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domenica 27 luglio 2025

La morte di Guido, una poesia di Pier Paolo Pasolini, pubblicata il 10 febbraio 1946 sul quotidiano Libertà, a pag. 3

"Le pagine corsare " 

dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pier Paolo Pasolini
La morte
di Guido

Libertà

10 febbraio 1946

pag. 3

( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )

(XVI)
CORI


In ogni tua umile cosa

le vesti, i diari, i ritratti...

non leggiamo più la tua vita?

No, la tua giovinezza

non lampeggia per noi chinata

sulla terra dell'orto,

nè splendono i tuoi lievi capelli.

Fu un vento incredibile a soffiare

sul tuo mondo, su te

e vi ha tutto sconvolto.

Libertà, fu la tua bocca ridente,

Libertà, la tua fronte squallida,

Libertà, le tue spalle leggere.

Indi il vento è caduto.

Fu il tuo gioco, fanciullo,

per cui noi attendiamo

d'essere morti,

null'altro,

in questa estranea terra

(XX)

Qui in Italia

le nubi possono ora solcare il cielo

e il vento muovere gli alberi

e l’Isonzo e gli altri fumi correre al mare.

Nella dolce Italia

possono: gli uccelli cantare sui rami,

esser verdi le foglie,

e gridare i fanciulli,

Può il sole accecare le acque.

e la pioggia cadere

e, sui monti sbiancare la neve.

Tu non puoi essere.

Tu che ci hai dato la neve,

e la pioggia e la luce,

e i venti e le nubi.

(XXI)

Gridiamo: « Italia »

Gridiamo forte: « Italia »

che ne odano i monti

e le valli,

e tuoni nelle orecchie: « Italia »

C'è un fanciullo,

un candido morto,

che vive in quel grido.

Pier Paolo Pasolini


NOTA. Guido Pasolini (Ermes) è morto il 2 febbraio 1945. Con una generosità irriducibile, dedicò tutto l'ultimo anno della sua vita alla lotta per la libertà. Fu ucciso, insieme a bolla ed Enea, martire non ancora ventenne.



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Curatore, Bruno Esposito

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