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giovedì 23 luglio 2020

Biografia breve, 1960 - Gli occhi di Pasolini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Biografia breve, 1960

Gli occhi di Pasolini

(Biografia breve, curata da Bruno Esposito)

"Come sempre, la signora Macciocchi ha vinto. Sto lavorando a tre sceneggiature, sto preparando un film di cui sarò regista, sto correggendo le bozze di un volume di saggi di seicento pagine, sto organizzando un romanzo su cui, in definitiva, punto ormai tutto, sto scrivendo versi e articoli, secondo le intermittenze e le ossessioni della vocazione e del mestiere: non ho tempo neanche di respirare, come si dice. E sono alle soglie dell’esaurimento: perché a tutto questo bisogna aggiungere la lotta continua, quotidiana, contro l’offensiva dei fascisti e dei clericali, e, infine, buona ultima, in questo elenco, ma prima, in realtà, la vita che devo pur vivere, in tutta la sua contraddittoria estensione e complicazione: altrimenti, oltre tutto, su che cosa lavorerei?"... (18)



1960, Pasolini inizia la sua collaborazione su Vie nuove, che durerà fino al settembre 1965.


DIALOGHI CON I LETTORI
su «Vie Nuove»


1960
 
PASTERNAK E LA IRRAZIONALITÀ
LA VITA MONDANA
IL RISVEGLIO DEI GIOVANI
UN SISTEMA PER STUDIARE
REALISMO E NEOPURISMO
IL FORTINO NEL DESERTO
IL DISCO DI «VIE NUOVE» SULL’ECCIDIO DI REGGIO EMILIA
UN MONUMENTO A D'ANNUNZIO

1961

IL PENSIERO FILOSOFICO IN RUSSIA
IL CENSORE E «L’ARIALDA»
MORAVIA E ANTONIONI
UN FILM SULLA RESISTENZA
LE RAGIONI DELLA PIETÀ
LE MOSTRUOSITÀ DELLA CENSURA
QUALUNQUISMO CATTOLICO
POSTILLA PERSONALE
ACCATTONE E TOMMASINO
LA VIGENTE INGIUSTIZIA
MIO FRATELLO
DANNUNZIANI IN PANTOFOLE
DEVO BATTEZZARE MIO FIGLIO?
LA BARBARIE DEL RAZZISMO
IL SETTARISMO RENDE DISUMANI
ANALFABETA FINO A 21 ANNI
DOSTOEWSKIJ E VICTOR HUGO
UNA FORZA DI PACE
POESIA, CINEMA, POLITICA
UNA POLEMICA SU POLITICA E POESIA
SALINARI: RISPOSTA E REPLICA
MARXISMO E RELIGIOSITÀ
FASCISMO COME DROGA
BERNARDINO, FRATELLO DI BENEDETTO

1962

SINCERITÀ E ALTRO
L’AVVENTURA DI OGNUNO
L’IDEA DI ESSERE UN PRIVILEGIATO
SCOPERTA DI TOMMASINO
RASSEGNAZIONE E NON-VIOLENZA
COME UN INCUBO DELL’INFANZIA
LA SOFFERENZA E L’ORRORE
UN GIUDIZIO SU CASSOLA
FASCISTI: PADRI E FIGLI
RISPOSTA AD UN «INSODDISFATTO»

1964

DOPO UN ANNO
CHI PUÒ SCANDALIZZARSI
I PROBLEMI SUL TAPPETO
IL «VANGELO» E IL COLLOQUIO
LA DONNA-GUIDA
ESPRESSIVITÀ CONTRO STRUMENTALITÀ
UN PROBLEMA PER TUTTI
TEOLOGIA DI RITORNO

1965

DIFENDO «DESERTO ROSSO»
RINNOVARSI DAI «FANTASMI»
LA LINGUA TECNOLOGICA
CONTESTAZIONE LINGUISTICA
L’ITALIANO «ORALE» E GLI ATTORI
VIAGGIO IN MAROCCO
LE RAGIONI DI UN NON AMORE
RIADATTIAMO IL MIRINO
PESSIMISMO DI SINISTRA
CORAGGIO COLLETTIVO
PECULATO IDEOLOGICO?
CULTURA DOPO L’«IMPEGNO»
UN ALTRO CONGEDO
LA FIGURA DELLO SCRITTORE



Sempre nel 1960, Pasolini pubblica: 

