci metto il mio senso comune:
solo per quelli poetici, oh Tetis, il mio acume»

 Nei primi sei mesi dell’anno, il suo impegno maggiore è  il lavoro di montaggio e doppiaggio de I racconti di Canterbury. 

L' Unità - 23 febbreio 1972
L' Unità - 9 dicembre 1972

Guido Enaudi chiede d tempo a Pasolini di lavoare ad una nuova edizione dell’antologia della Poesia dialettale del Novecento. In febbreio Pasolini scrive all’editore: 


Caro Einaudi,

scusami per il lungo silenzio: faccio tre film in una volta e trascuro gli amici! L’idea di riprendere in mano la «Poesia dialettale» mi attira – fra l’altro, in questi ultimi cinque o sei anni sono usciti dodici o tredici libri di poeti dialettali, anche giovani, molto buoni. Ma quando avrò il tempo di occuparmene? Tu mi dai un largo margine di tempo: ma l’anno che mi attende è occupato dalla fine dei lavori dei «Canterbury», poi dalle «Mille e una notte», e poi devo preparare il mio volume di teatro, e poi, a farla completa, mi sono venuti in mente ben due romanzi!1 Non ti posso dunque promettere niente, purtroppo: ma lascio a me stesso aperto uno spiraglio (in ogni caso, avresti un giovane che, per sollevarmi dalla ricerca, si occupasse di raccogliere i volumi dei dialettali usciti dopo la mia antologia?)

Un affettuoso saluto dal tuo

Pier Paolo Pasolini

Uno dei due romanzi di cui Pasolini parla nella sua lettera inviata a Giudo Enaudi, è Petrolio. In una delle pagine dattiloscritte del romanzo Petrolio, pagina 543, in calce e scritta a penna, si trova un'annotazione datata «Primavera o Estate 1972»: 

Mi sono caduti per caso gli occhi sulla parola «Petrolio» in un articoletto credo dell’«Unità» e solo per aver pensato la parola «Petrolio» come il titolo di un libro mi ha spinto poi a pensare alla trama di tale libro. In nemmeno un’ora questa ‘traccia’ era pensata e scritta.

Petrolio, p. 543.

In aprile tiene un ciclo di conferenze per l’Associazione Culturale Italiana a Torino, Trieste, Milano, Roma, Bari.

Sempre in aprile esce Empirismo eretico, con una dedica a Graziella, sua cugina.

L'Unità - 1 luglio 1972

Il 28 giugno Empirismo eretico viene presentato alla libreria Croce di Roma da Enzo Siciliano, Gian Carlo Ferretti e Giorgio Napolitano.

L'Unità 4 giugno 1972

Il 23 giugno partecipa alla manifestazione romana di solidarietà con gli antifascisti greci pronunciando un intervento sulle Poesie dal carcere di Panagulis, testo che sarà anche pubblicato su «l’Unità» il 29 giugno con il titolo Il simbolo Panagulis.

L'Unità 29 giugno 1972

Per il solo piacere di raccontare, Amen.

L' Unità - 5 luglio 1972

Il 2 luglio I racconti di Canterbury vengono presentati, in una versione ancora non definitiva, al Festival del Cinema di Berlino, dove vincono l’Orso d’oro.

L' Unità - 13 agosto 1972

Corpi nudi e atti sessuali ripresi con naturalezza, scatenarono una "bufera di moralismo scandalizzato":



I racconti di Canterbury” furono proiettati a Benevento il 2 settembre del 1972. Non vi furono proteste da parte del pubblico sannita, tranne che di uno spettatore “napoletano”.

Il 5 settembre giunse alla Procura di Benevento un esposto del dott. Gaetano Trotta, che riteneva lo spettacolo impudico e censurabile.

Il magistrato inquirente non fu dello stesso avviso, inviando il giorno successivo la denunzia al giudice istruttore per il decreto di non doversi promuovere l’azione penale. In particolare il magistrato ritenne che “non sussiste l’oscenità dell’immagine”.

Vi furono altre denunce in varie città italiane (il film era balzato ai primi posti per incassi, al pari di un film di Federico Moccia).

