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mercoledì 5 luglio 2023

Pasolini, Ai Studens Grecs Ta Un Flat - Agli studenti greci, in un fiato - La Stampa, 16 dicembre 1973

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pasolini
Ai Studens Grecs Ta Un Flat
Agli studenti greci, in un fiato



La Stampa

16 dicembre 1973


Recuardàisi, zòvins vifs (i no parli
a chej muàrs) ch’al è zòvin encia
il timp, par vualtris. Cà a vi vuàrdin
coma vecius chej ch’a àn la vustra cosiensa

insièmit cu la vustra etàt. Un dì,
che par chis’cius vustris fradis al è vuei,
i savarèis encia vu che il pèsul nemìc
ch’al vi firìs e al vi copa, al è miej

di chej ch’a comandin in chistu gris
dì da l’avignì. I Fassis’c a no tocin
l’anima. Jo i sai che tal me paìs
par vinc’ àins a àn provàt: ma bocis

e òmis a son restàs chej di duciu i sècui.
Copàju, metèju in preson, coma
ch’a fan lòur. A son pucs. Si secin
e a tornin a cressi coma la grama.

Il pòpul al era il furmìnt ch’a no’l mòur.
Adès al scumìnsia a murì. Qualchidùn
a à tociàt la so anima. Bocis e òmis
a vivin, brus e tris’c, coma ta un siùn.

A son coma màs, a no cognossin pietàt,
a zirin blancs di musa coma rinegàs,
par chel puc di richessa e libertàt
che forsi àn vulùt, ma no si son vuadagnàs.

A ghi l’àn data, e no par bon còur,
i vecius Antifassis’c ch’a son i vèir Fassis’c... 

( 1 - sotto la traduzione di questa prima parte )

che sono i leaders dell’Acculturazione e non solo
toccano le anime, ma se le succhiano al Centro

come vampiri, lasciando i corpi coperti d’ombra
e tisi bianca, megere con gran chiome merdose,
con nessun altro amore che verso il Motore,
perché no? che fare del Sesso in permesso?

Stringono la ragazza intorno alla vita
per chilometri e chilometri e poi
cadono svenuti per lo sforzo.
I Nuovi Fascisti lanciano la Coppia.

Il Figlio invece è lasciato cadere, provvedono
a nutrirlo con la sonda preti dal fare brutale
parlando in chiesa un italiano sentimentale
che fa venire il latte alle ginocchia.

Ὺμήν, Ὺμήναι, ᾧ! Papadopulos
e Almirante che stanno arrovinati convolano
a sozze nozze: che s’in... in pace.
Il mondo di una volta è intorno a loro.

Matura nei campicelli tra le pietraie il grano,
col silenzio e il canto delle cicale:
è lì che nascono i figli obbedienti, i soldati,
e gli eroi come quelli tra voi che sono morti.



( 1 - traduzione prima parte )

Ricordatevi, giovani vivi (non parlo 

a quelli morti) che è giovane anche 

il tempo, per voi. Qui vi guardano 

come dei vecchi quelli che hanno la vostra coscienza 


insieme con la vostra età. Un giorno, 

che per questi vostri fratelli è oggi, 

saprete anche voi che il peggior nemico, 

che vi ferisce e vi uccide, è meglio 


di coloro che comandano in questo grigio 

giorno dell’avvenire. I Fascisti non toccano 

l’anima. Io so che nel mio paese 

per vent’anni lo hanno tentato: ma ragazzi 


e uomini sono rimasti quelli di tutti i secoli. 

Ammazzateli, metteteli in prigione, come 

fanno loro. Sono pochi. Si seccano 

e ricrescono come la gramigna. 


Il popolo era il frumento che non muore. 

Adesso comincia a morire. Qualcuno 

ha toccato la sua anima. Ragazzi e uomini, 

vivono, brutti e cattivi, come in un sogno. 


Sono come pazzi, non conoscono pietà, 

girano bianchi in faccia come rinnegati, 

per quel po’ di ricchezza e libertà 

che forse hanno voluto, ma non si sono guadagnati. 


Gliel’hanno data, e non per buon cuore, 

i vecchi Antifascisti che sono i veri Fascisti...

Pier Paolo Pasolini 

@Eretico e Corsaro - Le Pagine Corsare

Curatore, Bruno Esposito

Grazie per aver visitato il mio blog

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