  • Passione e ideologia(19), 
  • La poesia popolare italiana(20), 
  • Donne di Roma(21), 
  • Roma 1950(22),  
  • Sonetto primaverile(23) 





 

Adulto? Mai - mai, come l'esistenza che non matura - resta sempre acerba di splendido giorno in splendido giorno -io non posso che restare fedele alla stupenda monotonia del mistero. Ecco perché, nella felicità, non mi sono mai abbandonato - ecco perché nell'ansia delle mie colpe non ho mai provato un rimorso vero. Pari, sempre pari con l'inespresso, all'origine di quello che io sono. 
(Roma 1950)
Il 16 gennaio 1960, Laura Betti porta in scena uno spettacolo, Giro a vuoto(24), in cui recita testi scritti anche da P.P.Pasolini. Il romanzo "Una vita violenta" viene denunciato alla magistratura, la quale, archivia il procedimento. Il 15 gennaio 1960, Pasolini consegna a Vittorio Gassman, la sua traduzione dell' Orestiade di Eschilo:

"Ho cominciato a tradurre l'Orestiade su richiesta di Gassman, il che significa del tutto impreparato. È vero che la richiesta di Gassman mi è stata fatta in seguito alla notizia che io stavo traducendo Virgilio - e il giro un po' si chiude: ma Virgilio non è Eschilo e il latino non è il greco. 

Ad ogni modo ho cominciato subito con entusiasmo dalla bibliografia. Ma cosa potevo fare, se avevo davanti a me, per la traduzione, solo pochi mesi, e per di più con sacrileghi abbinamenti a due tre sceneggiature consecutive? Allora non mi è restato che seguire il mio profondo, avido, vorace istinto, contro il quale, come il solito, stavo cominciando pazientemente a combattere - dalla bibliografia... Mi sono gettato sul testo, a divorarmelo come una belva, in pace: un cane sull'osso, uno stupendo osso carico di carne magra, stretto tra le zampe, a proteggerlo, contro un infimo campo visivo."(25)

Sempre nello stesso anno, collabora a diversi lavori per il cinema: 

LA DOLCE VITA

Regia di Federico Fellini
Soggetto: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli
Sceneggiatura: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, Brunello Rondi, Pier Paolo Pasolini (non accreditato: scene LVIII, LIX, LX, LXXIX, LXXXVI)
Il bell'Antonio
 
Regia:Mauro Bolognini
Soggetto: dal romanzo di Vitaliano Brancati. Sceneggiatura: P.P.P., Gino Visentini, Mauro Bolognini. 

La giornata balorda
Regia:Mauro Bolognini
Soggetto: P.P.P. e Alberto Moravia (da Racconti romani e Nuovi racconti romani) Sceneggiatura: P.P.P., Alberto Moravia, Marco Visconti. 
La lunga notte del '43.
Regia: Folrestano Vancini
Soggetto: Giorgio Bassani (Dal suo racconto Una Notte del '43).
Sceneggiatura: Ennio De concini, P.P.P., Florestano Vancini.
Il carro armato dell'8 settembre. 
Regia: Gianni Puccini 
Sceneggiatura: Bruno Baratti, Elio Bartolini, Goffredo Parise, P.P.P., Guido questi. 
Stendali  
Cortometraggio
Regia di Cecilia Mangini
Sceneggitura: Cecilia Mangini
Testo e traduzione: Pier Paolo Pasolini

Recita una piccola parte nel film di Carlo Lizzani, Il gobbo. 

Pasolini ha in mente di fare un film tutto suo: "La commare secca", che poi accantona e scrive il soggetto di Accattone, che inizialmente si chiamava "Stella" come riporta la cartella dattiloscritta depositata presso il Gabinetto Vieusseux, di Firenze. Con l'aiuto di Bolognini, il suo Accattone trova un produttore, Alfredo Bini.


In luglio, i drammatici giorni del governo Tambroni: il 
7 luglio a  Reggio Emilia, durante una manifestazione contro le cariche dei carabinieri a Roma sono uccisi dalla polizia: 
  • Lauro Farioli operaio di 22 anni; 
  • Ovidio Franchi, operaio di 19 anni; 
  • Marino Serri, pastore di 41 anni; 
  • Afro Tondelli, operaio di 36 anni; 
  • Emilio Reverberi, operaio di 39 anni. 
Vengono sparati 182 colpi di mitra, 14 di moschetto e 39 di pistola.


