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lunedì 22 marzo 2021

Pier Paolo Pasolini: un cinema di poesia, Accattone - Serafino Murri

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pier Paolo Pasolini: un cinema di poesia

Accattone 

di Serafino Murri

«Poiché il cinema non è solo un’esperienza linguistica, 
ma, proprio in quanto ricerca linguistica, 
è un esperienza filosofica. »
(Pier Paolo Pasolini, Poeta delle ceneri)
Locandina Accattone
Quando nell’agosto 1961, alla ventiduesima Mostra del cinema di Venezia, viene presentato fuori concorso il film Accattone, opera prima di Pier Paolo Pasolini, il regista ha 39 anni, una ventina d’anni di attività letteraria alle spalle e oltre dieci anni di frequentazione dell’ambiente cinematografico romano. A Roma era approdato rocambolescamente nel dicembre del 1949, al termine di una vera e propria “fuga” da Casarsa in Friuli, il paesino della famiglia materna, dove Pasolini viveva e lavorava. La fuga, un trasloco organizzato in fretta e furia con la madre Susanna Colussi, seguiva di un paio di mesi la prima traversia giudiziaria subita dal poeta: un processo per atti osceni in luogo pubblico e corruzione di minorenne, che gli aveva fruttato l’espulsione dal PCI per “indegnità morale e politica” e il licenziamento dalla scuola media di Valvasone dove Pasolini insegnava italiano, e dove pare fosse avvenuto il fatto.
In sostanza, nell’Italia moralistica e puritana dell’epoca, e ancor di più in quel microcosmo che Pasolini aveva amato ed eletto come suo mondo linguistico e poetico, il Friuli, questo “scandalo”, di natura non semplicemente sessuale, ma “omosessuale”, stava a significare l’esclusione, il

MAMMA ROMA - di Massimiliano Valente

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



 


MAMMA ROMA
di Massimiliano Valente
 

"Mamma Roma" e' il secondo film di Pier Paolo Pasolini, e come il precedente, "Accattone", si muove sullo sfondo della periferia romana. C'e' comunque una differenza sostanziale tra i due film, cioe' un passaggio da una responsabilita' individuale, di Accattone, a una responsabilita' collettiva, di Mamma Roma, questo aspetto verra' trattato piu' oltre. Il personaggio interpretato dalla Magnani assomiglia molto di piu' al Tommaso Puzzilli di "Una vita violenta" rispetto al disperato personaggio di Accattone, nel senso che Mamma Roma ha un moto di

La rabbia ereticale di Mamma Roma - Di Pino Bertelli

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



 
sett 2012 - collage e acrilici - Mamma Roma - Di Fabio Pop Gismondi 
La rabbia ereticale di Mamma Roma
Pino Bertelli


Mamma Roma è un piccolo capolavoro sul tramonto degli oracoli. L’anarchia di Pasolini qui è sentita nel profondo. Alla solitudine disperata di Accattone risponde l’impossibilità di essere normale di Mamma Roma e qui si coglie con maggiore invettiva, la responsabilità della società verso quella comunità abbandonata, soggiogata, offesa... laggiù, nei bassifondi della scala conviviale. La povertà,

Pasolini, Mamma Roma - di Angela Molteni

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Mamma Roma
di Angela Molteni


Scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini
Collaborazione ai dialoghi di Sergio Citti
Fotografia Tonino Delli Colli 

Architetto Flavio Mogherini 
Coordina­mento musicale Carlo Rustichelli
Montaggio Nino Baragli 
Aiuto alla regia Carlo di Carlo 
Assistente alla regia Gianfrancesco Salma

Interpreti e personaggi: 

Pier Paolo Pasolini, "A Gigi er bullo" - di Maria Vittoria Chiarelli.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pier Paolo Pasolini
"A Gigi er bullo"
di Maria Vittoria Chiarelli.


