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Le pagine corsare - Riflessioni su "Processo alla DC"
Pasolini, l'ideologia
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Pasolini - docufilm, cortometraggi e collaborazioni varie.
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Omicidio Pasolini - Inchiesta MicroMega
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Le Incogruenze
I sei errori della polizia
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lunedì 31 maggio 2021
LA LUNGA STRADA DI SABBIA - Pasolini, giro d’Italia in Fiat 1100
"Le pagine corsare "
Pasolini - "Arrivo a Napoli la sera"...
Napoli, luglio
Arrivo a Napoli verso sera: il temporale gira lontano sui monti pagani. Ceno da Ciro, fermato invano dalla Bersagliera in persona che mi trattiene per la camicia, poi dai camerieri della Zi’ Teresa. Passo il ponticello, là dietro la sagoma del castello: un giovane con un mazzo di rose mi ferma, mi offre una rosa.
«La vita è dura, signorì!»mi fa. È il primo. Accanto al ristorante ce n’è a frotte, piccoli come insetti, che si lanciano sul forestiero, picchiando come aviogetti, insistendo come vecchie mosche. La ragione è sempre loro. Tutto il porticciolo è in subbuglio: una folla di barche sotto la luna immensa, e mucchi infiniti delle cose più incredibili, sul mare, sulle banchine. I guaglioni si gettano in mare a raccogliere le monete gettate dagli stranieri. Girano intorno ai venditori di ostriche e cozze.
Esco dal ristorante, mi adocchiano ma non si fidano: vesto con una maglietta, i calzoni americani bianchi Lee e ho i capelli tagliati corti: sono incerti. Ma poi il più piccolo di tutti, un mostro, poverino, senza testa senza gambe senza braccia, senza corpo: solo con due scarpe sfondate e con una bocca, mi si mette davanti, in coda alla ganga: mette una mano dietro la schiena, la tende aperta, e chiede:
«Dieci lì, dieci lì!»Gliene do cinquanta. È fatta: l’esercito dei poveri pidocchi mi è attorno: riattraverso il ponte seguito da loro: il venditore di rose anche lui, «speruto» (ansioso) di guadagnare qualcosa, ci rifà:
«La vita è dura, signorì!».Sotto l’acqua ribolle, vecchia come il mondo: con una puzza di pesce che accora. Via Caracciolo davanti è una carambola. Tutta Napoli intorno al golfo è solo una pioggia di lumi in infinite ghirlande.
«Dieci lì, dieci lì!» «Cinguanta lì!»In capo al ponte, un cocchiere afferra uno dei pidocchietti che, sollevato da terra, dimostra gli anni che ha, cioè ormai sedici diciassette: è un nano. Messo a sedere sul muretto e sbatacchiato a colpi sulla capa, si mette sul tono malandrino, parla come un avvocato, come Marotta:
«Io songo piccolo!»Fa la faccia del cinque-e-tre-otto, del mariuole-’e-mezzanotte: la furberia guappa e inespressiva:
«Songo pìccolo!»(con un fortissimo accento sulla i)
«Songo nano! Tutti nella famiglia mia siamo nani!»Passa lenta per via Caracciolo una scartellata (auto della polizia), seguita subito da una urtulella (jeep). Le facce diventano ilari. Tutti sono lì innocenti a pigliare il fresco. Un nacannella (sfruttatore) lì accanto, davanti al Santa Lucia, fischietta:
’Na frangetella ’e nuvoleIl piccolissimo delle dieci lire parte a razzo, a testa bassa, pieno di energia come un pazzo, assale una coppia di capitalisti tedeschi, lui in kaki, con cappello a larghe tese, lei con un truce vestito stampato a fiori verdi e celesti, con due gambe che sembrano vasi da fiori: non li lascia finché non gli ha strappato una moneta: con la moneta stretta in pugno, senza vedere se si tratta di un pataccone, di un centone o solo di dieci lire, schizza verso il nano: e gliela dà. Il nano è il capo: gli altri, di sei sette anni, lavorano per lui. Passa, con la gamba corta, il calzone largo alla pulcinella e delle meravigliose magliette, una ganga di paladini (ragazzi di vita): cantano a squarciagola:
’na vranca ’e stelle chiare...
’Na frangetella ’e nuvoleeeQuella notte a Napoli non sono andato a dormire: ho girato come un pazzo: là si poltriva in mezzo ai giardini, qua si inaugurava un nuovo caffè, tutto rosso, il Caffè del Sole, là marinai combinavano con donne, lungo ammassi di barche, qua borghesi si dondolavano alle sdraie dei bar scintillanti. Tre o quattro volte sono andato e tornato da Posillipo. Ho fatto l’aurora, ho visto il Vesuvio, vicino che si poteva toccarlo con la mano, contro un cielo, ormai rosso, avvampante, come nascondesse dietro un paradiso incendiato.
’na vranca ’e stelle chiare...
Pier Paolo Pasolini - Come leggere Penna
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Un esame critico della poesia di Penna, abbastanza esteso, sulla rivista «Paragone» l’abbiamo scritto a proposito della plaquette Una strana gioia di vivere (Scheiwiller , 1956) ora inclusa nelle recenti poesie (Garzanti, 1957, e uno dei premi Viareggio dell’anno): a proposito di queste poesie, dunque, che sono gran parte della produzione di Penna, non ci resterebbe qui che riassumerci: perciò preferiamo fare alcune osservazioni marginali ma nuove.