La croce uncinata
Da molte notti, ogni notte,
passo sotto questo tempio, tardi,
nel silenzio dell'aria
del Tevere, tra rovine scomposte.
Non c'è più intorno nessuno, allo scirocco
che spira e cade, fioco tra le pietre:
forse ancora una donna, laggiù, e dietro
il bar di Ponte Garibaldi, due tre poveri
ladri, in cerca di dormire, chissà dove. Ma qui, nessuno: passo veloce,
rotto da una notte tutta ansia e amore:
non ho più niente nel cuore
e non ho più sguardo negli occhi.
Eppure, quest'immagine, col passare delle notti,
si fa sempre più grande, più vicina:
ecco lo spigolo, liberty, contro la turchina
distesa del Tevere: ed ecco i poliziotti
che piantonano il tempio, tozzi e assorti.
Li vedo appena, coi loro cappotti
grigiastri, contro un albero secco,
contro i bui scorci del ghetto:
e colgo una breve luce, negli occhi
umiliati dal loro goffo sonno di giovinotti:
una accecata stanchezza che vede nemici
in ognuno, un veleno di dolori antichi,
un odio di servi: restano indietro,
soli come lo scirocco che vortica tra le pietre.
Una vergogna, triste come la notte
che regna su Roma, regna sul mondo.
Il cuore non vi resiste: risponde
con una lacrima, che subito ringhiotte.
Troppe lacrime, ancora non piante, lottano,
oltre questi umilianti quindici anni,
dentro le nostre dimentiche anime:
il dolore è ormai troppo simile al rancore,
neanche la sua purezza ci consola.
Troppe lacrime: a coloro che verranno
al mondo, per molto tempo ancora
questa vergogna farà arido il cuore.
Aprile 1960.

“Sotto questa poesia, ho voluto apporre, ben chiara e circostanziata, la data – aprile 1960 –: cosa che di solito non faccio mai: anche perché le mie poesie restano in laboratorio tanto tempo, che in realtà finiscono con l'essere scritte e riscritte varie volte, e la loro data di solito abbraccia un'annata o due di lavoro. […] In questo caso la data l'ho messa bene in vista solo per dare alla poesia una giustificazione politica: volevo cioè ricordare al lettore che aprile non è luglio, che la formazione del governo Tambroni non è la cacciata del governo Tambroni, e che la spocchia dei neofascisti non è la sconfitta dei neofascisti. L'indignazione politica contenuta in questi versi può sembrare un poco pessimista e dolorosa: ma lo credo! Niente, in quel momento in cui li ho scritti – lo scorso aprile – autorizzava ad avere una specifica: la speranza di un sollievo immediato almeno dalla vergogna del "revival" fascista. Se riscrivessi ora sullo stesso argomento non potrei non tenere conto, certamente, del significato di questa estate politica: del fatto cioè che quella mia indignazione, che io credevo ristretta a pochi memori, è invece condivisa da una grande maggioranza di italiani, tra cui soprattutto, i giovani: quelli di Genova, quelli di Reggio, quelli di Roma, quelli di Palermo. Ciò non significa che mi abbandonerei a un facile ottimismo: questo mai. Né credo potrei mai cancellare in me l'impressione che quello che hanno fatto i fascisti e i nazisti nel mondo è stato così disumano, da presentarsi come una piaga di non facile guarigione nel corpo dell'intera umanità. […]” (26)


Il 31 dicembre Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia, inviati rispettivamente da "Il Giorno" e dal "Corriere della sera" partono per l'India.

Intanto l'accanimento giudiziario nei suoi confronti, inizia ad assumere la forma di una vera persecuzione: 

Querela del Comune di Cutro


17.11.59 Presentazione di una querela per diffamazione da parte del comune di Cutro.
18.02.60 Querela del comune di Cutro. Inizio delle indagini preliminari da parte della procura di Milano.
02.03.60 Querela del comune di Cutro. Notifica del decreto di citazione per l'udienza davanti al tribunale di Milano.
21.03.60 Querela del comune di Cutro. I udienza. Rinvio a nuovo ruolo.
23.04.62 Remissione della querela sporta del sindaco del comune di Cutro.
26.04.62 Querela del comune di Cutro. Il tribunale di Milano pronuncia sentenza di non doversi procedere.
06.07.62 Querela del comune di Cutro. Notifica dell'estratto contumaciale della sentenza del tribunale di Milano.