A Firenze la Procura generale fece esaminare l’opera di Pasolini da tre magistrati. Il giudizio fu nettamente negativo e gli atti furono trasmessi alla Procura generale di Napoli, competente territorialmente.

Il dottor Cesaroni, dopo altre indagini svolte nella città partenopea, inviava gli atti al procuratore della repubblica di Benevento, dottor Filippella, il quale elevava rubrica contro i tre imputati riviandoli a giudizio con il rito direttissimo...

(Storia del sequestro del film “I Racconti di Canterbury” ad opera di un monaco scandalizzato e un partenopeo “bacchettone)

 I racconti di Canterbury torneranno nelle sale cinematografiche solo nel luglio del 1973.




Nel frattempo sta già lavorando alla terza parte della «trilogia della vita». In estate, a Sabaudia, scrive, in collaborazione con Dacia Maraini, la sceneggiatura de Il Fiore delle Mille e una notte.



In autunno si reca per i sopralluoghi in India, Yemen, Persia, Kuwait, Arabia Saudita, Egitto, Etiopia, Nigeria, Eritrea.



"Mentre giravo il Decameron, di nuovo, c‟è stato un cambiamento nella mia vita; è il terzo periodo; leggerezza, ancora, ma d‟un altro tipo, quasi naturale. Il diventare vecchio dà la leggerezza del futuro, perché questo si è accorciato, pesa di meno... Ho cominciato dunque, dopo lo Yemen, a leggere le Mille e una notte, e l‟ho letto tutto, coscienziosamente. La proliferazione di racconti uno dentro l‟altro, la capacità di affabulazione all‟infinito, il raccontare per il raccontare fermandosi ogni volta su un dettaglio inaspettato, il parossismo dell‟amore per il raccontare, mi hanno avvinto più di qualsiasi cosa... e l‟assenza di una fine..." 

"Mi stabilirò da quelle parti, da qualche parte, forse in Persia. In Persia, sai che qualcuno mi riconosceva? Un soldato, raso, coi baffini, che aveva visto in un festival i miei film, mi si è avvicinato tutto timido. Devo stabilirmi altrove. Non sopporto più Roma, le case brutte, la gente brutta, le automobili, il traffico". Quelli della troupe raccontano infatti che girando nello Yemen o in Persia ogni tanto Pasolini si fermava e diceva che quella casa, quel posto, lo voleva comprare per stabilirsi lì. C‟era persino un luogo, nello Yemen, che ormai tutti della troupe chiamavano "l‟albergo Pasolini". (Ma lo ha comprato? Rispondono: comprerà. Quando Pasolini dice una cosa, in genere si è portati a crederlo; non si pensa a un passeggero capriccio; le sue parole hanno accento di verità). "

"Ho cominciato a pensarci mentre giravo un episodio del Decameron" – ricorda – Ero nello Yemen, e mi è venuta l‟idea delle Mille e una notte. Un‟idea del tutto astratta. Perché in tutto lo Yemen non c‟è una palma, ma si sente una fantasticità più profonda, che viene da quella sua mirabile architettura tutta in verticale, di case alte e povere, l‟una a fianco dell‟altra nelle anguste stradine. Lo Yemen è il paese più bello del mondo. Sana‟a, la capitale, è una Venezia selvaggia sulla polvere, senza San Marco e senza la Giudecca: una città-forma, una città la cui bellezza non risiede nei deperibili monumenti, ma nell‟incomparabile disegno. Una delle poche città-forma, che un urbanista dovrebbe conservare intatta nell‟esterno, rifacendone solo gli interni. È uno dei miei sogni, occuparmi di salvare Sana‟a e altre città, i loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò che intervenga l‟Unesco"

 

[...] Ho fatto delle «descrizioni». Ecco tutto quello che so della mia critica in quanto critica. E «descrizioni» di che cosa? Di altre «descrizioni», che altro i libri non sono.
L’antropologia l’insegna: c’è il «drómenon», il fatto, la cosa occorsa, il mito, e il «legómenon», la sua descrizione parlata.
Nella vita accadono dei fatti; i libri li descrivono: : ma in quanto libri sono anch’essi dei fatti: e quindi possono essere anch’essi descritti: dalla critica. Che è «legómenon» quindi, di secondo grado. S’intende che chi descrive, descrive dal suo angolo visuale. Che non vuol sempre rigidamente dire soggettivo: esso è il punto di incontro di una infinità vorticosa di elementi, che in realtà appartengono ad universi distinti (esistenza e cultura, preistoria e storia, professionismo e dilettantismo, fenomenologia e psicologia: e altre simili coppie più o meno antitetiche, all'infinito). È per questo che la «critica» non è definibile, né, quasi, parlabile.
Certo è che se dovessi infine raccogliere questi miei brevi saggi in un volume, non potrei trovare titolo più pertinente che: Descrizioni di descrizioni[...]