Questa dedica di Pasolini (scovata per caso) ad un amico, un certo "Giggi", che si sarebbe accostato agli "Scritti corsari", perché ritenuto degno di ogni "scandalosa ricerca", mi ha emozionato, dal momento che ha fatto riemergere l'antica questione del destinatario delle opere di uno scrittore e, di un poeta, creatore di quel genere di espressione così particolare, sfuggente ad ogni pensabile categoria definita, che è la poesia. Quante volte Pasolini ha lamentato la perdita di un destinario, di essere una voce nel deserto, un "urlo" che sarebbe durato oltre ogni possibile fine, ma non compreso, se non addirittura inascoltato.
La distintiva scrittura di Pasolini si pone, in un contesto culturale spesso conformistico, come detonatore di un processo storico che ha annacquato il pensiero progressista , magari originatosi come controcorrente,

Pasolini - La modernità nella "forza del passato" - Di Maria Vittoria Chiarelli.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




La modernità nella "forza del passato"
Di Maria Vittoria Chiarelli.

Pasolini ha sempre sostenuto un rapporto dialettico con la Modernità, ne ha sempre vissuto le genesi dolorose, assorbito totalmente nella "forza del Passato", che non è statica, non un ventre passivo che cova un'umanità mai nata, ma feconda di germi inalterati perché inalterabili, secondo le prospettive di un Progresso vero.
Ma ciò che muta richiede un processo carico di lacerazioni anche per "farsi migliore".
Uccellacci e uccellini e Le Ceneri di Gramsci sono due momenti della passione ideologica di Pasolini che si esprime in direzioni differenti ed intersecatisi, certamente indicativi della riflessione e del fervore

SIAMO NOI I NUOVI LETTORI DI PASOLINI - Di Maria Vittoria Chiarelli

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro







" MIO CARO LETTORE, PARTICOLARMENTE CARO PERCHÉ NUOVO..." : 
SIAMO NOI
  I NUOVI LETTORI DI PASOLINI
( di Maria Vittoria Chiarelli )



E poi, tu credi,
che si possa fare un sogno, non ricordarlo,
e avere da questo sogno, mutata la vita?

(P. P. Pasolini, Poeta delle Ceneri)




Pasolini pubblica nel 1970, per Garzanti,  un'antologia delle sue poesie e ne cura la Prefazione intitolandola " Al lettore nuovo". Il Poeta si racconta : non era la prima volta, lo aveva fatto nelle interviste e nell'autobiografia in versi "Il poeta delle Ceneri", e a ritroso, risalendo alle pagine giovanili dei "Quaderni rossi", al romanzo "Atti impuri" , a Operetta marina e ad altri racconti friulani e romani. In verità, tutta l'opera pasoliniana è un racconto del sé, proiettato sulla realtà come in uno specchio che gli rimanda i suoi stessi sguardi, per cui soggettività e oggettività si sfumano in una perenne contaminazione poetico-figurativa in

Pasolini - Il PROCESSO A "LA RICOTTA": LA PERSECUZIONE NELLE AULE DI UN TRIBUNALE

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini
Il PROCESSO A "LA RICOTTA":
LA PERSECUZIONE NELLE AULE DI UN TRIBUNALE
Di Maria Vittoria Chiarelli


Quando la sera del 1° marzo 1963 un ufficiale dei carabinieri si presenta nei locali del cinema Corso in Roma, con un decreto di sequestro firmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Roma, dottor Giuseppe Di Gennaro, Pasolini era già nel mirino di una persecuzione non solo latente, sottile, come può essere quella indirizzata ad un qualsiasi intellettuale che esprima opposizione al sistema politico in cui si trova ad operare. No, nel caso di Pasolini si tratta di una vera e propria aggressione verbale e fisica che nel marzo del '63 sembra trovare quasi una sua legittimazione nelle aule di un tribunale, sede per eccellenza, in un Paese democratico, dell'equità e

Pasolini, lo sguardo di un Poeta - Di Maria Vittoria Chiarelli

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro






Pasolini, lo sguardo di un Poeta.
Di Maria Vittoria Chiarelli


"Ma la Bellezza è Bellezza, e non mente": un breve viaggio attraverso la Roma di Pasolini, alla ricerca di una bellezza che è verità umana, lontana da ogni forma stereotipata, dove la vita non sa di se stessa se non che è vita, una realtà popolare la cui coscienza di sé avrebbe potuto aprire altri scenari per un Progresso autentico, non certo la cieca sottomissione ad un potere che ha negato e distrutto la sua natura, spazzando via una cultura radicata nei secoli, sostituendola con modelli e stili di comportamento a lei estranei che con la loro pervasività monopolizzatrice, falsamente permissiva e democratica, hanno generato intolleranza e violenza.

