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sabato 29 luglio 2023

Pier Paolo Pasolini, biografia breve - 1973, Il Corsaro prende il largo.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Pier Paolo Pasolini
biografia breve
1973
Il Corsaro "issa" le vele e prende il largo.

La Stampa, 4 gennaio 1973

Il 4 gennaio 1973, su "La Stampa", viene pubblicata un'intervista di Enzo Biagi a Pasolini, dal titolo "Dicono di lei Pasolini".

Corriere della sera. 7 gennaio 1973

venerdì 28 luglio 2023

Trascrizione di Pasolini e…”La forma della città” - Io e…, un programma di Anna Zanoli, regia di Paolo Brunatto, - Rai, 7 febbraio 1974

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dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Trascrizione di Pasolini e…”La forma della città” 
Io e…, un programma di Anna Zanoli

regia di Paolo Brunatto,
Rai, 7 febbraio 1974



Scheda del programma:


Titolo della serie: Io e…

Titolo della puntata: Pasolini e…”la forma della città”

Un programma di Anna Zanoli

Regia di Paolo Brunatto

Fotografia: Mario Gianni

Montaggio: Franca Di Lorenzo Visco

Organizzazione: Roberto Pascucci

Ricerche e documentazione: Nicoletta Paterno

Tecnico audio: Tullio Petricca

Commento musicale a cura di Giuliano Sorgini


(Pasolini e la forma della città,

andato in onda sulla Rai 

il 07/02/1974)


Qui di seguito è trascritto il testo integrale del film La forma della città dedicato da Pasolini alla città di Orte

mercoledì 26 luglio 2023

“Tetis” di Pier Paolo Pasolini, da “Erotismo, eversione, merce” - Cappelli, Bologna 1973

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Eretico e Corsaro



Tetis
di Pier Paolo Pasolini


in Erotismo, eversione, merce

Cappelli, Bologna 1973

ora in Saggi sulla politica e sulla società
(Saggi sparsi)

a cura di W. Siti e S. De Laude

“Meridiani” Mondadori, Milano 1999

da pp. 257-264



Le forme di un racconto letterario non sono solo tecni­co-linguistiche: ci sono anche delle forme non verbali e quindi non visibili nella pagina: per esempio, l’arco del­lo sviluppo di un personaggio, i tratti in evoluzione della sua psicologia. La critica strutturale, attraverso spec­chietti e grafici, è in grado di rendere visibili anche que­sti dati interni: ma si tratta di una visibilità astratta, stati­stica.
Per il racconto cinematografico vale lo stesso discor­so, perché l’autore di un film sceglie e rappresenta alcu­ni momenti della vita di un personaggio, il resto lo lascia all’interno del film, dentro le giunte.
Tra un personaggio che appare ridendo nella prima sequenza del film, e poi scompare, per riapparire, pian­gendo, nella terza sequenza, c’è un passaggio psicologi­co che non è una forma audiovisiva, pur essendo co­munque una forma del film.

domenica 16 luglio 2023

Pier Paolo Pasolini, Perché dicono che il mio Calderón non ha peso politico? - Tempo, 18 novembre 1973, pag. 123

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Eretico e Corsaro



Pier Paolo Pasolini
Perché dicono che il mio Calderón non ha peso politico? 

Tempo, 
18 novembre 1973 
pag. 123
poi con il titolo Calderón, in Descrizioni di descrizioni .



Interrogato sulla sua opinione intorno alla politicità di un’opera teatrale in versi appena uscita, Adriano Sofri (che, secondo l’offensivo termine convenzionale, è il «leader» di «Lotta Continua») ha dichiarato che «dal punto di vista personale la tragedia lo interessa anche, ma dal punto di vista politico non ha commenti da fare, la sua rilevanza è nulla, non ha peso».

sabato 15 luglio 2023

Pasolini giudica i temi di italiano (La prima, vera rivoluzione di destra) - Tempo, 15 luglio 1973, numero 28, pag.10

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Eretico e Corsaro



Pasolini 
giudica i temi di italiano 
(La prima, vera rivoluzione di destra, negli Scritti corsari) 

Tempo

15 luglio 1973

numero 28

pag.10




Nel 1971-72 è cominciato uno dei periodi di reazione più violenti e forse più definitivi della storia. In esso coesistono due nature: una è profonda, sostanziale e assolutamente nuova, l'altra è epidermica, contingente e vecchia. La natura profonda di questa reazione degli anni settanta è dunque irriconoscibile; la natura esteriore è invece ben riconoscibile. Non c'è nessuno infatti che non la individui nel risorgere del fascismo, in tutte le sue forme, comprese quelle decrepite del fascismo mussoliniano, e del tradizionalismo clericale-liberale, se possiamo usare questa definizione tanto inedita quanto ovvia.