Una vita violenta


09.02.60 Processo contro una vita violenta. Il procuratore della repubblica di Milano conferisce ad Alessandro Cutolo l'incarico di svolgere una relazione critica estetica sul libro.
09.03.60 Processo contro Una vita violenta. Deposito della perizia di Cutolo.
14.03.63 Processo Una vita violenta. Decreto di archiviazione del giudice istruttore di Milano.

Fatti di via Panico


29.06.60 Fatti di via Panico. Fermo per interrogatorio al commissariato.
30.06.60 Fatti di via Panico. Denuncia della polizia diretta al procuratore della repubblica di Roma.
02.07.60 Fatti di via Panico. Notifica di una convocazione davanti al procuratore delle repubblica per il giorno 04.07.60.
04.07.60 Fatti di via Panico. Interrogatorio davanti al P.M.
22.03.61 Fatti di via Panico. Notifica del decreto di citazione in giudizio davanti al tribunale di Roma.
20.04.61 Fatti di via Panico. I udienza. Rinvio a nuovo ruolo.
06.06.61 Fatti di via Panico. Notifica di un nuovo decrerto di citazione.
01.07.61 Fatti di via Panico. II udienza. Rinvio a nuovo ruolo.
30.09.61 Fatti di via Panico. Notifica di decreto di citazione.
15.11.61 Fatti di via Panico. III udienza.
16.11.61 Fatti di via Panico. Sentenza di I grado e appello dei difensori (Avv. Roscioni e Berlingieri) contro la sentenza.
05.12.61 Fatti di via Panico. Notifica della dichiarazione di appello del procuratore generale contro la sentenza di I grado.
18.12.61 Fatti di via Panico. Notifica dell'avviso di deposito della sentenza di I grado.
13.10.62 Fatti di via Panico. Notifica del decreto di citazione a comparire davanti alla corte d'appello di Roma.
30.01.63 Fatti di via Panico. Udienza di corte d'appello e rinvio a nuovo giudizio.
10.04.63 Fatti di via Panico. Notifica del decreto di citazione a comparire davanti alla corte di appello di Roma.
05.07.63 Fatti di via Panico. Udienza di corte d'appello.
14.03.64 Fatti di via Panico. Notifica dell'estratto contumaciale della sentenza di II grado.


Fatti di Anzio


10.07.60 Fatti di Anzio (corruzione di minore). Denuncia di due giornalisti.
11.07.60 Fatti di Anzio. Denuncia del padre di una delle due presunte parti lese.
12.07.60 Fatti di Anzio. Denuncia del padre dell'altra delle presunte parti lese e rapporto denuncia dei carabinieri al procuratore della repubblica di Velletri.
14.07.60 Fatti di Anzio. Il P.M. di Velletri invia gli atti a Roma per eventuale riunione con il processo per i fatti di via Panico.
18.07.60 Fatti di Anzio. Il P.M. di Roma restituisce gli atti a Velletri.
05.08.60 Fatti di Anzio. Il P.M. di Velletri invia gli atti al pretore di Anzio.
14.12.60 Fatti di Anzio. Il pretore dichiara di non doversi procedere perché non si ravvisano estremi di reato.


16.11.60 Denuncia contro il film Una giornata balorda.


Note:

18) Vie nuove, n. 22, 28 maggio 1960

19) Passione e ideologia (1948-1958),Garzanti, Milano, 1960, 1977. 

20) La poesia popolare italiana, Garzanti, Milano, 1960. 

21)Donne di Roma, Il Saggiatore, Milano, 1960 (Introduzione di Alberto Moravia. Sette storie di Pier Paolo Pasolini. 104 fotografie di Sam Waagenaar). 

22)Roma 1950, diario, All'insegna del pesce d'oro,  Milano,1960. 

23) Sonetto primaverile(1953), All'insegna del pesce d'oro, Milano, 1960. 

24) Giro a vuoto, le canzoni di Laura Betti, (autori vari), Scheiwiller, Milano, 1960. 

25) "Lettera del traduttore", per il XVI Ciclo di Rappresentazioni Classiche del 1960.

26) Pasolini in “Vie Nuove”, Roma, 29 ottobre 1960. 



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Curatore, Bruno Esposito

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