"Alle volte è dentro di noi qualcosa
(che tu sai bene, perché è la poesia)
qualcosa di buio in cui si fa luminosa

La religione in Pasolini: le origini di una mancanza piena - Di Maria Vittoria Chiarelli

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





La religione in Pasolini: le origini di una mancanza piena.


Nelle ultime sequenze de "Che cosa le nuvole", l'apparizione di un cielo terso su cui lentamente sco...rrono delle lievi nuvole accompagnano le ultime parole di Totò-Jago e di Ninetto - Otello:
(https://youtu.be/rjcKDfcmzZs).



Il cielo è uno specchio dove si riflette la "straziante, meravigliosa bellezza del creato", da cui scaturisce, anzi "soffia" il "folle amore" del Poeta. La religiosità di Pasolini è compresa in tutto quell'amore cieco, assoluto, senza soluzione di continuità, che ha segnato la sua vita sempre intrisa di nostalgia del perduto, inarrivabile verità, essenza mai percepita fino in fondo, tediata dal suo contrario, apparenza e menzogna, che si dileguano solo con la morte, finalmente liberatrice e rivelatrice del vero.
Pasolini rivolge lo sguardo al mondo primordiale, prima di ogni credo religioso, codificato in senso storico, si pone al di qua della Storia, ma anche oltre, tra cielo e terra.

Pasolini, Salò o la rappresentazione del Potere - di Maria Vittoria Chiarelli.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Salò o la rappresentazione del Potere:
Pasolini, senza speranza, imbraccia la cinepresa come un combattente.




Opera dura, cinica, brutale, crudele, agghiacciante, rivoltante, da parte di un Autore, Pier Paolo Pasolini, che non possiede affatto queste connotazioni nel suo substrato umano e culturale, che proviene da tutt'altra formazione, forte nella mitezza esistenziale, narciso che si specchia nel lago della sua cultura umanistica per attingere le fonti del suo pensiero sempre analitico, tanto incline a discernere, a separare, a distinguere, da farlo sembrare profetico: invero si tratta di capacità intellettuale a collegare elementi anche lontani nel tempo, fatti e fenomeni e sviscerare attraverso un'argomentazione stringente le "prede" della sua esperienza culturale articolata,

Il Poeta "Pietro II" (Pasolini) racconta la sua storia di persecuzione - di Maria Vittoria Chiarelli

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro






Il Poeta "Pietro II" (Pasolini)
racconta la sua storia di persecuzione
di Maria Vittoria Chiarelli



Il Poeta "Pietro II" racconta la sua storia di persecuzione: Pasolini immagina di essere un secondo Pietro, primo apostolo di Cristo nel Vangelo, che è preparato, come lui, a subire un processo che lo porterà alla morte, infatti ritornerà sui propri passi, diretto verso la Roma di Nerone, per testimoniare la Verità. Pasolini diventa il Pastor Poeta, "perché solo un poeta potrà sapere di dover morire!" , "stupito di essere così solo". Un novello Pietro che fu Papa per "amor...e poetico di Cristo".

Pasolini, l' esperienza di una vita insperata - Il sogno della ragione,

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini, l' esperienza di una vita insperata 
Il sogno della ragione,
di Maria Vittoria Chiarelli.


Negli anni '60 Pasolini già non parlava più di speranza, nel senso di una prospettiva di futuro ben delineato, perché progettabile su basi ideologiche e tensioni etiche certe: l'incertezza nel futuro , in una società che si intravede tra le nebbie di un difficile quanto doloroso travaglio di una storia dai contorni indefiniti , in un clima di tensioni tra il vecchio mondo paleoindustriale e nuovi bisogni di una realtà dallo sviluppo incontrollabile che rischiano di essere manipolati invece di costituirsi come conquiste consapevoli, è senz'altro materia di una poesia che lotta, una poesia civile, come quella di Pasolini, nei confronti della quale si tenta di tutto per fermarla, per neutralizzarne la forza contestatrice puntata a un conformismo di fondo che serpeggia tra le le pieghe della mentalità media borghese italiana.