Il 26 novembre torna a collaborare con il settimanale «Tempo».  Già in precedenza, dal 16 agosto del 1968 al 24 gennaio del 1970, aveva collaborato con Tempo per una rubrica di attualità politica,"Il caos". La nuova collaborazione durerà fino al 24 gennaio 1975 e tutti i saggi pubblicati, verranno poi raccolti nel volume postumo intitolato Descrizioni di descrizioni.

L' Unità - 31 dicembre 1972

Alcuni link interessanti 

Le mura di Sana'a

Michel-M. Campbell intervista Pier Paolo Pasolini - Pier Paolo Pasolini e la religione -  Sequenze  Numero 69, aprile 1972

Per il «Decamerone» di Pasolini, 80 denunce -  LA STAMPA Anno 106 - Numero 34 - Venerdì 11 Febbraio 1972

I FULMINI DI PASOLINI -   Intervista di Mario Farinella a Pier Paolo Pasolini, comparsa sull'Ora l'11 dicembre 1972

Pasolini, da Chaucer alle Mille e una notte - Liliana Madeo, La Stampa, 24 giugno 1972

IL SIMBOLO PANAGULIS - L'intervento di Pier Paolo Pasolini alla manifestazione di solidarietà col patriota greco

Pier Paolo Pasolini: La sceneggiatura come “struttura che vuol essere altra struttura”


Intanto la persecuzione giudiziaria non si arresta: 

Lotta Continua


11.07.72 Questione "Lotta Continua" di Siena. Notifica della comuicazione giudiziaria.

06.09.72 Questione "Lotta Continua" di Siena. Notifica del mandato di comparizione da parte del giudice istruttore.

22.09.72 Questione "Lotta Continua" di Siena. Interrogatorio davanti al giudice istruttore.

20.12.72 Questione "Lotta Continua" di Siena. Notifica dell'avviso di deposito della sentenza del G.I.

18.01.73 Questione "Lotta Continua" di Siena. Notifica del decreto di citazione a comparire davanti al tribunale di Siena.

Decameron


24.04.72 Decameron. Denuncia di Renata Danielli (Milano). .

I racconti di Canterbury


07.10.72 Sequestro del film I racconti di Canterbury.

18.10.72 Processo per il film I racconti di Canterbury. I udienza davanti al tribunale di Benevento.

20.10.72 Processo Canterbury. Udienza in tribunale e sentenza.

23.10.72 Processo Canterbury. Grimaldi chiede il dissequestro del film.

23.10.72 Processo Canterbury. Dichiarazione di appello del PM contro la sentenza di I grado.

03.11.72 Processo Canterbury. Notifica della dichiarazione di appello del procuratore generale contro la sentenza di I grado.

07.11.72 Processo Canterbury. Ordinanza del tribunale di Benevento che dichiara inammissibile l'istanza di restituzione.

01.12.72 Denuncia-querela di padre Antonio Gambale contro il film I racconti di Canterbury.

02.12.72 Processo Canterbury. Notifica dell'avviso di deposito della sentenza di I grado.

09.12.72 Processo Gambale Canterbury. Notifica del decreto di citazione a giudizio direttissimo.

15.12.72 Processo Gambale Canterbury. Udienza in tribunale.

21.12.72 Processo Canterbury. La corte di cassazione annulla l'ordinanza del tribunale di Benevento.

27.12.72 Processo Gambale Canterbury. Notifica del decreto di citazione a giudizio direttissimo davanti al tribunale di Benevento.

@Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare

Curatore, Bruno Esposito

Grazie per aver visitato il mio blog

Nessun commento:

Posta un commento