Pagine

Le pagine corsare - Riflessioni su "Processo alla DC"

Pasolini, l'ideologia

Il Friuli di Pier Paolo Pasolini

Guido Alberto Pasolini

Le poesie

La saggistica

La narrativa

Pasolini - docufilm, cortometraggi e collaborazioni varie.

Il teatro di Pasolini

Atti del processo

Omicidio Pasolini - Inchiesta MicroMega

Interrogatorio di Pino Pelosi

Arringa dell'avvocato Guido Calvi

Le Incogruenze

I sei errori della polizia

Omicidio Pasolini, video

mercoledì 8 novembre 2023

Laura Betti: Pasolini era un uomo, diventò il mio uomo.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


 Laura Betti: Pasolini era un uomo, diventò il mio uomo.

dalla prefazione a 

"Pasolini: cronaca giudiziaria, persecuzione, morte"  

Milano, Garzanti, 1977

“Ricordo e so di un giorno molto lontano in cui, tra tanta gente di cui non ricordo e non so, entrò nella mia casa un uomo pallido, tirato, chiuso in un dolore misterioso, antico; le labbra sottili sbarrate ad allontanare le parole, il sorriso; le mani pazienti d’artigiano. Sapeva di pane e di primule. Il pane era il dolore, le primule l’amore. Ricordo quindi di aver deciso che quell’uomo era un uomo. 

Pier Paolo Pasolini - Il potere senza volto

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro







Pier Paolo Pasolini
Il potere senza volto
Che cos’è la cultura di una nazione?


24, giugno 1974 - I problemi di un intellettuale appartenente all’intelligencija sono diversi da quelli di un partito e di un uomo politico, anche se magari l’ideologia è la stessa. Vorrei che i miei attuali contraddittori di sinistra comprendessero che io sono in grado di rendermi conto che, nel caso che lo Sviluppo subisse un arresto e si avesse una recessione, se i Partiti di Sinistra non appoggiassero il Potere vigente, l’Italia semplicemente si sfascerebbe; se invece lo Sviluppo continuasse così com’è cominciato, sarebbe indubbiamente realistico il cosiddetto «compromesso storico», unico modo per cercare di correggere quello Sviluppo, nel senso indicato da Berlinguer nel suo rapporto al CC del partito comunista. Tuttavia, come a Maurizio Ferrara non competono le «facce», a me non compete questa manovra di pratica politica. Anzi, io ho, se mai, il dovere di esercitare su essa la mia critica, donchisciottescamente e magari anche estremisticamente. Quali sono dunque i miei problemi?

***