   Questo aspetto della restaurazione (che però nel nostro contesto si presenta come termine improprio, perché in realtà niente d'importante viene restaurato) è un comodo pretesto per ignorare l'altro aspetto, più profondo e reale, che sfugge alle nostre abitudini interpretative di ogni specie. Esso viene colto solo empiricamente e fenomenologicamente dai sociologi o dai biologi, che naturalmente sospendono il giudizio, oppure lo rendono ingenuamente apocalittico.

sabato 8 luglio 2023

Pasolini, Insistenza della voce di Dio nella nuova poesia italiana - «La Fiera letteraria., VI, 22, 3 giugno 1951

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Pasolini
Insistenza della voce di Dio nella nuova poesia italiana 

La Fiera letteraria

anno VI

numero 22

3 giugno 1951


Dei diciotto poeti raccolti nell'antologia vallecchiana curata da Fasolo, almeno due (Corsaro e Wenzel) scrivono della poesia di contenuto direttamente religioso in Corsaro, che è prete, a sfondo, anche se ciò non risulta molto chiaro, dogmatico - in cinque (Budigna, Giglio, Colli, Guglielmi e Rindi) , il motivo del divino almeno nominalmente non compare, mentre tutti gli altri undici, inseriscono più o meno frequentemente o necessariamente il termine «Dio» nel tessuto linguistico delle loro raccolte. A voler subito definire sommariamente quel Dio-parola, si potrebbero ricordare i due termini estremi di uno stesso «tono» religioso, e naturalmente aconfessionale, nella Pietà di Ungaretti e nelle invocazioni verbali di Quasimodo. Un Dio che però

venerdì 7 luglio 2023

Pier Paolo Pasolini, Padre nostro - da Affabulazione

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Eretico e Corsaro



Pier Paolo Pasolini
Padre nostro
da Affabulazione






Padre nostro che sei nei Cieli,

io non sono mai stato ridicolo in tutta la vita.

Ho sempre avuto negli occhi un velo d'ironia.

Padre nostro che sei nei Cieli:

ecco un tuo figlio che, in terra, è padre...

È a terra, non si difende più...

mercoledì 5 luglio 2023

Pier Paolo Pasolini, La diversità che mi fece stupendo - Poesie inedite (1950-1951)

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Eretico e Corsaro




Pier Paolo Pasolini
La diversità che mi fece stupendo

Poesie inedite (1950-1951)



La diversità che mi fece stupendo

e colorò di tinte disperate

una vita non mia, ancora mi fa

Pasolini, Ai Studens Grecs Ta Un Flat - Agli studenti greci, in un fiato - La Stampa, 16 dicembre 1973

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Eretico e Corsaro



Pasolini
Ai Studens Grecs Ta Un Flat
Agli studenti greci, in un fiato



La Stampa

16 dicembre 1973


Recuardàisi, zòvins vifs (i no parli
a chej muàrs) ch’al è zòvin encia
il timp, par vualtris. Cà a vi vuàrdin
coma vecius chej ch’a àn la vustra cosiensa

insièmit cu la vustra etàt. Un dì,
che par chis’cius vustris fradis al è vuei,
i savarèis encia vu che il pèsul nemìc
ch’al vi firìs e al vi copa, al è miej

di chej ch’a comandin in chistu gris
dì da l’avignì. I Fassis’c a no tocin
l’anima. Jo i sai che tal me paìs
par vinc’ àins a àn provàt: ma bocis

e òmis a son restàs chej di duciu i sècui.
Copàju, metèju in preson, coma
ch’a fan lòur. A son pucs. Si secin
e a tornin a cressi coma la grama.

Il pòpul al era il furmìnt ch’a no’l mòur.
Adès al scumìnsia a murì. Qualchidùn
a à tociàt la so anima. Bocis e òmis
a vivin, brus e tris’c, coma ta un siùn.

A son coma màs, a no cognossin pietàt,
a zirin blancs di musa coma rinegàs,
par chel puc di richessa e libertàt
che forsi àn vulùt, ma no si son vuadagnàs.

A ghi l’àn data, e no par bon còur,
i vecius Antifassis’c ch’a son i vèir Fassis’c... 

( 1 - sotto la traduzione di questa prima parte )