Pasolini voleva essere compreso - Di Maria Vittoria Chiarelli.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pasolini voleva essere compreso 
Di Maria Vittoria Chiarelli.
( Tratto da una conversazione tra me (Bruno), Dario (Amico) e Maria Vittoria ( Amica autrice del commento )


Ecco cosa succede quando si ama sinceramente e, ribadisco, sinceramente uno scrittore che, volente o nolente, ha illuminato con tanti percorsi di intelligenza e di poesia la vita di tutti noi. Contraddittorio Pasolini? Ma certo, ci mancherebbe altro! Come si fa ad esprimere cultura senza contraddizioni? Credo profondamente che a Pasolini fosse estranea completamente ogni tentazione al successo "che è una cosa brutta per un uomo", ma la comprensione la voleva eccome, quella comprensione fraterna che viene dallo studio libero, dal confronto senza pregiudizi, dallo sguardo puro, senza conformismi. Pensare con la propria testa, esattamente come manifesta Bruno, quando dice che non sempre è d'accordo con il Poeta. 

Il mio Pasolini, di Maria Vittoria Chiarelli. video

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Il mio Pasolini, 
di Maria Vittoria Chiarelli.

A volte penso a parole semplici con cui potrei comunicare qualcosa della personalità e dell'opera di Pier Paolo Pasolini. Se dovessi iniziare un racconto conversando con qualcuno che non lo conoscesse, o magari ne abbia solo sentito parlare confusamente in giro, come potrei catturare la sua attenzione? Esiste un'immagine che lo rappresenta, che possa concentrare in sé l'essenza di un uomo, il suo sentire, la sua intelligenza, i suoi atteggiamenti, la sua emotività, anche pochi gesti o sguardi che possano esprimere quel "quid" che è il senso di un'intera vita? Le foto catturano l'anima , raccontano più delle parole, fissano attimi che diventano preziosi sedimenti che il tempo incastona nella nostra immaginazione che si trasforma in memoria, un moto vitale che fa lievitare la comprensione delle cose e delle persone, immortalandone il respiro in un patrimonio ideale che appartiene a tutti. 

Maria Vittoria Chiarelli - Pasolini, "disperata vitalità"

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini, "disperata vitalità"
Di Maria Vittoria Chiarelli

Pier Paolo Pasolini, intellettuale eretico e corsaro nato nel nostro Paese che egli amò con tutte le sue forze, consumandosi in un lavoro incessante, oltre ogni speranza, senza riserve, affinché recuperasse la sua vera storia per ricostruire una nuova umanità, le cui radici erano state avvelenate da un Potere senza volto, omologante che ha distrutto la vera ricchezza del nostro popolo.


Il cinema di Pasolini e la morte: tra complesso della mummia e sindrome di Frankenstein - Tomaso Subini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




di Tomaso Subini
[ Tomaso Subini è professore aggregato presso l’Università degli Studi di Milano dove insegna Storia e critica del cinema. Si occupa prevalentemente di rappresentazione del religioso: ha studiato i rapporti tra la Chiesa cattolica e il cinema neorealista e ha dedicato diversi lavori al cinema religioso di Roberto Rossellini e di Pier Paolo Pasolini. Tra le sue ultime pubblicazioni: La necessità di morire. Il cinema di Pier Paolo Pasolini e il sacro, EdS, Roma 2008 e Pier Paolo Pasolini. La ricotta, Lindau, Torino 2009. ]
tomaso.subini@unimi.it

Un affetto e la vita . Pier Paolo Pasolini, Trasumanar e organizzar.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


 

"Smetto di essere poeta originale, costa mancanza
di libertà: un sistema stilistico è troppo esclusivo.
Adotto schemi letterari collaudati, per essere più libero.
Naturalmente per ragioni pratiche".

 
Un affetto e la vita di P. P. Pasolini



Ho un affetto più grande di qualsiasi amore
su cui esporre inutilizzabili deduzioni -
Tutte le esperienze dell’amore
sono infatti rese misteriose da quell’affetto
in cui si ripetono identiche.
Sono legato ad esso
perché me ne impedisce altri.