IN CERCA DI TOMMASO - nei luoghi di "Una vita violenta" di Pasolini
Il romanzo è ambientato nella periferia di Roma, a Pietralata, sulle rive dell’Aniene. La "Piccola Shangai”, un quartiere di baracche dove viveva Tommasino e descritto dall'autore nel suo romanzo. Pasolini fa una rapida descrizione di luoghi fino ad arrivare ai caseggiati dell' INA-case, nuova abitazione della famiglia di Tommaso, che rappresenta la meta desiderata. Descrive i luoghi per utilità di
Pasolini a Ravello
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pasolini sui fatti di Reggio Emilia - Vie Nuove n. 33 a. XV, 20 agosto 1960
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
giovedì 27 maggio 2021
Il piombo e le rose, di Adriano Sofri, l'Unità 17 maggio 2004
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
l'Unità 17 maggio 2004
Benché ormai addestrato dalla lettura dei libri puntuali di Valeria Gandus e di Pier Mario Fasanotti, resto inadeguato come pochi a pronunciarmi sui delitti. Anche in questo lungo tramonto della mia esistenza, mi interessano molto i miei coinquilini, ma non per i loro delitti. Nonostante i loro delitti. Dopotutto, la casistica è diventata striminzita. Piccolo spaccio, per lo più, e furti, scippi, effrazioni e maldestre rapine, tutto ispirato dalla dannata droga, e poi assassinii di donne: mogli, fidanzate, sconosciute, prostitute. Gli uomini che ammazzano donne - la
Pier Paolo Pasolini attore: l’esordio - Il Gobbo di Carlo Lizzani (1960)
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Fabrizio De Andrè e Pier Paolo Pasolini - Una storia sbagliata
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Una storia sbagliata
Testo e musica: Fabrizio De Andrè/Massimo Bubola
La canzone fu commissionata a De André per fare da sigla a due documentari Rai sulle morti di Pasolini e Wilma Montesi. Il cantautore coinvolse nel progetto l'amico Massimo, suo sodale di quel periodo, e insieme decisero subito di concentrarsi su Pasolini, non perché ritenessero la modella meno importante, ma perché: «...a noi che scrivevamo canzoni, come credo d'altra parte a tutti coloro che si sentivano in qualche misura legati al mondo della letteratura e dello
J.P.Sartre, non fate il processo a Pasolini
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Jean-Paul Sartre: non fate il processo a Pasolini
Corriere della sera, 14.3.1976
domenica 16 maggio 2021
Terza B, facciamo l'appello - Enzo Biagi intervista Pasolini (1971), Video
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Terza B, facciamo l'appello
Enzo Biagi intervista Pasolini,
(1971)
venerdì 14 maggio 2021
Pasolini ma che cosa aveva in mente? - di Alberto Moravia
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Ma che cosa aveva in mente?
L'Espresso del 09/11/1975
La storia e la personalità di Pier Paolo Pasolini raccontate da Alberto Moravia
La voce di Pasolini, di Carlo Bo
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Quando il 2 novembre 1975 venne a sapere della sua tragica fine, Carlo Bo scrisse un contributo emozionato apparso sulla "Nuova Antologia" dello stesso mese dal titolo "La voce di Pasolini":
"Alla luce livida di questo mattino del due novembre in cui hanno ritrovato il suo corpo straziato, la sua figura e la sua opera ritrovano un significato maggiore, meglio il modo della morte ci serve per capire nel senso buono il Pasolini "corsaro" [...]: l'impazienza, la furia delle sue ultime polemiche tracciavano il volto del nemico contro cui si batteva."
Carlo Bo, La voce di Pasolini. In: "La nuova antologia", n. 2099 - novembre 1975.
Fonte:
Pubblicato daBiblioteca della Fondazione Carlo e Marise Bo
martedì 11 maggio 2021
Andreotti: Pasolini? Lui andava cercandosi dei guai, in verità...
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Interrogativi di Pier Paolo Pasolini - Bianco e Nero, fascicolo 9/12, 1974
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Interrogativi di Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini, Racconto la mia vita - l'Unità 4 novembre 1975.
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
l'Unità 4 novembre 1975.
domenica 9 maggio 2021
Pasolini, da Chaucer alle Mille e una notte - Liliana Madeo, La Stampa, 24 giugno 1972
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Il film liberato in censura
Pasolini, da Chaucer alle Mille e una
notte
Vuole completare la trilogia, iniziata con Boccaccio
(Nostro servizio particolare)
Roma. 23 giugno.
Il sollievo di Pier Paolo Pasolini è profondo: I racconti di Canterbury, bocciato in prima istanza dalla censura, ha ottenuto il visto in appello.
« Questa volta me l'ero vista brutta — confessa —. Avevo temuto che il film non potesse uscire, o che mi fossero chiesti tagli impossibili da accettare. Spesso ho avuto guai con la censura, mai però un rifiuto così reciso. Da anni vengono fatte promesse solenni di abolire questa arcaica istituzione, ma niente cambia. E i censori che un anno fa, anche se turbati, non avrebbero avuto il coraggio di negare ai Racconti il visto, oggi si sono fatti di nuovo aggressivi, imbaldanziti dal clima generale di restaurazione in Italia ».
Nella sua casa all'Eur le finestre sono spalancate su un terrazzo pieno di piante e le tende sono gonfie di vento. Le carte della corrispondenza e degli appunti, i
Pasolini, "Ora posso lavorare tranquillo" - La Stampa 24 novembre 1968
"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Lo scrittore-regista a Torino:
"Ora posso lavorare tranquillo"
Pasolini ha appreso la notizia dell'assoluzione a Torino, mentre stava terminando le prove della commedia che andrà in scena mercoledì sera, per la stagione del nostro Teatro Stabile. Gliel'ha telefonata da Venezia il produttore del film, Franco Rossellini, nipote del celebre regista. Lo abbiamo incontrato pochi minuti dopo, nel « deposito d'arte San Fermo », il singolare ambiente da lui scelto per il